Autore : paolofrancia - gio 15 dicembre 2005 - Argomento : Cronaca
A Montalto mancano i Montaltesi
Cala il sipario sulla Comunità ?La Tregua? di Montalto ?

Da quanto affermato dalle varie autorità presenti nell'ultima Assemblea tenutasi nella frazione vezzanese sembra proprio di sì, anche se non subito.

L'incontro, aperto da una breve ricostruzione storica fatta dal Sindaco Pagnozzi delle vicende riguardanti la Comunità, ha visto dapprima il presidente della Papa Giovanni XXIII, Matteo Iori, enumerare gli importanti risultato ottenuti nell'ultimo anno all'interno della struttura.

Sulla stessa linea si sono poi susseguiti gli interventi di rappresentati di USL e SerT (servizio tossicodipendenze), i quali hanno rimarcato sia la crescente evoluzione del fenomeno delle dipendenze dalle droghe (vedasi in primo luogo la diffusione preoccupante dell'uso di cocaina tra i giovani), sia la qualità del lavoro svolto a Montalto, sfociato nel reinserimento in società di parecchi ragazzi, la cui età è normalmente tra i 30 ei 39 anni.

A seguire è stato peraltro illustrato alla cittadinanza l'accordo abbozzato tra Papa Giovanni XXIII ed Amministrazione volto alla progressiva dismissione dello stesso progetto ?La Tregua? ed alla sua sostituzione: entro la fine del prossimo anno la Comunità ospitante gli ex tossicodipendenti sarà trasferita in altra sede, mentre si intende sostituirla con l'avvio a Montalto di una cooperativa per l'avviamento al lavoro di soggetti diversamente abili.

In definitiva, vista lo stato d''incompatibilità raggiunto tra il Progetto ?La Tregua? e la cittadinanza montaltese, inevitabilmente diffidente verso gli attuali ospiti della struttura nonostante la positiva evoluzione degli ultimi mesi, si è deciso di convertire la struttura in una nuova realtà che dovrebbe ospitare attività lovorative svolte da portatori di handicap.

Puntuale è giunto il dibattito tra oratori e pubblico, dal quale sono emerse diverse prese di posizione da parte dei cittadini montaltesi: di accusa verso il sindaco, al quale si è imputato un ulteriore rinvio, dopo le promesse fatte nella precedente assemblea; di richiesta a che l'immobile ospitante la Comunità sia destinato ai montaltesi e non a progetti ?terzi?; di biasimo verso la decisione di proseguire comunque con la Papa Giovanni XXIII, a prescindere del progetto da portare avanti, essendo indivuduato nell'ente gestore il responsabile della situazione attuale e non in sé nella ?tipologia? di ospiti della struttura.

In fin dei conti tuttavia il dato che forse ha maggiormente colpito dell'assemblea è stata proprio l'assenza dei montaltesi, da alcuni imputato al fatto che il problema si è ridimensionato negli ultimi tempi, visto il buon controllo esercitato all'interno della struttura, da altri al timore dei cittadini di Montalto di tornare agli onori della cronaca come ?razzisti? intolleranti, da altri ancora alla loro disillusione, in quanto la loro voce non sarebbe mai stata ascoltata.

Di certo l'assenza dei diretti interessati ha dato il via al gioco di chi si è arrogato il diritto di parlare in nome dei cittadini di Montalto... ma in definitiva gli assenti non hanno mai ragione. p.f.