Autore : redazione - mar 24 marzo 2020 - Argomento : Cronaca
I casi di coronavirus a Vezzano
contagio vezzano
Nella giornata di ieri la stampa locale ha diffuso la notizia di due decessi legati a Covid19 nel territorio di Vezzano.

La fonte è il consueto bollettino che l'Azienda Sanitaria di Reggio distribuisce giornalmente agli organi di stampa.

Non vengono diffuse ovviamente informazioni specifiche sui malati o sui nomi dei deceduti.

I dati più puntuali sono legati ai decessi, dove viene anche indicata la residenza per Comune.

Non ci sono invece dati divisi territorialmente per quanto riguarda i contagiati dal virus. Il dato minimo è quello provinciale.

Informati sui casi presenti in ogni Comune sono ovviamente i sindaci, che adottano linee diverse per quanto riguarda la comunicazione.

Questa sera il sindaco Stefano Vescovi ha ribadito, in un aggiornamento su Facebook, che non ha intenzione di esporre, nè ora nè mai (in accordo con Asl) il “bollettino di guerra” a livello comunale.

Anche nelle pagine di cronaca locale gli articoli su diversi decessi legati evidentemente al contagio di Covid19 vengono identificati spesso come generiche "polmoniti", quasi ad indicare uno stigma sociale nei confronti di chi si ammala.

Come nella gestione dell'emergenza, anche nel caso della comunicazione, i territori vanno in ordine sparso.

Per la Lombardia esistono dati pubblici (e mappe) con i casi di contagio a livello comunale. Anche nelle Marche sono resi pubblici non solo i casi di decesso ma anche i contagi a livello comunale. Non accade invece in Emilia, dove la divulgazione dei dati è aggregata a livello provinciale e solo sporadicamente i sindaci forniscono i dati puntuali per il proprio territorio.

Due diversi approcci che hanno ragioni diverse.

La non divulgazione dei dati a livello comunale vuole preservare dati sensibili come quelli sullo stato di salute dei cittadini e dall'altro non creare allarmismo ed intralcio all'operato di sanità pubblica che deve contenere la diffusione del contagio.

La linea della pubblicità dei dati invece segue ragioni di trasparenza nei confronti della cittadinanza, per metterla al corrente della dimensione del problema e della vicinanza del pericolo.

Queste due linee di pensiero ed operatività potrebbero essere presto rese antiquate dallo sviluppo di strategie di tracciamento digitale del contagio (che sono già sul tavolo del Governo Italiano) .

Una delle più interessanti (e meno invasive per la privacy) è stata appena lanciata a Singapore e si chiama "Trace Together" .