Autore : redazione - lun 12 aprile 2021 - Argomento : Cronaca
La coperta corta
coperta
Dalla giornata di oggi il nostro territorio, come tutto quello dell'Emilia Romagna, è tornato in "zona arancione" dopo quattro settimane di rosso. Sono tornati così ai banchi tutti gli alunni delle scuole medie e la metà di quelle delle superiori. Riaperti anche i negozi di beni non alimentari e quelli dei servizi alla persona.

E' l'effetto del calo delle diagnosi di positività (-31%) avvenuto la settimana scorsa, complici in parte i giorni di festa pasquali dove sono calati anche i test (oltre all'attività di vaccinazione).

La media di casi in regione è scesa sotto la soglia della zona rossa, permettendo così il passaggio a restrizioni minori.

Calano più lentamente i nuovi ingressi nei reparti covid-19 e l'occupazione dei letti, ma calano.

Le terapie intensive, anche se in leggero calo a livello regionale, rimangono con occupazioni molto elevate in provincia di Reggio (34 ad oggi).

A Vezzano la settimana si è chiusa con 5 diagnosi di positività, in calo rispetto alle 11 di sette giorni prima.

E adesso ?

E' possibile che alla fine di questa settimana il Governo valuti di poter reintrodurre da subito le zone gialle per quei territori con dati migliori. Ma è solo un'ipotesi.

Già settimana scorsa l'Emilia aveva valori da "zona gialla", valori che confermerà anche questa settimana.Ma difficilmente, vista l'alta incidenza e soprattutto l'occupazione ospedaliera, vedrà la zona gialla prima di maggio.

Con un rischio in più.

Gli effetti del ritorno in classe in presenza e quello della riapertura di tutte le attività commerciali si potranno valutare solo tra 20 giorni. Potrebbero far ricrescere il valore dell'incidenza e quindi bloccare un ritorno in giallo.

E' una coperta corta quella della "convivenza con il virus". Non puoi tirarla troppo da una parte (la tutela della salute) per lasciare scoperta un'altra (scuola ed economia).

È forse proprio il concetto di "convivenza con il virus" quello che ha reso quella coperta molto corta.

Ci attendono un paio di mesi ancora piuttosto complicati.

Da una parte il vantaggio di avere vaccini per ridurre rischio di morte ed ospedalizzazione (e ridurre così a forma influenzale questo coronavirus) e dall'altra una circolazione virale ancora molto alta.

Da una parte l'arrivo del caldo e delle attività all'aria aperta e dall'altro la diffusione delle varianti.