Autore : redazione - dom 06 febbraio 2022 - Argomento : Cronaca
Le piazze reali e le piazze virtuali
piazza
Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione della giunta di Vezzano sul Crostolo in merito agli investimenti sul rifacimento delle piazze vezzanesi e sul dibattito pubblico che ne è scaturito.

Le parole scritte sui social fanno male. Insegniamolo ai nostri figli. Ma prima di tutto cerchiamo di capirlo tutti noi.

Ci sono le opinioni difformi, che in modo perfettamente legittimo tutti possiamo esprimere. Se lo facessimo informandoci preventivamente in modo adeguato sarebbe comunque preferibile.

Ci sono le critiche, che quando vengono argomentate, anche se pungono, vanno accettate.

C’è l’ironia, che è la forma più intelligente di commento, anche se amara per chi viene colpito.

E infine, molto spesso, ci sono espressioni ingiuriose e offensive. Di chi tra le righe denigra o lascia trasparire insinuazioni calunniose, di stupido qualunquismo: chissà dove vanno a finire tutti quei soldi, questi non sanno cosa fare e buttano quel che noi paghiamo, si sono svegliati ieri e hanno pensato soluzioni insensate solo per demolire quello che hanno fatto gli altri, sappiamo tutti come funzionano le cose.

E invece no: non lo sapete come stanno le cose a Vezzano.


Anche per colpa nostra. Nonostante assemblee pubbliche indette (l’ultima venerdì scorso a Pecorile), articoli fatti e disponibilità a parlarne direttamente con tutti. Perché ormai l’unico veicolo di comunicazione sono i social. Ma i social non fanno informazione. Fanno parlare. Per lo più a vanvera. Basta mettere l’innesco, la scintilla e via, la bomba scoppia e tutti diventiamo artificieri e pompieri, giudici e boia.

Chissà se invece avrete la pazienza per leggere questa informativa, per poter poi fare le vostre valutazioni con cognizione di causa.

Come amministratori abbiamo deciso di non rispondere direttamente sui social. Dobbiamo ingoiare bocconi amari. Ma abbiamo un ruolo istituzionale e perciò riteniamo doveroso informare nei modi più corretti e formali, anche se evidentemente arrivano meno facilmente alle persone, restando disponibili al confronto diretto con tutti.

Perché faremo questo intervento sulle piazze?

1) Perché è necessario e siamo tenuti a farlo. Tra i primi atti che il sindaco Vescovi ha ricevuto dopo il suo insediamento c’è stata la disposizione della Prefettura di Reggio, la quale ha evidenziato, a seguito di una pluralità di sinistri avvenuti, della presenza di un attraversamento pedonale in prossimità e della limitata visibilità in immissione sulla SS63, la necessità di rivedere la viabilità di Via Tintoria, prevedendo l’obbligo di svolta a destra in uscita sulla SS63. Lo dice la Prefettura !

2) Perché prima che la Prefettura ce lo imponesse noi avevamo riscontrato autonomamente questa esigenza, per ridurre la pericolosità oggettiva della viabilità in questione e lo avevamo messo tra i punti da realizzare in campagna elettorale. Siamo coerenti.

3) Perché riteniamo essenziale riqualificare il centro di Vezzano perseguendo tre obiettivi:

- Sicurezza
- Accessibilità e vivibilità per le famiglie
- Miglioramento estetico e funzionalità

Punti che però non riguardano se non minimamente Piazza della Libertà, dove faremo pochi interventi indispensabili, ma principalmente Piazza della Vittoria, Via Roma Sud e Piazza Pellizzi.

Cosa faremo per la viabilità e su Piazza della Libertà?

Dobbiamo mettere l’obbligo di svolta a destra da Via Tintoria. Lasciando le cose così come sono, questo significherebbe che le auto le quali svoltino in piazza della Libertà o vadano nella zona sportiva, se mai avessero la sventura di dover poi prendere la SS63 verso Sud, per tornare a La Vecchia, Montalto o verso la montagna, dovrebbero andare verso Reggio fino alla rotonda della Campola per svoltare. È una soluzione accettabile? No.

Allora l’unica strada è quella di rimettere Piazza della Libertà a doppio senso di marcia, per permettere alle auto di uscire nuovamente dalla piazza, svoltando sia a sinistra sia a destra. Non è una scelta (che pur avremmo fatto). È una necessità. Abbiamo valutato due soluzioni:

a. Tornare indietro e reimpostare la piazza com’era prima
b. Creare una viabilità alternativa in cui il doppio senso di marcia funzionasse con la creazione di una piccola rotonda

In questo caso abbiamo scelto noi, dopo aver convocato un’assemblea pubblica, a cui ha seguito un dibattito interno che non ci vedeva tutti allineati.

Ha prevalso la soluzione b. perché la a., che sotto il profilo della mera viabilità sarebbe stata più semplice e funzionale, avrebbe significato: uccidere l’area pedonale; far passare nuovamente le auto davanti a porte e finestre di abitazioni ed esercizi; far attraversare la strada ai pedoni (comprese le scolaresche) da Piazza Pellizzi per farli arrivare nel mezzo di un via vai di macchine che sarebbero passate da destra e sinistra; in sostanza riportare una piazza, che non sarà mai bella ma che almeno una sua dignità di piazza l’ha acquisita, ad essere un parcheggio, gettando al vento centinaia di migliaia di euro spesi in precedenza. Paradossalmente noi gli investimenti fatti da chi ci ha preceduto stiamo cercando di tutelarli, apportando delle modifiche funzionali a basso costo.

Siamo consapevoli che la soluzione b. abbia elementi negativi: si dovrà uscire dai parcheggi in retro, ma si andrà ai 20 km/h, mica di corsa e abbiamo voluto far fronte all’esigenza di lasciare dei parcheggi in piazza; la rotonda non sarà larghissima, ma con tutto il rispetto per i tuttologi, le misure le abbiamo fatte fare a professionisti e studi che fanno questo di mestiere, mica siamo andati ad occhio, inoltre a pullman e mezzi di dimensioni più grandi sarà interdetto l’accesso; l’uscita sulla SS63 sarà prossima alle strisce pedonali e perciò sarà predisposto un semaforo per le auto in uscita dalla piazza.

C’erano altre soluzioni preferibili ? Beh la Tangenziale…

Il sindaco Vescovi e l’assessore Lugarini da inizio mandato stanno facendo una lotta ai mulini a vento con ANAS per trovare soluzioni strutturali importanti per la viabilità del Comune di Vezzano. Ma è molto più facile ottenere un’udienza privata con il Papa che con i funzionari di ANAS. Negli ultimi 30 anni a Vezzano sono passati Sindaci e Giunte molto più “inseriti” di noi nel mondo politico; abbiamo avuto un Presidente della Provincia, un Consigliere in Regione… anche negli anni d’oro in cui i miliardi piovevano non si è riusciti a fare niente. In primis per ragioni oggettive: Vezzano e La Vecchia si sviluppano su una stretta vallata e non ci sono gli spazi per realizzare una viabilità alternativa semplice. Ci stiamo comunque provando. Ma siamo alla nuova semina, perché di quel che è stato fatto in precedenza non resta niente. Raccoglieremo qualcosa? Non lo so. Difficile. Tenteremo.

Quindi in concreto cosa faremo in Piazza della Libertà?

Pochissimi interventi strutturali (gli unici costosi) per far passare cavi elettrici sotterranei e realizzare delle colonnine, al fine di poter riportare il mercato in questa piazza e realizzare fiere ed eventi, evitando di utilizzare cavi sospesi e insicuri. Inoltre fisseremo dei paletti in corrispondenza della discesa verso la palestra per creare un percorso pedonale tutelato.

Pittureremo il fondo per rendere la nuova viabilità e i parcheggi più evidenti e facilitare gli automobilisti. Creeremo qualche gioco di colore per cercare di renderla più gradevole. Useremo della vernice: non solo costerà poco, ma se non piacerà si potrà facilmente cambiare.

La viabilità:

- entrerà in piazza della Libertà dalla SS63 solo chi intende sostare lì, in quanto la discesa verso la palestra sarà a senso unico in salita (dalla palestra alla piazza)

- usciranno dalla piazza le auto entrate nella stessa e quelle di chi proviene dalla zona sportiva che intendano svoltare a sinistra sulla SS63

- via Tintoria resterà a doppio senso di marcia: entrerà da qui chi intenderà andare nella zona sportiva; potranno uscire da qui sulla SS63 solo le auto che intendano girare verso destra.

In sostanza perché interveniamo su Piazza della Libertà e sulla relativa viabilità? Solo per aumentare la sicurezza, consapevoli che resteranno delle problematiche, perché volenti o nolenti Vezzano è tagliato da una Strada Statale.

Ma si spendono 195.000 € per fare sta roba qua?

No. Questi soldi saranno spesi principalmente per:

• Riqualificare Piazza della Vittoria. Come?

- Togliendo i muretti e riportando l’area principalmente a prato.

- Creando nuove aree di giochi per bambini, con relativa pavimentazione apposita e installazione di nuovi giochi (costosissimi).

- Creando spazi di ritrovo con panchine.

- Predisponendo colonnine per attacchi elettrici, onde evitare anche qui cavi penzolanti e a rischio.

- Allestendo un parcheggio per portatori di handicap e completando l’intervento sui pilomat davanti alle scuole.

- Ripulendo il monumento ai caduti, in nome di una memoria a cui teniamo non solo a parole.

Un’area verde di fronte al plesso scolastico di Vezzano e prossima all’asilo, richiesta da tanti genitori. L’abbiamo prima illuminata intervenendo su tutti i lampioni. Vorremmo ora farla vivere di giorno e di sera dalle famiglie vezzanesi, che potranno passeggiare sulla ciclopedonale e nella zona sportiva e stare con i figli in questa piazza, ritrovarsi per chiacchierare e tornare a fare comunità. Mentre nel contempo sarà anche ristrutturata la storica palazzina che oggi ospita il Centro Sociale I Giardini, dove si potrebbe ricavare uno spazio rinnovato di ritrovo e socializzazione.

• Sistemazione Piazza Pellizzi

Anche qui nessuno vuole gettare al vento quanto è stato già fatto. Ma migliorarlo: sistemando scalinate e balaustre, realizzando aiuole e un sistema di innaffiatura per piantare delle rose, rimuovendo una fontana realizzata senza predisporre un impianto per alimentarla e sostituendola con un monumento (che faremo in seguito attraverso un concorso di idee) che rappresenti le radici storiche di Vezzano.

• Rifacimento illuminazione via Roma Sud nel tratto da Piazza della Libertà alla gelateria

Qui rifaremo invece tutto. Abbiamo illuminato il tratto (veramente troppo buio) con lampadine civettuole, gradite da tanti. Ma non può essere una soluzione definitiva e non possiamo mantenerla così. Rifaremo l’illuminazione per garantire la sicurezza e la visibilità notturna, realizzando un nuovo impianto.

Perché ci stiamo mettendo tanto tempo a realizzare questi interventi?

Perché c’è una fase di progettazione e studio. Seguono tutti gli accertamenti e le richieste di autorizzazioni alle Forze dell’Ordine ed a Anas per modificare la viabilità. Poi bisogna assegnare i lavori. Nel frattempo i costi delle materie prime sono saliti notevolmente e abbiamo dovuto cercare nuove risorse per fare fronte agli aumenti. Non siamo ancora alla fine dell’iter. La burocrazia è soffocante. Ma arriveremo a dama.

Potevamo spendere questi soldi per altre cose più importanti ?
L’ambito delle priorità è soggettivo. Per il cittadino prioritari sono i servizi in prossimità di casa sua e che soddisfano le sue esigenze individuali. Nel fare le scelte come amministratori dobbiamo partire da due presupposti:

1) L’interesse collettivo
2) I soldi non li abbiamo

Con le entrate dirette del Comune dobbiamo cercare di coprire i bisogni primari della cittadinanza: far funzionare la macchina degli uffici comunali; fare interventi di manutenzione ordinaria; pagare le utenze e l’illuminazione pubblica; pagare insegnanti di sostegno e contribuire alle attività degli asili; garantire servizi sociali adeguati; aiutare chi è in situazione di indigenza; garantire servizi come la biblioteca o il CEP e provare con quattro soldi a promuovere qualche iniziativa o evento, in collaborazione con le associazioni …

Per tutti gli interventi strutturali importanti dobbiamo partecipare a Bandi. Perché le tasse vanno in minima parte al Comune e quasi in toto alla Stato. Dedichiamo tanto tempo allo studio dei Bandi, perché a Vezzano non abbiamo un ufficio o una struttura apposita. Ci si dedicano il Sindaco, la Giunta e i Responsabili degli Uffici. Ma i Bandi non li fanno sulle tue esigenze. Non dici: vorrei fare un asilo pubblico, mi date dei soldi? Tu elabori delle idee, fai dei progetti e quando esce un bando che potrebbe ricomprendere quel progetto ci lavori tanto, lo rielabori e cerchi di sostenerlo, stando in attesa poi delle relative graduatorie.

I soldi quando arrivano non arrivano a caso o a pioggia. Abbiamo lavorato giorno e notte sul bando per avere 1 milione di euro per ristrutturare completamente il Mulino Boni e creare un centro culturale per il paese; ora attendiamo speranzosi la graduatoria finale. Siamo stati inseriti nella graduatoria per la ristrutturazione della palazzina di Piazza della Vittoria per una spesa di 1 milione di euro, finalizzata ad interventi su immobili a specifica destinazione sociale. Abbiamo pensato a 2 palestre: l’ammodernamento di quella di Vezzano (1.650.000 euro) e una nuova per le scuole de La Vecchia, utilizzabile anche dalla cittadinanza (1.840.000 euro). Vorremmo realizzare un asilo pubblico (2.576.000 euro), una mensa scolastica (575.000 euro). Abbiamo pensato pure a una piscina, alla tangenziale, alla ridestinazione della “pista” de La Vecchia, all’ampliamento dell’area sportiva con nuove strutture e idee, alla ristrutturazione dell’ex scuola di Montalto…. E abbiamo le priorità dei marciapiedi de La Vecchia e dei cimiteri.

Tutte cose che non potremo però mai fare da soli. Non ne abbiamo le risorse. Ma bisogna essere pronti, volenterosi e vigili sulle opportunità che verranno. Anche se sappiamo benissimo che per ogni cosa che otterremo ci vorranno anni per realizzarla e magari le faranno altri. E ci sarà sempre qualcuno che dirà che si poteva fare meglio; o che si doveva fare dell’altro; che non ha senso spendere tanti soldi (magari arrivassero!), perché evidentemente sono tutti ingegneri perfettamente consapevoli di quali siano procedure e costi per fare queste cose; o che è più importante pensare al lampione spento oggi, piuttosto che al futuro del paese.

C’è persino chi insinua (e questo è ciò che veramente fa più male) che gli amministratori locali di un piccolo comune magari se ne approfittino e chissà cosa ci guadagneranno. Ecco, a voi che pensate così: vi prego, alla prossima tornata presentatevi alle elezioni. Noi abbiamo fatto una lista nostra, autonoma. Fatelo anche voi. Così vi arricchite. Noi siamo generosi. Tutta questa opulenza la condividiamo volentieri.

Paolo Francia
Vice Sindaco del Comune di Vezzano sul Crostolo