Autore : paolofrancia - sab 15 febbraio 2003 - Argomento : Generale
CHI SCRIVE SLOGAN E CHI IMBRATTA MONUMENTI
La recente vicenda delle decorazioni artistiche alla colata di cemento in quel di Bettola offre sicuramente centinaia di spunti di riflessione.
- Bellissimo il dibattito contenutistico, sul messaggio di pace trasmesso. Al riguardo io dico che gli autori dell'opera hanno raggiunto pienamente il loro obiettivo: hanno fatto si' che si parlasse di pace anche entro una comunita' molto disattenta e supeficiale, fino ad ora, sull'argomento. Credo che grazie a loro molti vezzanesi si siano finalmente ricordati di essere pacifisti; dopo che x qualche mese erano rimasti seduti di fronte all'argomento, pensando che ormai non se ne potesse piu' di quel costante, immutabile servizio d'apertura d'ogni TG.
- Stucchevole invece il dibattito seguente sui modi di lanciare il messaggio. Una bandiara o uno striscione nello stesso posto avrebbero destato lo stesso interesse? avrebbero ottenuto la stessa eco?
- Tragicomica la questione circa l'appartenenza di quel muro di sostegno al monumento ai caduti.
Trovo ridicolo andare a ricercare tra i progetti e le idee degli autori la risposta a questo quesito: un monumento cosi' importante non e' di chi l'ha realizzato, ne' di chi l'ha commissionato; e' della comunita' che vede in esso un simbolo ed un segno. Dunque bisognerebbe chiedere ai vezzanesi ed ai discendenti delle vittime se quel muro e' un monumento o, forse, uno scempio. E su quale sarebbe la risposta io un'idea ce l'avrei...

Insomma la vicenda e' talmente stimolante che, forse, sarebbe opportuno parlarne ancora di piu' e, soprattutto, coinvolgendo ancora piu' gente.
Quel monumento ha una valenza simbolica persino piu' profonda del pur prezioso messaggio di pace lanciato dagli "imbrattatori". Forse, a questo punto, sarebbe bene che la comunita' vezzanese fosse invitata a discutere su di esso anche al di la' del periodico giorno giorno di commemorazione. Magari anche per valutare l'opportunita' d'un intervento estetico su quel muro del pianto...