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Il cassonetto, a pensarci bene, è rimasto uno dei pochi luoghi di comunità dei territori. A volte l'unico (ahi noi). Tutti devono andarci (o quotidianamente o diverse volte alla settimana) e tutti devono rapportarsi con il proprio comportamento e con quello degli altri in base a regole scritte e non scritte. In più il cassonetto è anche il terminale ultimo di un servizio, quello della raccolta dei rifiuti, che rappresenta uno dei principali (e più discussi) capitoli di spesa degli enti locali e delle tasse dei cittadini. Il cassonetto come contenitore di una buona parte della nostra vita personale (i rifiuti raccontano molto di ognuno di noi) come spazio privilegiato (a volte unico) di confronto con chi ti vive accanto, come momento più immediato di rapporto con il funzionamento dei servizi pubblici. In tutto questo cerchiamo di capire le proposte su questo tema delle tre liste in corsa per le comunali del 26 maggio, partendo però prima da qualche dato concreto e da qualche numero (i numeri fanno sempre una fatica matta a finire nei programmi elettorali). |
Mancano 10 giorni all'appuntamento elettorale per le comunali del 26 maggio (in concomitanza con le elezioni europee) ed iniziamo un breve ma intenso viaggio di confronto tra i programmi presentati dalle tre liste in competizione su alcuni punti specifici e concreti. Partiamo dal centro del centro, ovvero da Piazza della Libertà dove si affaccia il municipio. Breve riassunto sul passato: Piazza della Libertà nella forma attuale (metà parcheggio e metà piazza) ha raggiunto i 7 anni di vita. L'inaugurazione ufficiale avvenne nel settembre 2012 ma già dalla primavera di quell'anno aveva assunto la forma e l'uso attuale. Fin dal progetto creò interesse e dibattito. Il mercato settimanale del mercoledì venne spostato in Piazza della Vittoria e piazzetta Pellizzi (dove si svolge ora) dal marzo 2012. Cosa dicono i programmi delle 3 liste su questo punto ? |
Si avvicina del 26 maggio e noi oggi ripercorriamo le elezioni comunali vezzanesi degli ultimi 25 anni dal punto di vista grafico, con una carrellata di loghi elettorali. Si parte dal 1995, quando in corsa c'erano tre liste : Noi Vezzano, Rifondazione Comunista, Crescere Insieme. Vince quest'ultima con il 53% dei consensi e un simbolo con parecchi pini colorati e una casa-torre. Rifondazione invece sfoggiava il suo simbolo molto essenziale e l'unico (ed ultimo) ad avere la parola "partito" ben in evidenza. (della lista "Noi Vezzano" non abbiamo trovato traccia, chi volesse rimediare è ben accetto). Nel 1999 le elezioni vedono contrapporsi la riproposizione di Crescere Insieme, Rifondazione e la novità della lista "Vezzano 2000" guidata da Paolo Pagnozzi. E proprio Pagnozzi a sorpresa diventerà sindaco per una trentina di voti di scarto e il 45% dei suffragi. Un logo quello di "Vezzano 2000" che punta sul giallo e su quel 2000 che allora faceva tanto futuro. Nel 2004 si tocca il massimo storico in termini di liste. Sono quattro a competere per la poltrona di sindaco. Rifondazione rinnova il proprio logo dando un'impronta più europea, la Lega Nord ha ancora in mente la Padania, mentre la frattura nella lista "Vezzano 2000" porta da una parte alla nascita di "Vivi Vezzano" (con un simbolo che punta sul calore dell'arancione) e dall'altra alla formazione "Uniti per Vezzano" che sancisce il "compromesso storico vezzanese" con due mani che si stringono. Vincerà Uniti per Vezzano con il 61% dei consensi, garantendo a Paolo Pagnozzi la rielezione. Nella tornata elettorale del 2009 in gara solo due liste. "Uniti per Vezzano" mantiene la sua denominazione ma muta il simbolo per approdare ad un tricolore stilizzato in omini e aggiunge per la prima volta il nome del candidato sindaco. E' una scelta grafica che evoca in qualche modo il simbolo del neonato Partito Democratico. "Vezzano Domani" deve invece fare i conti con la propria natura di lista civica sostenuta da partiti e arriva al compromesso di comporre un simbolo di simboli. Una scelta che non porterà fortuna: sconfitti per 63 a 36 (%). Nel 2014 si confronteranno tre liste: Movimento 5 Stelle, "Insieme per Cambiare" e "Vezzano Più".Si affermerà quest'ultima portando alla rielezione di Mauro Bigi. Veniamo infine ai giorni nostri con le tre liste in competizione: Lista Mulè Sindaco, SiAmo Vezzano, Vezzano di Tutti. Aggiornamento: grazie a Domenico Amidati abbiamo anche il simbolo di "Noi, Vezzano". |
Completiamo il quadro delle presenze sulla scheda elettorale per le comunali del 26 maggio con i candidati della lista "Luca Mulè Sindaco", la prima a formalizzare la propria sfida, ma l'ultima a presentare i dettagli dell'intera squadra. Oltre a Luca Mulè ci sono 5 donne e 7 uomini. L'età media, candidato sindaco compreso, si attesta a quota 42 anni, sostanzialmente in linea con le altre liste. La lista Mulè ha però il candidato con più primavere alle spalle: Ulisse Procuranti, 74 anni. La distribuzione del territorio vede 4 candidati residenti a Vezzano capoluogo (compresa Sedrio), 2 candidati a La Vecchia e 2 a Montalto. Altri 4 sono residenti fuori comune ma alcuni con attività sul territorio. A parte il candidato sindaco, che viene da 5 anni di consigliatura come componente di minoranza, tutti gli altri candidati sono alla prima esperienza elettorale sul nostro territorio. |
Trentanove. Dodici per lista, più i candidati sindaci. Sono questi i numeri degli sfidanti alle elezioni comunali del 26 maggio a Vezzano. Ci sono 14 donne e 25 uomini. Ecco tutti i nomi, lista per lista. |
La lista "Mulè sindaco", che vede appunto candidato alla poltrona di primo cittadino Luca Mulè (già consigliere comunale di opposizione negli ultimi cinque anni), si presenterà ufficialmente alla cittadinanza sabato pomeriggio con l'incontro "Vezzano chiama l'Europa" presso una sala del centro commerciale di Vezzano (dalle ore 16.00). A tenere a battesimo la lista ci sarà l'europarlamentare Remo Sernagiotto, a cui Luca Mulè da alcuni anni fa da "assistente locale" presso il Parlamento Europeo. Gli "assistenti locali" dei parlamentari europei, più noti in gergo come "portaborse", sono quei collaboratori assunti con un budget fornito da Bruxelles per curare i rapporti con il territorio dove sono stati eletti gli eurodeputati. |
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