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Un confronto, quasi scontro, quello nato tra US Vezzano e Curia reggiana. Terreno della disputa l'area del campo parrocchiale e le sue strutture (campo, parco e Bar H) di cui la Curia è proprietaria e che l'Unione Sportiva utilizza per diverse attività da moltissimi anni. In particolare la vertenza grava sulla ormai storica "Baracca", struttura messa in piedi ai tempi eroici di don Gianni Lasagni recuperando prefabbricati friulani non più utilizzati. Baracca che in queste settimane aveva ripreso la sua tradizionale attività di friggitura di gnocco e chizze dopo la lunga pausa pandemica e che sarà la prima vittima del confronto-scontro: dal 30 maggio "chiusura definitiva". Niente più gnocco fritto domenicale. Sul tavolo della vertenza tra i due contendenti normative edilizie, sottoscrizioni di convezioni e sullo sfondo una possibile alienazione. Una situazione i cui sviluppi sono ancora tutti da decifrare, proprio nel momento in cui la vita sociale del paese (anche quello con la maiuscola) tenta di ripartire. |
Si sono presentati in 6 al bando emesso dal Comune di Vezzano per gestire fino a metà del 2023 l'EcoParco di Vezzano, quello che un tempo era noto come Parco Pineta o Pinetina, tre associazioni e tre privati. A spuntarla, con un offerta tecnica ritenuta migliore, è stato il comitato Uisp di Reggio, che già in passato ha collaborato ad alcune iniziative ambientali del Comune di Vezzano. La proposta dello Uisp ha prevalso in particolare per quanto riguarda la programmazione di interventi di manutenzione delle panchine e dei cestini esistenti e si è classificata seconda per quanto riguarda il numero di iniziative ambientali gratuite che verranno proposte, elemento questo che aveva il peso maggiore nell'attribuzione del punteggio. Sabato 1 maggio è previsto un nuovo inizio per l'EcoParco di Vezzano che tra cambi di gestione e pandemia è sostanzialmente inattivo da un anno e mezzo. Cambierà anche la denominazione riprendendo quella più vecchia di Pinetina. |
Il consueto bilancio settimanale dell'emergenza sanitaria vede ancora in discesa il numero di diagnosi di positività riscontrate in Emilia Romagna che si attesta nella settimana appena trascorsa sotto la media di 150 casi ogni 100.000 abitanti. In provincia di Reggio la tendenza è quella di un appiattimento dello curva: il numero di casi è sostanzialmente lo stesso da tre settimane. In leggero calo i nuovi ingressi ospedalieri, ma non quelli delle terapie intensive che rimangono a livelli di occupazione molto alti. In controtendenza settimanale il territorio di Vezzano con 16 nuove diagnosi di positività. Da oggi l'Emilia Romagna come gran parte dell'Italia ritorna in "zona gialla" con l'allentamento di molte restrizioni e con qualche margine di manovra in più per le attività commerciali, quelle culturali e gli spostamenti fuori regione. L'auspicio è che la tendenza alle minori restrizioni sia costante e sempre maggiore con il progredire della campagna vaccinale che ora interessa la fascia d'età 65-70 anni. L'esperienza però ci dice che minori restrizioni e più socialità, abbinate ad una incidenza ancora molto alta, aumentano le probabilità di maggiore circolazione virale e quindi di un aumento delle diagnosi di positività che oltre un certo limite farebbe riscattare maggiori restrizioni. Un meccanismo evitabile probabilmente, nel breve periodo, solo con una revisione dei parametri presi in considerazione per applicare le zone di rischio. |
Ci sono quattro Tarzan e tre Lupo. Poi quelli che hanno pescato dall'inglese, ma a modo loro, che qui siamo in Emilia mica in Kansas: Gim, Bil, Tiller, Slan, Iach. Ci sono quelli che volevano darsi coraggio: Vendicatore, Rombo, Ribelle, Pirata, Slancio e Battaglia. E quelli che hanno pescato dall'arca di Noè: Coccodrillo, Cobra, Merlo, Tigre, Falco e pure Topo. Ci sono quelli che conoscevano ed amavano cose semplici: Sole, Polvere, Vento, Fiume. E ci sono quelli che volevano far capire da che parte stavano: Volga e Stalin. Ci sono quelli che han puntato sulle qualità (e forse sull'ironia) come Pacifico, Ciuffo e Bellissimo. E poi c'erano le donne, quelle sempre più pratiche, che il nome di battaglia serviva per passare inosservate come Rina Pattacini, staffetta partigiana, nome di battaglia Lidia. E poi Ires, Missi, Carla, Anita. Sono alcuni dei nomi conservati nell'archivio "Ricompart" che raccoglie le schede elaborate dal 1945 al 1948 dalle commissioni regionali per riconoscere meriti a uomini e donne, ragazzi e ragazze che hanno contribuito in qualche modo e in qualche ruolo alla lotta di Liberazione. L'archivio è pubblico e consultabile online da qualche mese, anche se non è una fotografia esatta del movimento di Liberazione (scontando i difetti tipici degli archivi documentali burocratici) L'elenco che mettiamo qui sotto riguarda vezzanesi di nascita e quindi è parziale, ma qualcuno potrà attingervi per magari scoprire per la prima volta il nome di un proprio familiare e una piccola o grande storia di Liberazione. |
Il Reko del Crostolo non è uno strano animale della valle del Crostolo, ma è il nuovo luogo, fisico e virtuale, dove i produttori locali e i consumatori si incontrano. Il luogo virtuale è un gruppo ad iscrizione su Facebook dove i produttori locali possono proporre i loro prodotti alimentari e dove i clienti possono ordinare da uno o più venditori. Il luogo fisico è invece quello dove quei prodotti verranno scambiati e pagati e sarà il parcheggio presso la sede della Protezione Civile (nei pressi dell'unica rotonda vezzanese) e un tempo area dedicata alla Festa dell'Unità. La consegna dei prodotti avviene un giorno stabilito della settimana nel tempo limitato di un’ora e mezza, in genere dalle 18 alle 19.30. La prima data di consegna è fissata Che prodotti si possono comprare con Reko ? Innanzitutto sono ammessi solo produttori agricoli locali che fanno vendita diretta. Non sono ammessi altri intermediari o rivenditori di prodotti di altri. Al momento la lista parziale vede: miele, tartufi, farine, diversi tipi di carne (bufalo, maiale nero, chianina) e formaggio (dal parmigiano a quello di capra), ortaggi, vini, uova, latte, yogurt. L'esperienza dei Reko viene dal Nord Europa, ma negli ultimi anni si è diffusa anche a Reggio, dove esistono già due di questi momenti di incontro tra produttori locali e consumatori. |
E' ormai certo che l'Emilia Romagna da lunedì 26 aprile passerà in "zona gialla". I dati di questa settimana appena conclusa sono infatti quelli con cui venerdì la consueta cabina di regia nazionale colorerà le regioni (a parte il valore dell'incidenza che viene preso in considerazione fino a giovedì prossimo, ma che sarà certamente sotto soglia di allerta). Dati in calo, ma con una tendenza al rallentamento della discesa. In regione le diagnosi segnano un -9%, ma una settimana fa era -30%. A Reggio e provincia invece le diagnosi rispetto alla settimana precedente addirittura aumentano, seppur di poco (981 contro 919, tenendo presente però il dato anomalo di pasquetta che ha abbassato le cifre totali della settimana precedente). Aumentano anche i nuovi ricoveri a Reggio passati da 21 a 34. Un dato da osservare con attenzione. Alto ancora il tasso di occupazione delle terapie intensive. A Vezzano 5 diagnosi di positività questa settimana, dato uguale a sette giorni prima, In settimana arriverà il decreto del governo con i dettagli sulle riaperture. Riaperture anticipate, secondo il Presidente del Consiglio, in base ad una valutazione di "rischio ragionato" ovvero sull'assunto di un calo costante dei contagi, del proseguo della campagna di vaccinazione e della possibilità di più attività all'aperto. Diversi osservatori hanno invece evidenziato come il "rischio ragionato" sia stato assunto più guardando ai dati economici che a quelli epidemiologici. Di certo l'urgenza di risposte per le categorie più colpite ha fatto mettere da parte una cautela che in altri periodi è stata applicata. L'esperienza infatti ci indica che occorrono circa tre settimane per valutare l'impatto del passaggio da una zona all'altra mentre in questo caso il passaggio in arancione per la nostra regione è avvenuto solo da una settimana. Il rischio, non si sa quanto calcolato, è di ritrovarsi a metà maggio ad un passo indietro piuttosto marcato in stile Sardegna. |
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francesca ferrari commenta: Come fare per contattare la famiglia Benassi se si desidera visitare il leggi tutto...
Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
Paolo commenta: Il pd ha vinto in emilia romagna,dove vince da 70 anni. Questa volta,ha leggi tutto...
A.G. commenta: Ma possiamo sensibilizzare anche chi è propetario di cani. Ho due vicini leggi tutto...
Camorani barbara commenta: Sono contenta una dimostrazione di intelligenza leggi tutto...
silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...