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Ripubblichiamo qui un intervento di Paolo Francia inserito nel suo blog con tema Statale 63 e dintorni. Lunedì 7 marzo è andata in scena una nuova puntata di una serie ormai alla ribalta a Vezzano da decenni: il dibattito sulla SS63 e, in particolare, sull'eventuale tangenziale capace di dirottare il traffico al di fuori del centro abitato. Il Centro Sociale I Giardini ha organizzato l'evento evidentemente cogliendo ancora una volta nel segno, vista l'affluenza e la partecipazione attiva della cittadinanza. Il tema non stanca mai, è prioritario forse perché in tanti anni molto si è discusso, ma poco si è fatto. E tuttavia io sono uscito dalla sala Puccini con una sensazione negativa, di perdurante frustrazione da parte di chi con la SS63 e con il suo traffico è costretto a convivere e di sostanziale impotenza: zero a zero e via che andiamo; tra 5 anni siamo ancora qui ad organizzare un dibattito analogo trovandoci nella stessa situazione. E allora, pur consapevole di urtare la sensibilità di alcuni, io dico: la tangenziale, signori, nei prossimi decenni continuerà ad essere una chimera per noi ! Nemmeno ora che il nostro paese ha un rappresentante in Provincia ed uno in Regione (scusate se è poco per un paese di 4.000 abitanti) si riescono ad ottenere impegni e stanziamenti? cosa dobbiamo aspettare: che Lunardi acquisisca la cittadinanza onoraria dal Comune di Vezzano ? In verità credo che nemmeno questo servirebbe. Fortunatamente, a mio modo di vedere, chi fa politica nella nostra zona non è mosso da una logica clientelare stile meridione d'Italia: del se mi voti ti prometto la tangenziale. E di questo sono ben contento. Semmai mi amareggia pensare che un tema vitale per Vezzano, come quello della tangenziale, sia presumibilmente totalmente sconosciuto ad altri esponenti politici che siedono in Parlamento e/o nei vari consigli di Provincia e Regione anche grazie al voto dei Vezzanesi. Persone che invece erano state prodighe di rassicurazioni durante la campagna elettorale sul fatto che si sarebbero interessate dei problemi locali. Dalla serata di lunedì resta in ogni caso l'opinione di un Saccardi disilluso e molto franco, del quale condivido la ricostruzione sullo stato delle cose: dobbiamo prendere atto del fatto che un intervento come la tangenziale a Vezzano ad oggi è un salasso per casse pubbliche semivuote. Siamo e presumibilmente andremo incontro a tempi di vacche magre, ci sia Prodi o Berlusconi al timone. Paghiamo gli sprechi dell'italietta per anni impegnata in progetti faraonici frequentemente nemmeno completati. E soprattutto scontiamo il fatto che del disagio di mille persone che vivono sulla SS63 nel Comune di Vezzano, in fin dei conti, a chi gliene frega veramente. Forse non importa nemmeno agli abitanti di Pecorile e Paderna. Per noi è una priorità, per il resto del Mondo evidentemente no. Perciò se vogliamo che il toro sia preso per le corna dobbiamo dare al problema dimensioni maggiori e portarlo alla ribalta dello scenario almeno provinciale, iniziando ad agire a livello comunale, con iniziative che quanto meno possano alleviare il disagio dei vezzanesi. Io non riesco a confidare in quel che dice Giovanelli, il quale pur ha fatto una ricostruzione storica matura della situazione. Non credo sia sufficiente dire: negli ultimi 10 anni di interventi sulla SS63 ne sono stati fatti tanti, prima o poi verrà anche il momento di Vezzano. Inoltre mi chiedo se il senatore (di cui pur apprezzo l'impegno a partecipare alla serata) passando per Vezzano abbia mai alzato gli occhi per notare che siamo in una vallata: come fa a suggerire di definire almeno 3 o 4 soluzioni alternative dove possa passare la tangenziale, tenendone conto nel PSC. La facciamo passare sotto il Crostolo o per aria? Io non credo che esistano molte alternative, ma non sono nemmeno dell'avviso che, vista l'evoluzione recente dell'abitato di Vezzano, sia logico oggi insistere su un percorso lungo l'alveo del Crostolo. Le mie idee al riguardo le esprimerò comunque in altra sede. |
Non sono venuto lunedì ad ascoltare la banda perché non mi è ancora passata la nausea postelettorale. Mi sono messo ora a scrivere solo per il dovere che sento in qualità di partigiano della terza guerra mondiale, quella dell?informazione. Mi stupisce che Francia si stupisca!... https://www.vezzano.net/alve... |
Mi dispiace essere d' accordo con Emanuele sull' analisi fatta. Purtroppo la classe politica odierna è composta di gente che ha un orizzonte lungo non oltre il proprio naso ed il proprio interesse personale ed a noi poveri elettori tocca scegliere il meno peggio (il che non significa poter scegliere). La propria inettitudine viene mascherata dietro scuse varie. A proposito: come mai lunerì sera non ho visto nessun rappresentante dell' opposizione? |
A Emanuele e a tutti gli altri (lettori,commentatori e afecionados) il commento che ho appena letto non può davvero finire nella categoria "partigiano della terza guerra mondiale, quella dell?informazione". E mi dispiace. Disquisire "sul quoziente di intelligenza" di una persona non è certo un gran passo in avanti rispetto alla semplice sparata da bar. Qui se permettete vorremmo fare altro. Discutere, proporre, commentare con toni, se vi garba, anche duri, ma nei limiti. Quali limiti ? Almeno quelli del codice penale. Come sa chi frequenta Vezzano.net con una certà assiduità o solo per una sbirciatina di tanto in tanto, queste pagine cercano di essere un luogo di piccola libertà. Non esiste per i commenti un filtro preventivo e dio solo sa l'orticaria che viene a dover censurare o tagliare qualcosa. Nel breve ma intenso viaggio di Vezzano.net sono state rimosse forse due righe di commento, una sola volta, perchè palese frutto di un anomimo cialtrone e dal contenuto pari al peso specifico di un rutto. Di questa libertà ognuno fa l?uso che crede più opportuno assumendosene tutte le responabilità. Peccato alle volte sprecarla con troppo leggerezza. A chi picchietta da questa parte della tastiera tocca esercitare la meno leggera libertà di far si che queste pagine non diventino il Far West de noialtri. Il commento di Emanuele per il momento verrà ridotto ad un semplice link all'interno del suo blog personale. A margine solo una piccola notazione : nella mia carriera scolastica ho praticato la conoscenza di alcuni bravissimi e preparatissimi secchioni. Il solo pensiero di vederli oggi impegnati in qualche attività politica mi costringerebbe a dosi equine di Tavor. Il tutto ovviamente senza generalizzare. |
Se i buoni cittadini ed amministratori di Vezzano vogliono venire a capo della variante della SS63 non vedo molte soluzioni, però si potrebbe veramente cominciare a rompere le scatole con qualche iniziativa del tipo: 1)Targhe alterne in centro a Vezzano (vediamo poi chi passa); 2)Bande di pensionati con autovetture a velocità ridotta per congestionare definitivamente il traffico e costringere qualcuno a prendere decisioni. Battute a parte (se vogliamo solo considerarle battute), il panorama è desolante e non trovo giustificabile nemmeno la franchezza di qualcuno, come del resto i rimpalli delle responsabilità. Se volete un suggerimento dico che è meglio costituire un comitato Vezzanese non solo per la variante alla SS63 ma per la mobilità in genere. Produrre azioni dimostrative, essere sempre in prima pagina con il problema e farlo pesare su tutti coloro che contano. Se si vuole la variante in pochi anni non ci sono alternative. |
Cara redazione mi dispiace dover annotare tanti difetti logici e poca lucidità nel commento al mio intervento. Mi limito a far notare alcune incongruenze utili per chi dice di voler creare un ?piccolo luogo di libertà?. E? evidente che scrivendo mi sono posto i limiti del codice penale e per questa ragione ho parlato di quoziente di intelligenza, poiché è una grandezza misurabile e credo proprio che sarebbe interessante conoscere quello dei politici vezzanesi che ho citato. Del resto qualcuno potrebbe obiettare che le persone si giudicano per quello che dicono e che fanno ma su questo argomento francamente mi mancano i dati visto che come ho già detto i nostri scalatori si sono sempre ben guardati dal farci conoscere i loro programmi politici. Poi non dobbiamo avere paura di dire le cose come stanno, se io penso che una persona sia poco intelligente, lo dico e mi prendo tutte le responsabilità. Il non dire le cose alla gente è stata la causa della rielezione di Pagnozzi e in questo ditemi che differenza c?è con Berlusconi che tutti i giorni racconta frottole al paese. La sinistra a Vezzano ha scelto la stessa strategia di Silvio tanto che il Sindaco uscente non si è nemmeno presentato, in campagna elettorale, al pubblico dibattito con gli altri candidati. L?ultima affermazione poi mi pare molto lacunosa da un punto di vista logico: il fatto che tanti secchioni non sarebbero adatti a governarci non implica che i politici li si debba scegliere tra quelli segati. Non mi pare che nelle richieste di assunzione così come nei concorsi pubblici ci sia un punteggio per chi era scarso a scuola! Che questo lo si trovi ad alti livelli politici sta a significare che i criteri della selezione politica non sono evidentemente gli stessi della società civile; loro hanno altri canali. Non che dall?altra parte vada meglio visto che conosco bene anche il candidato Filippi che è ingegnere ma che forse era uno di quei secchioni di cui parla il mio censore della redazione. Il solo pensiero di votarli già mi costringe a dosi letali di Tavor. Il tutto ovviamente con affetto. Emanuele |
Emanuele, la mia ultima frase valeva questo concetto: giudicare un politico o una persona qualunque per una segatura a 15 anni è come minimo superficiale se non ingiusto. Tutto qui. Prendilo però come un parere di parte visto che m'hanno segato (giustamente) in seconda liceo :-) Per il resto hai ragione : giudichiamo le persone per quello che dicono e fanno. Non per il QI, (che è uno strumento piuttosto scivoloso). Lorenzo |
da ex Vezzanese noto che nonostante i numerosi problemi del paese prevalgono ancora una volta (come negli ultimi 50 anni) una insensata diatriba personale, un inutile botta e risposta che svilisce nei contenuti e nei risultati la volonta' di mettersi al servizio dei cittadini per il bene comune |
concordo con gambarelli che sia necessario essere un martello pneumatico altrimenti si otterrebbero tanti si si senza nessun fondamento di impegno certo....a certe persone fà paura solo il giornale |
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