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Riceviamo e pubblichiamo dall'assessore al patrimonio e vicesindaco Nicoletta Montecchi. Poco più di un anno fa ebbi a pubblicare sul notiziario comunale un breve articolo rivolto ai ragazzi di Vezzano: l'Amministrazione aveva appeno installato i canestri ed uno risultava già volontariamente manomesso. Nei mesi successivi le riparazioni effettuate a seguito di atti valdalici sono state numerose: ancora ai canestri, ai giochi di Piazza della Vittoria, alla fontana... e così via. Ogni volta ricordavo le parole della mia Maestra, quando ci ripeteva che il banco era anche nostro, che se lo avevamo ricevuto in buone condizioni da chi ci aveva preceduto noi avremmo dovuto consegnarlo con uguale cura a chi sarebbe venuto dopo. Qualcuno avrà già alzato le spalle e gli occhi al cielo, ma che volete farci, la violenza con cui è stata rotta la panchina osizionata davanti all'ex collocamento mi particolarmente turbata. Almeno una volta nella vita l'abbiamo usata tutti, per trascorrerci pochi minuti durante la ricreazione o per attendere che il Dott. Amari aprisse l'ambulatorio. Negli ultimi mesi era diventata il luogo di ritrovo di alcuni giovanissimi, a volte un po' urlanti. Aveva trascorso silenziosa i decenni nel suo angolo, portando con se piccoli pezzi di storia vezzanese. Di graniglia rosa, con quella scritta PCI ormai desueta che la rendeva forse un pezzo di antiquariato, era il perenne ricordo di chi l'aveva realizzata (io purtroppo del Céco ricordo solo il nome...). Tutto intorno cambiava, il collocamento chiudeva, il medico si spostava, la scuola e gli alunni non c'erano più... eppure la panchina rimaneva lì. Intatta. Fino alla follia di qualche sera fa quando ignoti l'hanno completamente distrutta. Sabato mattina alla squadra esterna del Comune non è rimasto altro che portarla in discarica. Amara conclusione. La sciocca mano di uno o di pochi è riuscita laddove nemmeno il passare del tempo ce l'aveva fatta. Verrà inoltrata all'Autorità competente una denuncia contro ignoti. Qualcuno certamente penserà che sia inutile. Ma quella panchina era di ciascuno di noi, come tutte le cose di proprietà della Pubblica Amministrazione. Lo faremmo per un bene posizionato nel nostro giardino di casa, perciò verrà sporta denuncia anche ogniqualvolta verrà rovinato, asportato o distrutto un bene appartenente al patrimonio comunale. Anche se resta ovvio, tuttavia, che, proprio perchè anche nostri, dobbiamo imparare a ripettare i beni comunali tutti. |
E'proprio vero che la mamma dei cretini e' sempre incinta...! Altro che denunce,calci in culo a loro e a chi non gli ha insegnato come si deve stare al mondo!Le bravate si sono fatte tutti,ma arrivare al vandalismo solo per il gusto di rovinare e rompere tutto,direi che e' da VERI IDIOTI e basta.. Se si sa chi puo' essere stato o si ha qualche vago sospetto (visto che non e' la prima volta che qualche imbecille di Vezzano e zone limitrofe si fa compatire..)e'giusto procedere,anche per non dare segnali di impunita'. |
Se fosse mio figlio gli darei tanti caloi in culo che non si siede per 10 giorni. Probabilmente i genitori di questo individuo non sono stati in grado educarlo. Propongo 10 frustate al centro della piazza |
Forse ora dopo un paio di anni si è capito quello che intendevo dire io!!! Sbaglio o questa cosa era già stata EVIDENZIATA anni fa?! Lo chiedo soprattutto a chi di competenza... |
Condivido il messaggio di Nicoletta e i toni malinconici utilizzati. Non e' proprio piu' possibile ripristinare la panchina? Raccogliamo magari il necessario a livello privato tra chi ha a cuore il patrimonio pubblico per dare un messaggio contrario a quello lasciato dai vandali. Dubito che si arrivera' a sapere chi siano stati gli autori del gesto. Spero solo che i loro amici o comunque chi gli e' vicino cerchi di fargli capire la gran caz..ta che hanno fatto. Non avete dimostrato niente altro se non il fatto di non valere niente ! |
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