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Sarà questo il testo di un cartello, sullo stile di "Comune denuclearizzato", che comparirà sui confini comunali di Vezzano. A deciderlo, alla quasi unanimità, il consiglio comunale che impegna anche la giunta a promuovere azioni di sensibilizzazione per opporsi alla fine della moratoria sugli organismi geneticamente modificati. Un comune libero dagli ogm al fine di conservare e tutelare le biodiversità, prendersi a cuore la salute dei consumatori, preoccuparsi della sicurezza alimentare del proprio territorio. |
Ogm - Perché dico dieci volte no 17/02/2010 - Carlo Petrini - Sostiene Slow Food Sintetizzare e schematizzare su un argomento complesso come tutti quelli che riguardano il cibo e l'agricoltura non è mai facile né necessariamente un bene. Tuttavia credo che possa servire un elenco delle ragioni di chi, come noi, agli Ogm dice ?no?, non per posizioni ideologiche o preconcette, come amano dire coloro che pensano di essere gli unici depositari del sapere, ma per ragioni serie e motivate, peraltro condivise anche da molti ricercatori e scienziati: 1. Contaminazione. Coltivare Ogm in sicurezza, in Italia, è impossibile; le aziende sono di piccole dimensioni e non ci sono barriere naturali sufficienti a proteggere le coltivazioni biologiche e convenzionali. L'agricoltura fa parte di un sistema vivente che comprende la fauna selvatica, il ciclo dell'acqua, il vento e le reazioni dei microrganismi del terreno: una produzione Gm non potrà restare confinata nella superficie del campo in cui viene coltivata. 2. Sovranità' Alimentare. Come potrebbero gli agricoltori biologici, biodinamici e convenzionali essere sicuri che i loro prodotti non siano contaminati? Una diffusione, anche limitata, delle coltivazioni Ogm in campo aperto, cambierebbe per sempre la qualità e la situazione attuale della nostra agricoltura, annullando la nostra libertà di scegliere quel che mangiamo. 3. Salute. Ci possono essere problemi di salute per animali alimentati a Ogm. 4. Libertà. Le coltivazioni Gm snaturano il ruolo dell'agricoltore che da sempre migliora e seleziona le proprie sementi. Con le sementi Gm, invece, la multinazionale è la titolare del seme: ad essa l'agricoltore deve rivolgersi ad ogni nuova semina (poiché, come tutti gli ibridi, in seconda generazione gli Ogm non danno buoni risultati) ed è proibito tentare miglioramenti se non si pagano costose royalties. 5. Economia e Cultura. I prodotti Gm non hanno legami storici o culturali con un territorio. L'Italia basa buona parte della sua economia agroalimentare sull'identità e sulla varietà dei prodotti locali: introdurre prodotti senza storia indebolirebbe un sistema che ha anche un importante indotto turistico. 6. Biodiversità'. Le colture Gm impoveriscono la biodiversità perché hanno bisogno di grandi superfici e di un sistema monocolturale intensivo. Se si coltiva un solo tipo di mais, si avrà una riduzione anche dei sapori e dei saperi. 7. Ecocompatibilità. Le ricerche su Ogm indicano due ?vantaggi?: la resistenza ad un parassita del mais (la piralide) e a un diserbante (il glifosate). Quindi, essi consentirebbero un minore impiego di chimica di sintesi; ma la piralide del mais può essere combattuta seriamente solo con la rotazione colturale, e la resistenza a un diserbante porta ad un uso più disinvolto del medesimo nei campi, dato che non danneggia le piante coltivate ma solo le erbe indesiderate. 8. Precauzione. A circa trent'anni dall'inizio dello studio sugli Ogm, i risultati in ambito agroalimentare riguardano solo tre prodotti (mais, colza e soia). Le piante infatti mal sopportano le modificazioni genetiche e questa scienza è ancora rudimentale e in parte affidata al caso. Vorremmo ci si attenesse ad atteggiamenti di cautela e precauzione, come hanno fatto Germania e Francia, che hanno vietato alcune coltivazioni di Ogm. 9. Progresso. Gli Ogm sono figli di un modo miope e superficiale di intendere il progresso. E' sempre più chiaro per consumatori, governi e ricercatori, il ruolo dell'agricoltura di piccola scala nella protezione dei territori, nella difesa del paesaggio e nel contrasto al riscaldamento globale. Invece di seguire le sirene dei mercati, la ricerca dovrebbe affiancare l'agricoltura sostenibile e mettersi a disposizione delle sue esigenze. 10. Fame. I relatori ONU dicono che l'agricoltura familiare difende le fasce di popolazione a rischio di malnutrizione. Le multinazionali invece promettono che gli Ogm salveranno il mondo dalla fame: eppure da quando è iniziata la commercializzazione (circa 15 anni fa) il numero degli affamati non ha fatto che crescere, proprio come i fatturati delle aziende che li producono. In paesi come l'Argentina o il Brasile la soia Gm ha spazzato via produzioni come patate, mais, grano e miglio su cui si basa l'alimentazione. c.petrini@slowfood.it Di Carlo Petrini tratto da L'Espresso dell'11/02/10 |
Buonasera sig Sindaco, vorrei farle una domanda sul testo del cartello ed esprimere un paio di considerazioni riguardanti l'articolo di Petrini. Cosa intende precisamente quando dice comune libero da ogm: che non si possono coltivare o che proprio non si possono utilizzare? Gli allevatori che attualmente utilizzano per il proprio bestiame mangime ogm, dovranno passare ad alimentazione convenzionale? Se si, e potrebbe anche essere un'ipotesi condivisibile, i costi aggiuntivi per gli allevatori (lei sa bene di cosa parlo)chi li sosterrebbe? Venendo alle considerazioni sull'articolo del buon Petrini, queste riguardano solo pochi punti: 3. "Salute. Ci possono essere problemi di salute per animali alimentati a Ogm." qui si usa il condizionale perchè effettivamente non c'è nulla di dimostrato sulla tossicità degli OGM. Perchè non parliamo un po' di Aflatossine, Ocratossine, Fumonisine, Zearelenone e compagnia bella che sono tra i veleni più potenti esitenti in natura, che contaminano cereali e foraggi e che sono assolutamente biologici in quanto prodotti da microrganismi? 5. "Economia e Cultura. I prodotti Gm non hanno legami storici o culturali con un territorio. L'Italia basa buona parte della sua economia agroalimentare sull'identità e sulla varietà dei prodotti locali: introdurre prodotti senza storia indebolirebbe un sistema che ha anche un importante indotto turistico." Relativamente a questo punto, dopo aver visto Report Domenica scorsa ( argomento prosciutti) mi verrebbe da dire:"ma fatemi il piacere!"; e mi fermo qui. 10. "Fame. I relatori ONU dicono che l'agricoltura familiare difende le fasce di popolazione a rischio di malnutrizione. Le multinazionali invece promettono che gli Ogm salveranno il mondo dalla fame: eppure da quando è iniziata la commercializzazione (circa 15 anni fa) il numero degli affamati non ha fatto che crescere, proprio come i fatturati delle aziende che li producono. In paesi come l'Argentina o il Brasile la soia Gm ha spazzato via produzioni come patate, mais, grano e miglio su cui si basa l'alimentazione." Beh qui la colpa secondo me non è degli ogm ma dell'avidità dell'uomo... Per concludere, secondo me sarebbe corretto, quando si redigono tali decaloghi, spiegare bene alla gente quanto costa tutto ciò, perchè costa, oh se costa, è vero che la salute vien prima di tutto, ma visto che ancora non è dimostrato che la salute è a rischio, beh facciamoci bene i conti... In attesa di un suo riscontro, la saluto cordiamente A.Tosi |
Sig.Sindaco, se ha due soldi in più per fare dei cartelli che contribuirebbero solo ad avere una foto e un articolino sul giornale, li spenda per qualcosa più socialmente utile. Vezzano non è Montecarlo e lei lo sa... Cordialmente Ferrari Ivan |
Complimenti Andrea,ogni tanto una persona che parla conoscendo a fondo le cose di cui parla.Non aspettarti una risposta,in quanto il tuo scritto mi sembra un tantino troppo"alto"per certe menti che ci sono in giro. |
Cari amici, tanto per smentire zorro, che continua ad essere molto acido nei miei confronti, ma che celandosi sempre sotto l'anonimato.... e vita un confronto serio, vado a rispondere al sig. Tosi. Per punti. a) La pubblicazione dei dieci punti è un contributo al dibattito e non la parola fine dello stesso. E per dibattere non sempre bisogna voler convincere l'altro. Ci si pone ogniuno con la propria verità. Così ho fatto io. b)Il significato è eminentemente politico. Sono le regioni e il parlamento italiano, oltre che europeo, che legiferano. Non per questo un Comune non deve mandare segnali politici. Dopo di chè uno può ritenerli inutili. Io credo siano importanti. c) Da qui nessun obbligo, che deriverebbe solo per legge di usare solo prodotti non ogm nel comune. Che non riguarderebbe, nel caso solo gli allevatori, ma tutti i consumatori. Lei è sicuro da dove provenga il latte che beve tutte le mattine, la carne, le verdure? Ora da qualche parte bisogna iniziare. E l'inizio è fare sì che sempre più persone si pongano la domanda. 3) Sul punto salute. E' vero che la natura produce tossine, ma anche il sistema per annientarle. La loro presenza è inquietante per la dimensione, e il loro esponenziale aumento deriva proprio dal fatto che abbiamo dimenticato le regole della natura e l'abbiamo violentata. E questa non si difende più. L'introduzione degli OGM per difenderci è continuare la violenza sulla natura, che abbasserà ancora le proprie difese. Sul fatto che non abbiano effetti certi sulla salute vi sono tesi discordanti. Diciamo anche che non vi sono prove che non abbiano nessun effetto... 5)Non è che perchè gira un sacco di cocaina, tutti coloro che lottano contro le droge siano non solo inutili, ma conniventi con esse. Proprio perchè già il sistema alimentare si basa sulle truffe, non vedo perchè aggiungere la mina OGM. 10) Sulla fame nel mondo essendome occupato per oltre 10 anni potrei parlare per ore e ore. Una cosa è certa. Si tratta di un problema di giustizia, non di produzione. E gli ogm vanno nel senso di perpetrare l'attuale sistema ingiusto di distribuzione delle risorse. d) Rinunciare agli OGM non costa assolutamente nulla. Anzi. E questo che dobbiamo spiegare. A cosa stiamo rinunciando? Vede, non si parla mai dei costi "nascosti", cioè ambientali delle nostre scelte. Certo senza contabilizzare questi, ce ne sono di affari al mondo... Grazie del dibattito. |
Sui cartelli vorrei dire che la spesa sarà molto bassa. E che Vezzano trovandosi sulla Statale è un luogo dipassaggio molto frequentato. |
Buongiorno sig Sindaco, la ringrazio della risposta e le confesso che apprezzo molto il fatto che si sia preso qualche giorno per darmela, perchè ciò può significare solo una cosa: ha preso in seria considerazione il mio intervento ed ha voluto darmi una risposta ponderata. Rimango tuttavia un po' dubbioso e volendo argomentare sufficientemente le mie perplessità, preferirei a mia volta prendermi un po' di tempo. Per il momento quindi non mi resta che ringraziarla nuovamente e salutarla, cordialità, A. Tosi |
Buongiorno sig Bigi, come le dicevo la sua risposta, seppur gradita, non mi ha convinto molto. Anche io vado a ribattere per punti. b-c) è giusto che un comune lanci segnali politici ma secondo me deve farlo in modo chiaro: il termine "libero" inserito in questo contesto mi sembra piuttosto equivocabile (in effetti io avevo mal interpretato), forse sarebbe più corretto scrivere: " comune contro gli ogm". Probabilmente avrebbe minor valenza politica ma sicuramente sarebbe più verosimile. 3) Punto salute.Io ho menzionato le micotossine, se lei è a conoscenza di qualche rimedio naturale contro questa vera è propria piaga, la prego di indicarmelo, gliene sarei molto grato e con me penso tutta l'industria mangimistica. La realtà è un'altra quando una partita di cereali è contaminata c'è ben poco da fare e la prevenzione non sempre sortisce gli effetti desiderati. Venendo agli ogm, come lei giustamente dice vi sono tesi discordanti me non vi sono prove che essi nuociano alla salute. Punto. Quello che dice dopo per me è inaccettabile perchè allora io potrei fare lo stasso ragionamento per qualsiasi alimento: qualcuno ha mai dimostrato che la pizza non fa male? E se fosse proprio la pizza a causare l'osteoporosi? O la ricotta a causare la calvizie? Oppure potrei fare lo stesso ragionamento per la persone: Pinco Pallino e cattivo perchè nessuno ha mai dimostrato che non lo è. Ora, a parte questi giochetti, io penso che un po' di diffidenza ci possa, anzi ci debba essere, putroppo però il confine tra la diffidenza ed il pregiudizio è molto sottile e quando definiamo gli OGM una mina, lo superiamo abbondantemente. Fatico anche ad accettare l'esempio della cocaina e lo trovo politicamente scorretto: la cocaina è una sostanza illegale e nociva, gli ogm ne l'uno ne l'altro. 10) Lei ha perfettamente ragione ma il problema non è l'oggetto ogm, bensì l'utilizzo che se ne fa. d)Non capisco cosa intende quando parla di costi ambientali delle nostre scelte facendo riferimento agli ogm: sembra che gli ogm siano un virus che si propaga nell'aria, sembra che siano radioattivi; quando si parla di una piantagione di soia gm sembra che si parli di una centrale nucleare ( quelle si che andrebbero chiuse, tutte e subito...ma questo è un'altro argomento ). Secondo me si esagera un po'. Se in sudamerica la soia gm ha soppiantato le altre colture, è seplicemente perchè il mercato chiede soia; se eliminiamo la soia gm e utlizziamo solo soia convenzionale, in sudamerica verrà coltivata la soia convenzionale che è sempre soia (e non miglio) ma che costa molto di più, di conseguenza anche il mangime costerebbe di più,e via via tutti gli alimenti derivanti dalla zootecnia. Se poi si pensa che valga la pena spendere di più, liberi di farlo... Cordialmente A.Tosi |
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