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Serata rifiuti zero
Autore : redazione - mar 15 ottobre 2013 - Politica
Una serata dedicata al riciclo e alle politiche sui rifiuti quella organizzata giovedì 17 ottobre alle 21 presso la sala Puccini di Vezzano dal "Movimento 5 Stelle" locale, con il dichiarato traguardo dei "Rifiuti Zero", alternativo a discariche ed inceneritori.

Interverranno Pietro Spagni (imprenditore nel settore del riciclo delle plastiche), Marco Bosi (capogruppo in consiglio comunale a Parma per M5S) e Gianluca Sassi.
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Commenti
Luca Parisi - parilucachiocciolahotmailpuntoit scrive :
serata molto interessante e partecipata anche se ti lascia veramente molta rabbia imparare quanti pastrocchi e intrallazzi vengono fatti alle nostre spalle e a nostre spese ( troppe , inutilie e insopportabili)da Enti come IREN che ricordo è composta da comuni, province ecc cioè dai nostri rappresentanti
ripeto ridateci AGAC
ven 18 ottobre 2013 - 08.28
Giovanni Campani scrive :
Avrei trovato strano che il M5S di Parma parlasse bene di Iren ...
Sulla convenienza ad avere tante piccole municipalizzate al posto di un gruppo da 1,3 MLD di capitalizzazione e che è tra i primi 4 in Italia nutro molti dubbi.
sab 19 ottobre 2013 - 06.55
william F. scrive :
di cui il maggior azionista è il comune di Torino che ha tre(3)miliardi di debiti,poi basta avere voglia di confrontare i costi e la storia finisce lì,scegliendo di essere dei "Taffazzi".
sab 19 ottobre 2013 - 14.35
Giovanni Campani scrive :
Scusami William ma cosa c'entra se il 16,5% circa delle azioni è del comune di torino (altrettante sono del comune di Genova) con il fatto che per erogare servizi di fornitura di luce, gas e acqua oltre che per fare una attività di multiutilities serve avere una capitalizzazione maggiore di quella che poteva permettersi AGAC da sola ?
Sui costi non è chiaro a quale voce ti riferisci.
Per completezza di informazione il 59,4% delle azioni è detenuta dalle amministrazioni pubbliche delle provincie di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
sab 19 ottobre 2013 - 16.23
william F. scrive :
poniti una domanda!se sono un comune in rosso di miliardi e sono nello stesso tempo socio di maggioranza di un impresa,dove cerco risorse per ripianare il mio bilancio?
costi:salvo io sia in possesso di dati falsi,lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti ci costa 160 euro a tonnellata,lo stesso servizio fatto da altri operatori(anche esteri compreso trasporto)ci costerebbe 98 euro.è vero che è uno dei maggiori operatori italiani,ma questo non significa nulla.IREN è una società per azioni quotata in borsa(lo si vede anche dagli stipendi che elargisce ai propri dirigenti).reggio possiede il 8'376%.Parma il 6'602%(ridotto a poco più del 4% per una serie di questioni).La finanziaria sviluppo utilitiers s.r l ha il 35,964,ma come ogni cosa dove il pubblico si mescola con il privato,prevalgono sempre gli interessi dei partiti(nomine e quant'altro) e non gli interessi delle persone.non so se i miei dati sono esatti,ma nel caso contrario,so che non mancherai di erudirmi in merito
sab 19 ottobre 2013 - 21.15
william F. scrive :
dimenticavo di dire che le considerazioni sono legate allo specifico tema dei rifiuti(era l'oggetto).per quanto riguarda l'acqua mi sembra ci sia stato un referendum votato dalla maggioranza degli italiani.per luce e gas fortunatamente il mercato è libero
sab 19 ottobre 2013 - 21.28
Giovanni Campani scrive :
Sarebbe interessante caro William se citassi le fonti dei dati e a quali annualità si riferiscono (mi riferisco ai costi).

I dati di bilancio delle multiutility non sempre consentono di identificare in modo univoco le performance dei vari settori di business (per Hera e Iren si ma ad esempio per A2A no)mentre è facile fare una comparazione per redditività (l'EBITDA è un indicatore classico che viene sempre pubblicato dalle società che si finanziano sul mercato azionario) non è semplice confrontare le strutture di costo dei vari player (dipendono molto dall'organizzazione aziendale, dalla quota di rifiuti urbani rispetto a quelli industriali e dai mercati in cui si opera - A2A ad esempio opera anche fuori Italia e con una rete di partecipate molto ramificata)

Dal punto di vista della redditività per tonnellata di rifiuti complessivamente gestiti Iren si posiziona al secondo posto dopo A2A mentre Hera è al terzo (dati di bilancio al 31.12.2011 facilmente consultabili sul sito di Hera), che pur non indicando nulla sui costi non è un dato poi così malvagio.

Sulla prima domanda che poni la risposta è facilissimissimissima ... purtroppo come tutti gli enti pubblici i soldi per ripagare i loro debiti li prendono dalle nostre tasse, magari facessero aumentare tanto la redditività di Iren da abbassare le nostre tasse.

Pertanto se mi chiedi se Iren può avere una gestione migliore dal punto di vista dei costi, non so risponderti perchè è difficile avere dei dati da comparare.
Se mi chiedi se è una società che funziona ti rispondo che dal punto di vista della gestione caratteristica il gruppo funziona discretamente (l'utile è aumentato nel 2012 rispetto al 2011)
E qui mi fermo perchè io faccio un mestiere diverso e non mi occupo di utilities ma faccio al più macro riflessioni sui dati finanziari

Come cittadino dal punto di vista dei rifiuti penso che la situazione nel territorio in cui vivo sia ben gestita rispetto alle aspettative e agli stili di vita degli abitanti (non siamo tutti votati a stili di vita frugali e minimali, ma ciò nonostante la qualità delle risorse ambientali è buona)

Capisco che nessuno vorrebbe avere un inceneritore nel giardino dietro casa, ma se pensiamo davvero di non avere la necessità di smaltire (discarica o termovalorizzazione) una parte anche piccola dei rifiuti che produciamo forse ci illudiamo e siamo distanti dalla realtà.

Bene quindi introdurre e valorizzare la raccolta differenziata, migliorare le tecnologie per il riciclo degli imballaggi per i prodotti di consumo abituale, riusare la parte umida dei rifiuti per compostaggio, ma qualcosa rimarrà sempre da bruciare o seppellire e dobbiamo imparare anche qui a farlo con il minor impatto possibile.

La politica dia gli orientamenti e controlli, le società che operano nel settore siano messe in grado di farlo in modo che la concorrenza porti vantaggi ai cittadini

La politica deve proporre e non limitarsi a criticare.
dom 20 ottobre 2013 - 21.52
Luca Parisi - parilucachiocciolahotmailpuntoit scrive :
io abito a Vezzano e non a Parma, il fatto che in italia le cosidette partecipate o multiutility prosperino sui rifiuti facendoli pagare al cittadino più che in tutta Europa non giustifica che anche IREN sia giusto che si comporti in questo modo , che ci guadagni con i rifiuti non avevo dubbi infatti lo stesso industriale nel settore dello smaltimento rifiuti presente all'incontro ha spiegato che la parte che comunque viene bruciata la invia in altri paesi dove costa molto meno , in merito ai costi :sulla Gazzetta di Reggio ( non certo un giornale dei m5s) di qualche giorno fà erano apparsi i costi relativi ai compensi del corposo CDA di Iren ( superiore ai due milioni di euro),Inoltre gli Enti pubblici non usano solo le tasse per ripianare i loro bilanci ( non certo esenti da sprechi) ma spesso le camuffano con l'aumento delle tariffe perchè meno negativo elettoralmente.
Sulla situazione delle qualità delle risorse ambientali lascio la risposta ai bollettini che vengono pubblicati sui quotidiani dei vari ( che non sono iscritti ai m5s) scienziati di tuttto il mondo che proprio non dicono che è così buona....
Di proposte nè sono state fatte tante ma non c'è peggior sordo di chi non ...( non hanno neanche ottemperato ai referendum votato dai ciittadini...)
lun 21 ottobre 2013 - 10.04
william F. scrive :
Hai ragione Giovanni,dovrebbe essere la "politica" a proporre.un semplice cittadino può solo esprimere un opinione(fino a quando non so),senza continuare a chiamarla strumentalmente "critica".Le fonti e i dati te li possono dare (se vogliono)i comuni soci di Iren.Mi sà che fai un pò di confusione(ma ognuno di noi è libero di tifare per chi gli pare),parlando con tanta enfasi di redditività dell'azienda),non credo dipenda dai "bassi "compensi ai dirigenti,forse potrebbe dipendere da una sana gestione(rimangono dubbi),oppure molto probabilmente dai costi che sopporta la gente.Certo tutto non è sempre chiaro,ma neppure troppo "difficile".Possiamo essere dubbiosi,ma mai sentendoci soldati di un qualsiasi esercito
lun 21 ottobre 2013 - 14.30
Giovanni Campani scrive :
Luca e Willia ma una risposta in tema che sia una non la riuscite proprio a dare?
Ho chiesto i dati sui costi perchè William li ha citati nel suo post bastava dicesse che erano sue opinioni e non li avrei chiesti. Per quanto concerne le politiche di retribuzione degli amministratori di una azienda quotata in borsa vi ricordo che sono pubbliche e assoggettate al giudizio degli investitori prima ancora di quello della politica.
Ma soprattutto non ho capito quale è la soluzione che viene proposta come alternativa.
Ragioniamo sui contenuti e sui numeri perchè di cadaveri su cui passare non mipare il caso di farne altri.
lun 21 ottobre 2013 - 20.08
william F. scrive :
Giovanni,mi sembra di averti risposto,i dati non sono mie opinioni,le fonti ci sono ,cercatele.Le opinioni sono altra cosa,e ognuno si tenga le sue.per quanto riguarda le alternative credo tu non sia così sprovveduto da non conoscerle,non ho nessuna campagna elettorale da sostenere e tu sei libero di portare avanti la tua
lun 21 ottobre 2013 - 20.32
Taz scrive :
Noi abitiamo a vezzano e di torino e parma ci frega poco, però visto che parlate di Iren....
Il comune di Torino è indebitato, molto indebitato. Il più indebitato d’Italia. Nel 2012 i torinesi pagheranno 137 milioni di tasse in più per l’aumento dell’addizionale Irpef e per l’IMU. Torino ha tra i propri creditori persino sé stesso. Insieme al comune di Genova possiede infatti il 35,9% della holding finanziaria FSU (Finanziaria Sviluppo Utilities), principale azionista di IREN, la multiutility indebitata per circa tre miliardi di euro. IREN vanta un credito di 260 milioni di euro nei confronti del comune da saldare per una quota di 100 milioni entro fine anno. In questo gorgo di debiti, la stessa FSU ha chiuso in rosso il 2011 per mancanza di dividendi da IREN, e ha rinegoziato debiti per 180 milioni con Intesa Sanpaolo. Il tormentone non è finito, anzi è appena iniziato perché Intesa San Paolo possiede a sua volta il 3% di IREN e il prestito erogato a FSU è superiore al valore azionario di FSU in IREN. Per pagare IREN il comune di Torino metterà in vendita le quote nelle sue partecipate nei trasporti, GTT, gestione rifiuti, AMIAT e l’inceneritore di Gerbido, TRM. Non sembra però che ci sia un grande interesse da parte di eventuali compratori. La possibile soluzione? L’acquisto delle partecipazioni del Comune di Torino da parte di IREN che si è detta interessata. In sostanza, il creditore, IREN, indebitato per circa tre miliardi, acquista dal debitore (il Comune di Torino), che è anche il suo proprietario, i beni messi in vendita per saldare il debito nei suoi confronti. Chi paga per tutti è il torinese, tassato e cortese. Con fiducia verso la catastrofe.

Ah, una alternativa è stata data durante la serata, sbaglio o si è parlato di rifiuti zero?! Intanto a Vezzano come in altri paesi, (Castelnovo di Sotto, dove io abito, la fa da un po' ed è anche il più virtuoso dal punto di vista della differenziata, nella provincia Reggiana, con la quota del 70/71%), si potrebbe iniziare a riparlare di Rraccolta differenziata... ma quella vera tipo porta a porta!...
mar 22 ottobre 2013 - 08.36
luca parisi - parilucachiocciolahotmailpuntoit scrive :
chi non sà dare risposte se non attraverso citazioni numeriche che poco interessano e ancora meno danno risposte ai cittadini non siamo certo noi , noi le risposte a quello chè è un problema sia economico sia di dare un ambiente migliore ai figli l'altra sera abbiamo provato a farlo se uno era interessato l'ingresso era libero ...., ma se tu preferisci IREN le retribuzioni astronomiche degli amministratori( visto che gli investitori sono i cittadini a te il compito di chiedere come la pensano io dico che fanno schifo) gli inceneritori la tares ,la tarei la trimu ecc ecc
mar 22 ottobre 2013 - 09.23
Riciclata scrive :
Io di tutte quelle cose che avete scritto non ci capisco niente, pero' so con sicurezza che nessuno di noi fa la raccolta differenziata . Si, tutti dicono io la faccio,poi quando porti il pattume nel cassonetto vedi che c'e' di TUTTO, anche io nonostante cerco di farla completamente mi ritrovo sempre con tanta spazzatura, mi chiedo ma cosa ci sara' ? Guardo, e mi accorgo che tanto brava non son stata: pane con muffa, vaso di funghi scaduti, scatola di latte (fatta con materiale di plastica e cartone: un po' piu' semplice no) cartoni per pizza,matite pennarelli ecc..si, potevo fare meglio, ma mi accorgo che c'e' gente MOLTO PEGGIO DI ME. Dovremmo farci un esame di coscienza prima di brontolare e...cicchettiamo il vicino di casa se non la fa. Controlliamoci a vicenda e senza litigare cerchiamo di far capire che la differenziata e' un DOVERE di tutti i cittadini. Cerchiamo di differenziare per lo meno plastica, vetro e carta grazie...non mi firmo solo perche' so che il mio italiano non e' perfetto, spero comunque che abbiate capito.....ciao
mar 22 ottobre 2013 - 18.13

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