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Aggiornamento ore 15 di martedì 10 dicembre: Intorno alle 14.00 è stata ripristinata la fornitura di corrente elettrica per gran parte della utenze della zona di Montalto. Sono al momento escluse, secondo la mappa di Enel, 32 utenze della zona di Monchio (la piccola valle che da La Vecchia sale su strada comunale a Casaratta). Non ancora riparato invece il guasto nella zona di Casola Canossa/Case Martini dopo Pecorile. In questa zona sarebbero 39 le utenze senza fornitura di energia elettrica. In questo momento (alle 15.00) apre il punto di accoglienza straordinario approntato dal Comune e Protezione Civile presso la palestra comunale di Vezzano per chi volesse trovare un posto letto, acqua calda e doccia. -------------------------------- Montalto e alcune zone di Paderna e Pecorile passeranno un'altra notte, la seconda, senza energia elettrica. In un primo momento Enel aveva promesso un riavvio del servizio per Montalto alle ore 21, cosa che non avverrà. I lavori riprenderanno domattina così come nella zona di Pecorile e Paderna. Non è il primo grande e lungo blackout per la nostra zona in concomitanza con una nevicata. Dieci anni fa, all'inizio di febbraio 2015, in seguito ad una nevicata "pesante" ed estesa anche alla pianura, si registrò un lungo e vasto blackout che coinvolse in provincia di Reggio quasi 80.000 utenze rimaste senza energia elettrica per più di 8 ore. A Vezzano in quell'occasione le zone più a lungo colpite furono Sedrio e proprio Montalto (che rimase senza luce per più di due giorni). Fu allestito anche un punto "sfollati" per i cittadini, con pasti, letti e doccia caldi. In totale furono 661 le utente vezzanesi interessate. Da quell'episodio nacque poi un'indagine dell'Autorità nazionale per l'energia che riscontrò alcune mancanze nei piani d'emergenza dei distributori come Enel e scarsa (se non assente) comunicazione con gli enti locali. Quella nevicata del 2015 assomiglia come tipologia a quella dell'Immacolata 2024: neve densa e pesante che Arpa misurò con valori compresi fra "100 e 150 kg al metro cubo", ovvero 3 o 4 volte una nevicata "normale". Nel 2015 però si registrò il fenomeno dei "manicotti ghiacciati" intorno ai cavi che determinò la maggior parte dei danni alla rete elettrica assieme alla caduta di rami ed alberi. L'indagine evidenziò che la gran parte dei guasti avvenne nella parte "bassa" della rete ovvero quella a media tensione (gestita da Enel, Hera etc) e non in quella ad alta tensione gestita da Terna. In quell'occasione il totale dei rimborsi automatici per gli utenti previsti dalla normativa per i blackout toccò in provincia di Reggio la cifra di 8 milioni di euro. Per un comune piccolo come Vezzano (sotto i 5.000 abitanti) i rimborsi scattano dopo 16 ore di interruzione della fornitura ed ammontano a 30 euro, più 15 euro ogni 4 ore di ulteriore ritardo. Massima cifra di rimborso 300 euro. |
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