Autore : redazione - gio 23 marzo 2006 - Argomento : Ambiente
Che fare con il Parco Pineta ?
A quanto pare l'orso e la "scimmia dalle palle azzurre" hanno lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei visitatori del Parco Pineta di Vezzano.

Parola dei bravi e tenaci volontari del WWF che da primavera 2005 cercano di gestire al meglio (con lo scarsissimo appoggio dell'ente proprietario, ovvero la Provincia) le attività del parco vezzanese.

La prima domanda che si sentono rivolgere dai piccoli e grandi visitatori è quasi sempre la stessa: dove sono finiti l'orso e la scimmia ?

Per tutti quelli che per età anagrafica o improbabile incoscienza ignorano chi siano l'orso e la scimmia, andiamo a spiegare.

L'orso era quel povero mammifero siberiano costretto a deambulare nei 3 metri per 4 della gabbia d'ordinanza, dovendo fare i conti con il suo pelo e le poco tiepide temperature delle estati emiliane.

Tendelzialmente lo si trovava appoggiato su due piedi alle sbarre, con sguardo dritto e rassegnato sull'occasionale visitatore quasi a voler dire: fammi un favore, sparami dritto in mezzo agli occhi.

E in effetti l'orso (non stiamo scherzando) è morto di epatite. Magari scolandosi nottetempo le riserve di grappa dell'attiguo bar. Come dargli torto.

Per quanto riguarda invece "la scimmia dalle palle azzurre" beh, il particolare per cui era nota e ammirata dal pubblico di grandi e piccini lo potete immaginare da soli.

Ma torniamo al Parco Pineta che dopo anni di incuria e mancata gestione sta cercando di ritrovare faticosamente una propria dimensione con nuove attività portate avanti dal WWF.

Attività ambientali come "la Fatttoria didattica" che porterà al parco già da questa primavera 50 scolaresche da molte provincie emiliane.

Poi i sentieri rimessi a nuovo e le escursioni domenicali. E ancora la questione del punto ristoro (ovvero il bar) che la Provincia dovrebbe affidare attraverso un bando pubblico.

Le difficoltà ovviamente non mancano. Le strutture hanno bisogno di una seria manutenzione, i recinti sono vecchi e rovinati, le tubature da rifare.

La Provincia pare non avere molto a cuore il Parco Pineta, visto più come un problema che una risorsa. Eppure quest'area è il primo impatto "ambientale" sulla strada del Parco del Gigante per tutti quelli che vengono dalla direzione di Reggio.

E pur non facendo parte del Parco del Gigante è indubbio che una valorizzazione dell'area sarebbe a tutto vantaggio del turismo provinciale.

E' anche ovvio che questo interesse alla valorizzazione del Parco Pineta deve venire in prima battuta dal Comune di Vezzano e anche dai suoi cittadini e dalle sue associazioni. Potrebbe col tempo diventare un'ottima vetrina per tutte le attività ambientali, turistiche e ricreative del nostro territorio.

Certamente la strada da fare è molta, le risorse da impiegare scarse, le energie sparpagliate.

Ma se non volete farlo per voi, fatelo almeno per l'orso e per la scimmia.