Autore : redazione - gio 16 novembre 2006 - Argomento : Politica
La politica e le zucchine in offerta
C'era un esperimento. Beh, in verità, c'è un esperimento. Sì, perchè in effetti il tutto è da considerarsi 'no limits', un po' come se le zucchine stessero in offerta alla Coop ad libitum.

In cosa consisteva l'esperimento è presto riassunto : dare la possibilità a sindaco, assessori, consiglieri (di maggioranza ed opposizione) di scrivere liberamente su queste pagine, di parlare direttamente a dei vezzanesi, di spiegare, di domandare, di coinvolgere, forse anche di capire e farsi capire.

Oggi, a quasi due mesi dal via, i risultati sono quelli che sono : nulli o quasi. Solo il consigliere Paolo Francia ha sfruttato l'occasione e peraltro già scriveva, da tempo, qua sopra.

Per il resto, calma piatta.

La verità in effetti è che queste pagine micca sono il New York Times o il Corriere della Sera e quindi legittimamente uno se ne può fregare di mettersi lì a scrivere. Poi c'è il discorso che, insomma, in una giornata ci sono 24 ore e togliendo lavoro, famiglia, pranzo-cena-colazione, alcune funzioni fisiologiche ed eventualmente qualche passatempo decisamente più stimolante, di tempo ne può rimanere pochino.

Però.

Però in sincerità, qualcosina in più ci si aspettava.

Anche perchè non si capisce come la comunicazione politica debba esaurirsi alla campagna elettorale, dove a volte si sprecano quintali di carta per giornalini, volantini, brochure che hanno la vita media di 2 settimane.

Poi praticamente nulla. O quasi. (continua sotto)


Nel quasi ci si mette un paio di volantini quando proprio non se ne può fare a meno, ci si mette, una volta l?anno, un giornalino molto istituzionale (e l'aggettivo istituzionale serve ad evitare l'aggettivo paludato) ed un sito internet non proprio vivo.

Cortesemente si eviti l'argomento che è meglio il contatto diretto con il cittadino perchè, come tutti sappiamo, la media dei presenti ai consigli comunali si aggira tra il numero 0 e il numero 1.

Sembra quasi che alla politica interessi comunicare quando c'è la festa. Passata quella, gabbato lo santo. Il santo, per chi non avesse afferrato la metafora, è il cittadino.

E il discorso vale per maggioranza e opposizione.

In effetti, la sorpresa maggiore forse viene dall'opposizione che dovrebbe prendere al balzo l'opportunità di farsi sentire. Invece. Invece forse si preferiscono altri strumenti meno impegnativi : il gruppetto, il comunicato stampa, un volantino.

Per quanto riguarda invece la maggioranza, forse ce lo si poteva aspettare. Del resto la scusa buona uno la trova facilmente : prima fare, poi parlare. Ci si vede a fine legislatura.

Ed anche qui la preferenza a strumenti unidirezionali. Quelli che si chiamano (passate il termine tecnico) strumenti di comunicazione broadcast : da uno a molti e in una sola direzione.

La comunicazione in Rete, anche quella politica, è in effetti leggermente diversa. Prevede due direzioni, in sostanza prevede il confronto, prevede di mettersi in gioco.

E' comunicazione bidirezionale, che tolta la parolona, significa beccarsi anche qualche pernacchia, ma anche qualche buon consiglio.

Sarebbe davvero un salto nell'iperspazio vedere un sindaco che, chessò, tiene un blog (un diario online) sulla sua attività istituzionale, di quello che deve affrontare ogni giorno, un sindaco che si confronta con i suoi cittadini, un sindaco che chiede direttamente consigli o suggerimenti ai suoi elettori ?

Forse sì, è un po' roba da Star Trek.

Però la speranza è l'ultima a morire.

E allora il giorno che vedrete le zucchine in offerta perpetua alla Coop, fate un salto su queste pagine, magari il miracolo è avvenuto pure qui.