Riceviamo e pubblichiamo da Luca Giaroli. Vorrei indire un referendum popolar-vezzanese sul tema : si può vivere bene anche senza il rintocco delle campane nelle notti d'estate? Chi mi conosce sa che sono nato e cresciuto in Via Monte Gesso (prima 7 ora 11, ma non ho cambiato io...) con le campane a 100 metri in linea d'aria e quindi per me non rappresentano un problema, o meglio non lo rappresentavano prima dell'arrivo di Sara, mia figlia, che il prossimo 15 agosto compirà 22 mesi. In estate, a Vezzano, si dorme con le finestre aperte (lo sanno tutti, anche i ladri) e vi posso garantire che nel silenzio della notte nella mia camera arrivano ogni mezz'ora delle botte da oltre 110dB (chi mi conosce sa che di decibel me ne intendo...) che fanno regolarmente sobbalzare mi figlia che a sua volta fa sobbalzare sua madre che, essendo anche mia moglie, inevitabilmente e involontariamente (??) sveglia anche me. Capisco che il mio problema è inversamente proporzionale alla distanza dal campanile (o direttamente alla vicinanza, come volete) e che pertanto gli abitanti del Fornacione o di Sant'antonio "non ci perdono il sonno", ma mi chiedo e soprattutto vi chiedo: si può vivere bene lo stesso se dalla mezzanotte alle 7 del mattino, solo nel periodo estivo, facciamo dormire un po' anche le campane di S.Martino? Se proprio nel 2010 non avete altro mezzo per sapere che ore sono, vi lascio il mio numero di cellulare, mi telefonate e ve lo dico io (posso anche mettere la suoneria delle campane), ci rimetterei solo se ogni 30 minuti un vezzanese insonne si chiedesse che ore sono e non avesse a portata di mano un orologio, una sveglia, una TV con televideo, un forno a microonde (il mio ha l'orologio...), un iPad. Penserete: si è dimenticato il telefonino e il telefono... Non li ho dimenticati, è che se non ha nemmeno quelli voglio vedere coma fa a chiamarmi! A parte le battute, prima di insistere con Don Gianni, gradirei sapere come la pensate. Buona notte a tutti! |