Autore : redazione - lun 05 novembre 2012 - Argomento : Cronaca
La terra dei cachi
pianta di caco
La pista ciclo-pedonale lungo il Crostolo pare riscuotere un notevole successo. Questo "successo" non manca di creare qualche problema di convivenza e di utilizzo.

Durante l'inaugurazione ufficiale all'inizio di ottobre l'intervento più applaudito è stato quello del consigliere regionale Marco Barbieri nel passaggio sul dovere civico di raccogliere le deiezioni dei cani. Quando si dice: le politiche dal basso.

In queste settimane sono arrivate in redazione (quelli bravi dicono così) alcune segnalazioni su un "traffico" eccessivo di mezzi motorizzati come auto e trattori sulla ciclopedonale, traffico che crea qualche problema di convivenza con chi procede a piedi o in bicicletta.

Ultima in ordine di tempo una segnalazione di una lettrice che ha a che fare con un frutto di stagione:

"..Confino con la ciclabile lungo il Crostolo , tanti anni fà mio padre ha piantato un caco sul muro del demanio e facendo i confini è rimasto fuori 20 cm dalla proprietà. Fin qui niente di strano se non che ieri con una scala e una cassetta, quindi ben attrezzati e partiti pronti da casa, hanno raccolto quasi tutti i frutti sulla pianta. Mi importa fino a mezzogiorno per i cachi, anche se credo sia sempre mancanza di educazione e rispetto, ma quello che più mi ha fatto incavolare è che questa mattina alle 8,30 altre persone stavano raccogliendo quelli rimasti, addirittura forniti di un camioncino da muratore che usavano come appoggio. A stò punto mi chiedo, com?è possibile che ci sia chi gira sulla ciclo/pedonabile con furgoni,macchine,jeep ed un trattore indisturbati ?

In effetti sulla pista ciclo-pedonale il traffico di mezzi è vietato, "eccetto autorizzati", come indicato dai cartelli.

In teoria gli autorizzati dovrebbero essere tutti coloro che possiedono un fondo, di qua e di là dal Crostolo, altrimenti non accessibile.

Un fondo, con o senza cachi.