In questi giorni a Montalto sono in corso i lavori di ristrutturazione degli alloggi di "edilizia residenziale pubblica", quelli che un tempo si era soliti chiamare "case popolari". Il Comune di Vezzano li ristruttura con fondi regionali attraverso Acer, che non è la multinazionale taiwanese dell'elettronica, ma l'Azienda Casa Reggio Emilia. Acer è in sostanza un ente pubblico economico posseduto all'80% dai Comuni e al 20% dalla Provincia che si occupa della gestione degli alloggi pubblici: incassa gli affitti, gestisce la manutenzione ordinaria/straordinaria e la programmazione dell'edilizia pubblica. In provincia Acer ha in gestione quasi 5.000 alloggi, di cui 3.800 in affitto (il 15% di tutti gli affitti reggiani) e 9.500 persone che abitano gli appartamenti, con un canone mensile medio (poi differenziato a seconda del reddito) di 120 euro. Ha un bilancio annuo di circa 10 milioni di euro (7 milioni dagli affitti) e spende normalmente 1,3 milioni per manutenzioni ordinarie e straordinarie (2,7 vanno invece nelle spese di personale). Con i diversi Comuni stipula delle convenzioni che "liberano" gli enti locali da alcuni problemi di ordine pratico (a volte anche rischiosi) come la riscossione degli affitti (c'è un 16% di insolvenza), la gestione ordinaria degli immobili, le pratiche di sfratto (500 in atto in provincia). Gli interventi a Montalto riguarderanno il rifacimento del tetto, dell'impianto idraulico,di quello elettrico e del riscaldamento e saranno fatti, come detto, con 40.000 euro che provengono dalla Regione. Questi fondi hanno una storia un po' lunga e forse esemplare dei procedimenti amministrativi italiani e di come passi un discreto lasso di tempo tra una decisione e l'effettiva attuazione. Facendola il più breve possibile: nel 2007 il governo Prodi (si c'era ancora Prodi) stanzia circa 550 milioni di euro per l'edilizia residenziale pubblica da dividere tra le regioni. All'Emilia spetterebbero 32 milioni che devono andare a finanziare il piano "Nessun alloggio pubblico sfitto". Poi cade il governo e i fondi vengono redistribuiti in altri capitoli (simili ma diversi). Dopo un paio di anni (fine 2009) e dopo un ricorso alla Corte Costituzionale all'Emilia spettano 18 milioni di euro. La Regione decide di integrarli con propri fondi e nel febbraio del 2010 (3 anni fa) li assegna ufficialmente. Oggi a Montalto si ristruttura. A conti fatti sulla tratta Roma-Bologna-Montalto i soldi a trasformarsi in opera pubblica c'hanno messo più di 5 anni. Non proprio un'alta velocità. |