Autore : redazione - ven 21 giugno 2013 - Argomento : Cronaca
Il futuro della scuola materna
scuola materna vezzano la provvidenza 1940
Riceviamo e pubblichiamo dalla scuola materna "La Provvidenza" di Vezzano.

Da settimane ormai la comunità di Vezzano guarda con preoccupazione alle sorti della scuola materna parrocchiale (dal 2001 paritaria ed equiparata per progetti, obblighi e funzioni, alle scuole statali). Da sempre punto di riferimento per il paese questa scuola non è solo un prezioso e  indispensabile aiuto per le famiglie vezzanesi, ma uno dei cardini della vita sociale del paese.

Ha alle spalle una storia lunga, iniziata nel primo dopoguerra, e che ora rischia di essere cancellata anche per negligenze amministrative e politiche ideologiche che nulla hanno a che vedere con il ruolo stesso e la funzione sociale di questa scuola per l'infanzia.

Sino  alla fine degli anni '90 la struttura è stata gestita dalle suore orsoline di Verona.

Le difficolta in termini di risorse umane hanno portato il loro abbandono della struttura.

Così la scuola é stata a quel punto presa in carico dalla Parrocchia convinta - ieri come oggi - che non si potesse privare Vezzano di un supporto indispensabile come quello di una scuola per l'infanzia.

La parrocchia ha organizzato il servizio, assumendo tutto il personale qualificato necessario, e garantendo, anche con l'aiuto di volontari, la perfetta gestione amministrativa.

Nonostante la scarsità di risorse, la scuola ha sempre avuto un bilancio in ordine ed equilibrato.

Una macchina perfetta che si è sempre sostenuta con le rette pagate dai genitori e con la quota di contributi pubblici garantiti per strutture come queste, che assicurano un servizio di piena e compiuta utilità sociale, a beneficio di tutti e per tutti, e senza distinzioni di razza o nazionalità.

Ma da qualche anno a questa parte la situazione rischia di farsi insostenibile a tal punto che già da questa stagione si è dovuto procedere, con una scelta dolorosa e dettata solo da criteri di anzianità e non per demerito o scarsa professionalità, ad un ridimensionamento dell'organico con il passaggio da 10 a 9 dipendenti.

Il tutto principalmente per due motivi:


- lo stato non versa puntualmente la propria quota ma, al contrario, ritarda di anni i pagamenti mettendo così a rischio un'attività come questa che, per la natura e la non finalità di lucro, si appoggia su bilanci speculari ai costi di gestione: tanto entra, tanto esce! Se prima i versamenti pubblici erano tutti effettuati entro la chiusura dell'anno scolastico, oggi questi vengono sempre di più dilatati nel tempo. Per il 2012/2013 a fronte di contributi complessivi pubblici per 130.000 euro solo 10.000 però sono arrivati sino ad oggi nelle casse della scuola. Facile intuire come per una struttura così piccola questo comporti difficoltà quasi insormontabili laddove, nel giro di poche settimane, si deve già ripartire con le nuove attività;

- il drastico e progressivo calo degli alunni che dagli oltre 125 del l’ anno scolastico 2009-2010 sono scesi ai 72 iscritti per il nuovo anno scolastico tra scuola dell'infanzia, nido-primavera e doposcuola.

La parrocchia si è impegnata a sopperire alle mancanze dello stato garantendo quanto necessario per far ripartire la scuola senza compromettere alcun servizio, ma la situazione così non può durare a lungo.

Se non ci sarà un'inversione di tendenza, la scuola non potrà più reggersi in piedi. E a quel punto la comunità di Vezzano si ritroverà priva di quello che è un presidio fondamentale per il paese.

Senza dimenticare che già nell'ordinario la parrocchia e fondamentale per la vita stessa della scuola, in quanto:

- la scuola non paga affitto alla Parrocchia;
- la scuola paga le spese di gestione ordinarie comprese le utenze e le piccole manutenzioni;
- in caso di manutenzioni straordinarie la parrocchia ha sempre contribuito sinora in misura mai inferiore al 50% delle spese totali.

E, come se non bastassero i problemi nei pagamenti, vi è anche da fronteggiare una sempre più frequente campagna politica che mette in discussione il ruolo delle scuole private attraverso il sistematico tentativo di politicizzare ciò che con la politica non ha nulla a che vedere.

Siamo convinti che la scuola materna La Provvidenza sia una risorsa da salvaguardare, per il paese e i suoi abitanti; e l'unico obiettivo che si propone è quello di aiutare le famiglie nella difficile gestione quotidiana della loro vita, assicurando una struttura sicura, professionalmente competente ed accessibile a tutti.

Essa non può e non deve diventare la vittima di una battaglia politica che nulla c'entra con i bisogni di un paese e della sua gente.

Quelle finora sentite sono parole professate da chi, per ambizione, cerca un posto al sole: quelli che davvero contano sono i problemi veri di chi deve far vivere dignitosamente la propria famiglia, garantendo un futuro ai propri figli.

Un ultima considerazione crediamo vada precisata in relazione ai vari attacchi che in questi giorni sembravano mirare a svalutare la professionalità delle insegnanti, che qui lavorano o hanno lavorato.

Riteniamo che le diverse maestre (o altre figure professionali) che si sono succedute negli anni, andate alle statali o per fine contratto, o rimaste per propria scelta, abbiano sempre dato il massimo in termini di professionalità e disponibilità sia oraria che umana.

Per questo riteniamo che sia necessario fare quadrato intorno alla scuola materna. Sostenerla con forza, chiedendo anche al Comune di farsi portavoce delle nostre preoccupazioni, evitando scelte o non scelte puramente ideologiche.

Il comune deve lavorare per la sua gente ed è per questo che deve farsi sentire in maniera netta ed inequivocabile. Se così non sarà, non solo la scuola sarà a rischio, ma sarà a rischio la sopravvivenza stessa di una comunità che, nel rispetto delle idee diverse, ha sempre messo in campo una piena e vera solidarietà quando c'erano da vincere le sfide più difficili.