Il codice di comportamento degli eletti del M5S sottoscritto da tutti i candidati del M5S vieta alleanze con altri partiti o coalizioni se non su singoli voti. Più volte Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, fondatori, garanti e proprietari del marchio del Movimento, hanno espresso totale contrarietà a qualsiasi alleanza, puntando da soli a raccogliere la maggioranza assoluta dei consensi (variabile tra il 51% e il 100% a seconda delle dichiarazioni). Tenendo conto che mai nella storia repubblicana un solo partito ha ottenuto il 51% dei voti validi, che solo nelle elezioni del 1948 la DC agguantò la maggioranza assoluta dei seggi ma formando poi governi di coalizione, che tornando a votare con l'attuale legge elettorale, che pur somministra un pesante premio di maggioranza, al Senato le possibilità di avere una maggioranza di un solo partito o movimento sono ridotte al lumicino, domando: secondo voi il Movimento 5 Stelle si candida a diventare una forza di opposizione permanente, rinunciando di fatto a governare ? ("c'è sempre una prima volta per tutto" non sarebbe una risposta esauriente). |