Fabio Filippi consigliere regionale dell'Emilia Romagna interviene oggi con una nota sul tema delle cave del gesso di Vezzano e prende posizione a favore dei "cavatori". Secondo Filippi l'amministrazione comunale di Vezzano avrebbe ostacolato l'attività delle cave del gesso costringendo un'azienda "a bloccare l’attività e a licenziare i propri dipendenti. Il contenzioso è in atto da oltre quindici anni, le amministrazioni che si sono susseguite hanno deciso di allontanare da Vezzano questa fonte di profitti, contribuendo, peraltro, alla perdita di numerosi posti di lavoro" Filippi ritiene che "il Comune di Vezzano a guida PD si è sottomesso supinamente alle pressioni provenienti da un certo mondo ambientalista". Sotto accusa del consigliere regionale finisce il mantenimento di una fideiussione di 500.000 euro imposta dal Comune di Vezzano per il ripristino dell'area e un mancato accordo sulla messa in sicurezza: "Dopo un lungo contenzioso la magistratura ha dato ragione all’imprenditore evitando così una chiusura tout court e consentendo all’azienda stessa di mettere in sicurezza la cava. A quel punto però il Comune, pur recependo la sentenza del giudice, ha imposto al titolare dell’azienda il mantenimento di una fideiussione, di circa 500 mila euro, non permettendo lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza. Lavori che garantirebbero all’Azienda una certa disponibilità di materiale, e il riavvio dell’attività produttiva: consentendole di uscire dalle difficoltà economiche in cui attualmente versa. Numerosi sono stati i tentativi di cercare un accordo con l’amministrazione, la risposta è stata di chiusura totale". Come sanno i lettori più affezionati, in diverse occasioni ci siamo occupati del tema delle cave: un riassunto non completo, ma significativo, lo trovate nel nostro motore di ricerca alla parola cave. |