Autore : redazione - mer 30 luglio 2014 - Argomento : Ambiente
Vezzano e l'Unesco
MaB unesco vezzano parco appennino tosco emiliano
Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato a larga maggioranza (con la sola astensione dei due consiglieri del gruppo "Insieme per Cambiare") la proposta di adesione al progetto MaB dell'appenino tosco-emiliano.

MaB è l'acronimo di "Man and the Biosphere" (l'uomo e la biosfera), un programma dell'Unesco creato nel 1971 per valorizzare aeree di tutto il mondo come luoghi di convivenza armoniosa tra uomo e natura attraverso uno sviluppo sostenibile.

Nel mondo esistono attualmente 631 aree in 119 nazioni riconosciute dall'Unesco come MaB. In Italia sono dieci: dal più famoso arcipelago toscano al meno conosciuto "Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise". Le aree MaB non sono da confondere con il più noto programma dell'Unesco: i siti Patrimonio dell'Umanità.

La candidatura ad area Mab è stata promossa come capofila dal "Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano" che ha cercato di allargare la proposta a realtà vicine al perimetro attuale del parco.

A presentare il progetto è arrivato in consiglio comunale il presidente del parco Fausto Giovanneli di ritorno dall'enclave di Sillano (comune di 700 abitanti che non fa parte del parco ed è diffidente anche rispetto all'area MaB).

Giovannelli ha spiegato in particolare le opportunità di prestigio, internazionalizzazione e promozione date dalla rete MaB ("ci sono anche le Aueeeii") e ha rassicurato sull'assenza di ulteriori vincoli giuridici e normativi che l'adesione comporterebbe.

In sostanza la rete MaB è una specie di "marchio di qualità" potenzialmente utile alla promozione dei diversi territori, anche se il Collemuccio-Montedimezzo (che ha aderito nel 1977) non pare averla sfruttata fino in fondo.