La pelliccia di castorino andava forte nel novecento. Ora sarebbe più nota come pelliccia di nutria, non proprio un granché come "brand". Oggi ancor meno visto che il Myocastor coypus , dopo i fasti della prima metà del secolo scorso, gode di cattivissima stampa e a giugno è stata degradata per decreto: dall'elenco di specie tutelate insieme alla foca monaca, a quello meno nobile delle specie liberamente eliminabili come i ratti. La nutria è presente nel territorio vezzanese in particolare, amando parecchio l'acqua e gli ambienti umidi, nei pressi del Crostolo e del torrente Campola. Oltre alla possibilità di eliminarle da parte dei singoli cittadini ad inizio ottobre la Regione, recependo la normativa nazionale, ha elaborato uno schema di ordinanza tipo a disposizione di quei Comuni che vogliono mettere in campo "un'azione di contenimento" della nutria: insomma caccia grossa alla nutria. l'immagine sopra (cliccare per ingrandire) riguarda un articolo del 1940, dove in effetti la nutria godeva di miglior stampa |