Autore : redazione - lun 24 novembre 2014 - Argomento : Politica
La grande distanza
elezioni regionali emilia 2014
Come scrivevamo un mese fa, il dato da tenere d'occhio in questa tornata elettorale regionale "anomala" era l'affluenza.

Le elezioni regionali 2014 trovano posto nella storia elettorale di Vezzano e dell'Emilia Romagna come quelle finite per la prima volta sotto il 50% dei partecipanti (esclusi alcuni referendum dove l'astensione è una scelta anche attiva).

Abbondantemente sotto il 50%. A Vezzano la lancetta dell'affluenza si è fermata a quota 39,7%, il sesto dato migliore in provincia di Reggio, mentre in Emilia Romagna è andato a votare il 37,7 degli aventi diritto. Si è votato di più nelle elezioni regionali in Calabria: anche questo un dato storico per la democrazia regionale ed italiana.

A pesare sulla "diserzione in massa" degli emiliano-romagnoli dalle urne molte cause concorrenti: un turno elettorale solitario e fuori dal calendario nazionale, una istituzione "la Regione" percepita come distante, ancor di più dopo gli scandali dei rimborsi "alla mortadella" che hanno mortificato una classe politica che utilizza le risorse pubbliche per alimentare la propria carriera politica o i piaceri personali più o meno carnali, il disagio dell'elettorato di sinistra meno affezionato, diciamo così, alle politiche nazionali del governo Renzi.


I voti ai partiti

Tra quelli che sono andati a votare il Partito Democratico si conferma ancora la forza di riferimento della Regione: Stefano Bonaccini ottiene il seggio di Presidente di Regione con il 49% dei voti. Nel 2010 Vasco Errani era stato rieletto con il 52%.

Il Partito Democratico, a livello regionale, come percentuali di lista addirittura cresce dal 40 al 44%. Solo in termini percentuali però, perchè in termini di voti assoluti l'emorragia è evidente: nel 2010 scelsero il PD 857.000 elettori mentre oggi sono 535.000.

A Vezzano il calo in termini assoluti è ancor più netto: nel 2010 votarono PD 1.225 vezzanesi, oggi solo 614. In termini percentuali il dato del 48,3% di oggi è più alto delle politiche 2013 (42,7%) ma più basso del del 52,1 delle regionali 2010.

Molto staccate le altre forze politiche con il previsto exploit della Lega Nord di Salvini che ottiene il miglior risultato di sempre in Emilia con il 19,4%, lasciandosi alle spalle i colleghi di coalizione di Forza Italia fermi all'8,3%. I rapporti di forza nel centro-destra trovano conferma anche a Vezzano, con la Lega che sale al 12,5% e Forza Italia che scende al 5,2%.

Infine, tra le liste, il Movimento 5 Stelle scivola al terzo posto con il 13,2% dopo che nelle Politiche 2013 in Emilia aveva ottenuto un sonoro 24,6%. Anche a Vezzano l'M5S arretra rispetto al 2013: dal 27% al 17%. Piccola consolazione: il confronto con le precedenti regionali del 2010, dopo il movimento fondato da Beppe Grillo era all'esordio, è positivo visto che si partiva dal 7% e i consiglieri eletti passano da 2 a 5.

Le preferenze

Sul fronte delle preferenze a Vezzano vince Ottavia Soncini con 103 voti, di stretta misura sul compagno di partito Malavasi (91). Terza assoluta Mariasanta Giaroli (che giocava in casa) con 71 preferenze. Il suo risultato ha trascinato anche quello del NCD-PPE-UDC che a Vezzano raccoglie il 6,3% rispetto al dato regionale del 2,6%. Niente seggio però perchè NCD non ne ottiene neanche uno nella ripartizione regionale.

Sono sette i reggiani che approdano a Bologna: Andrea Rossi, Ottavia Soncini, Roberta Mori, Silvia Prodi (tutti del PD) Yuri Torri (Sel), Gabriele Delmonte (Lega) e Gianluca Sassi (M5S).