Sono stati colpiti dai vandali gli speed check di Sedrio. E' successo venerdì notte e l'autore o gli autori dei danneggiamenti sono al momento ignoti. Il sindaco Bigi, oltre a stigmatizzare l'episodio, ha lanciato un appello ad eventuali testimoni a collaborare con le forze dell'ordine all'individuazione dei responsabili del gesto. Gli speed check sono stati installati a Sedrio e Montalto ad inizio maggio. Sono delle colonnette dal colore sgargiante a bordo strada che possono ospitare, all'occorrenza, un autovelox. Vengono definiti dei dissuasori di velocità e il loro potere deterrente risiede nel dubbio che sollecitano all'automobilista indisciplinato: sarà vuoto o ci sarà dentro l'autovelox ? Il progetto originale prevedeva altri due dispositivi sulla Statale 63 a Vezzano e La Vecchia, ma sono stati bocciati da Anas. Gli apparati sono stati finanziati con parte dell'avanzo di bilancio del 2015 dell'Unione delle Colline Matildiche (Albinea, Quattro Castella, Vezzano). I danneggiamenti agli speed check sono piuttosto frequenti, come riportano le cronache locali di tutta Italia. Spesso vengono imbrattati di vernice (come nel caso vezzanese) altre volte divelti, alcune volte addirittura incendiati (è successo a Macerata) o fatti esplodere. A volte durano lo spazio di una notte: in provincia di Ferrara uno è stato distrutto il giorno dopo l'installazione, mentre a Reggiolo sono bastate 12 ore per i danneggiamenti. A Desenzano, lo scorso anno, i vandali sono anche stati piuttosto sfrontati e dopo aver divelto uno speed check l'hanno piazzato sulla testa di una statua dedicata all'Arma dei Carabinieri. Nella quasi totalità dei casi i responsabili non vengono individuati. |