Dati i nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche mi sono soffermato a riflettere sulla candidatura del bolognese Pierferdinando Casini, presentato nel collegio elettorale di Bologna (appunto). Mi è sovvenuto un ricordo del prof. Antonio Bergianti. Se ricordo bene era la legislatura comunale 1985-1990, egli era capo-gruppo dei consiglieri della Democrazia Cristiana, ed anche il sottoscritto sedeva sui banchi del Consiglio Comunale da indipendente nella lista del Partito Comunista vezzanese. Prima dello svolgimento del Consiglio, in attesa della composizione del numero legale, il prof. Bergianti raccontò che la sera precedente era andato ad ascoltare nel cinema-teatro parrocchiale di Rivalta, un giovane e promettente esponente della D.C. tale Pierferdinando Casini. Ricordo bene le sue parole:"E' riuscito a parlare per due ore senza dire nulla di significativo. Farà carriera!" Parole profetiche, il giovane (ex oramai) politico degli anni ottanta è arrivato alla presidenza del Senato con una alleanza composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord ed U.D.C. Fosse ancora in vita Giorgio Gaber direbbe che questi politici "slitén" (dal dialetto milanese che si traduce in slittano, scivolano con grazia da un partito all'altro!). Immagino la leggerezza con la quale gli elettori bolognesi del P.D. apporrano la loro croce sul simbolo elettorale ove compare il nome di Pierferdinado Casini. "Mala tempora currant" direbbe ora il compianto prof. Bergianti. |