Autore : redazione - ven 15 novembre 2019 - Argomento : Sociale
Arrivederci a Vezzano e ai vezzanesi
m rossi
Mattia Rossi ha lavorato nel settore sociale, prima con il Comune di Vezzano e poi nell'Unione.

Dopo dieci anni, a dicembre, lascia il suo incarico per intraprendere altre esperienze, ma la strada percorsa insieme è rimasta ed è per questo che nella lettera di arrivederci Mattia parla di sé, ma soprattutto di noi.


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“Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro?” (J. R. R. Tolkien)

La citazione iniziale è per fare il “figo”, ma sono convintissimo che qualche signore di Montalto o Pecorile con più primavere sulle spalle del sottoscritto mi apostroferebbe con un sonoro “Ve Nanoun…” e censuriamo il resto che è meglio !

Dieci anni non sono una vita intera, ma sono senz’altro una significativa esperienza umana e professionale che ho avuto il piacere e l’onore di condividere con le persone di Vezzano, e che si concluderà a fine dicembre.

“Quelli bravi” obietterebbero che gli ultimi anni ero dipendente dell’Unione.

Non me ne vogliano i castellesi o gli albinetani ma devo sinceramente ammettere che Vezzano ha sempre avuto un posto “speciale” nel mio cuore. Mi hanno anche intitolato una frana (questa è una citazione per i colleghi del Comune).


Sarà per le mie origini montanare, sarà per la schiettezza con cui vi approcciate agli altri, sarà perché professionalmente lavoro con “gli ultimi” e che (a torto) Vezzano è considerato il “cugino povero” del territorio, posso solo ringraziare per tutto quello che mi avete lasciato e che custodirò preziosamente.

La mia professione è qualcosa di unico e che non cambierei mai per mestieri più remunerati e per tanti più appetibili. Sicuramente è delicata, complessa, in continua evoluzione ma anche (ma qui poi mi veltronizzo …) non esente da sbagli ed errori per i quali, citando qualcuno di più capace del sottoscritto, “Se l’ombre nostre offeso v’hanno, non ci rimproverate, rimedieremo, se ci perdonate”.

Un sincero abbraccio a chiunque abbia condiviso anche solo un pezzetto di questa strada, augurandovi di cuore il meglio per il futuro, e soprattutto di non perdere questo spirito che vi contraddistingue e che vi fa affrontare la vita puntando dritto all'essenziale, a quello che conta davvero, a preservare una piccola comunità ai margini “della città di luci accecanti”.

Buen Camino
Mattia