Autore : redazione - sab 06 novembre 2021 - Argomento : Cultura
E il Mulino Boni ?
mulino boni
Amministratori, tecnici e associazioni si sono ritrovati questo pomeriggio alla sala Puccini di Vezzano per discutere del completamento di un'opera pubblica che veleggia ormai verso il trentennale dalla sua ideazione: il recupero completo dell'area dell'ex Mulino Boni.

L'incontro è stato promosso dall'amministrazione comunale per creare un percorso condiviso con il territorio in vista della partecipazione ad un bando regionale per raccogliere finanziamenti e portare a termine quello che dovrebbe diventare il centro socio-culturale di Vezzano, con spazi polivalenti interni ed esterni, una cucina, aree verdi attrezzate.

Nel mulino vero e proprio, ovvero la parte più antica, si collocherà lo spazio più ampio e polivalente: una sala con soppalco a disposizione per diverse attività istituzionali o sociali.

La vecchia casa del mugnaio, l'edificio stretto e alto tre piani, sarà diviso in 6 locali (due per piani, divisi dalla scala). Al piano terra una cucina e una saletta. Ai piani superiori troverà spazio la scuola comunale di musica, mentre le altre stanze potranno restare a disposizione delle diverse associazioni per attività di aggregazione anche giovanile.

Una storia lunga e a tratti travagliata quella dell'are dell'ex Mulino Boni.

A metà degli anni novanta, quando parte dell'edificio venne acquistato (con circa 230.000 euro) dalla giunta del sindaco Zannoni, intenzionato a farne un polo culturale e ricreativo. Con il ribaltone nelle urne del 1999 e l'approdo in Comune dell'amministrazione Pagnozzi il progetto del Molino Boni finì in "stand by" per diversi anni perchè giudicato troppo oneroso e non prioritario.

La svolta arrivò poi con il secondo mandato di Paolo Pagnozzi e con la costruzione della biblioteca comunale dove una volta si trovava "il serraglio" della proprietà (non il molino vero e proprio). Era il 2009.

Con l'elezione del sindaco Mauro Bigi venne accantonato invece il secondo stralcio della biblioteca comunale che prevedeva tutto intorno all'attuale edificio (dove ora ci sono prato e panchine) ampie vetrate.

Nel 2014 c'è stato un primo intervento di consolidamento e ristrutturazione esterna per 110.000 euro e successivamente lo stanziamento di 200.000 euro per terminare l'opera.

Con l'insediamento della giunta Vescovi nel 2019 il progetto è stato rivisto ed ora arriverà la partecipazione ad un bando regionale.