Autore : redazione - gio 27 giugno 2024 - Argomento : Cronaca
E la ciclopedonale lungo il Crostolo ?
Sia il Comune di Vezzano che quello di Quattro Castella in conseguenza degli eventi atmosferici hanno emesso nei giorni scorsi delle ordinanze urgenti per vietare il transito sulla ciclopedonale lungo il Crostolo, tracciato che fa parte della più lunga Via Matildica del Volto Santo che unisce Mantova e Lucca.

Le ordinanze sono ancora in vigore, ma com'è la situazione della cicolopedonale tra Puianello e Vezzano ?

L'aggettivo forse più pertinente è: complessa.


Nei pressi del ponte di Puianello il Crostolo è uscito dal normale alveo e ha invaso a tratti e parzialmente il tracciato senza però seri danni. Nella giornata di oggi alcuni mezzi hanno spianato e liberato alcuni accumuli di ghiaia e rimosso vegetazione che rischiava di intralciare il passaggio.

Salendo verso Vezzano il Crostolo è rimasto nel proprio letto perché in questo punto il torrente si è negli anni molto "infossato" e la ciclopedonale è intatta.

Il primo grande problema si incontra proprio sul confine tra i comuni di Quattro Castella e Vezzano (ma ancora in territorio comunale di Quattro Castella per pochi passi) in corrispondenza di un bacino di raccolta acqua. Qui la ciclopedonale è stata quasi del tutto mangiata dalla corrente.

Un ripristino di questo tratto comporterà di certo tempo medio lunghi. Una soluzione per riaprire il transito almeno temporaneamente comporta di aggirare il bacino di raccolta a monte. Una deviazione di pochi decine di metri ma su terreno agricolo.

Da questo punto in poi e fino al passaggio sotto il ponte sul torrente Campola la ciclopedonale si è trasformata in gran parte nel letto di un torrente ora in secca.

Ammassi di ghiaia, terreno in gran parte sconnesso e avvallamenti di ogni dimensione, compresa una grande e profonda buca.

Siamo alla confluenza tra Campola e Crostolo e qui la corrente ha sfogato tutta la sua potenza.

Un intervento in questo punto (dove peraltro è in corso il progetto di realizzazione di un ponte per il prolungamento del tracciato fino a ricongiungersi con il tratto che parte dal campo sportivo comunale) dovrebbe richiedere tempi medio lunghi.

Nel tratto "urbano" della ciclopedonale matildica il Crostolo è rimasto in gran parte negli argini e dove è tracimato non ha causato danni evidenti.

Diverso il discorso all'altezza dell'ex azienda Bigi, qui il Crostolo ha mangiato un pezzo di ciclopedonale e trascinato verso il greto la palizzata di protezione. E' un punto esposto dove la ciclopedonale si restringe sostanzialmente a sentiero.

Infine il tratto tra il nuovo grande ponte pedonale che ha fatto il proprio dovere e il piccolo ponte di via Lupo, storicamente punto sensibile alle alluvioni del Crostolo che è stato reso inagibile e non attraversabile né in auto né a piedi.

Per farsi un'idea, un po' di foto.