COMPAGNI E COMPAGNOZZI
Molti si chiedono, in questi giorni, come si sia potuto arrivare alla ricandidatura Pagnozzi, sostenuta dai popolari e accettata da DS e SDI. La strada percorsa in questi ultimi mesi da questi due partiti di sinistra, dapprima con Rifondazione e poi da soli, è stata tortuosa e ve la voglio raccontare poiché a qualche riunione sono pure stato invitato. E? necessario tuttavia fare un breve flash back negli anni passati. Dello SDI dobbiamo dire che, per voce dei loro stessi rappresentanti in Consiglio Comunale, non si sono mai fatti sentire nemmeno una volta in 5 anni; poi improvvisamente, come zombi, si sono risvegliati in prossimità delle elezioni ma non per chiedere notizie bensì per partecipare alla nuova spartizione. La posizione dei DS è un poco più variegata ma non meno deludente. Anche in questo caso i rappresentanti in Consiglio Comunale iscritti al partito hanno continuamente lamentato l?assenza del Partito. L?apatia con la quale è stata condotta l?attività politica dal più grande partito di sinistra di Vezzano negli ultimi 10 anni è sotto gli occhi di tutti. Per renderla più evidente basta ricordare che le attività fondamentali di partito sono 2: la festa dell?Unità e il tesseramento. Sono chiaramente degli strumenti per finanziare tutte le molteplici attività politiche del Partito: la Festa dell?Unità e il tesseramento. E? finito il tempo dei Compagni, dell?attività di sezione, dell?impegno ideale. Con grande fatica sono riusciti a dare un senso alla loro esistenza pubblicando 2 numeri dell?Ape Operaia di cui sono stato coordinatore, dattilografo e redattore. Però si sono impegnati per la stampa e la distribuzione. I pochi volantini che avete visto in giro li ho scritti, stampati e fotocopiati io, alcuni già pronti sono stati bloccati perché troppo forti. A parte l?apatia, è evidente la scarsa attenzione verso la comunicazione ai cittadini, non solo attraverso il volantinaggio ma anche sulla stampa locale, sulla quale appaiono solo articoli di Bergianti e Amidati. Ho più volte proposto di organizzare incontri e assemblee su vari temi, a partire dalla sicurezza, ho cercato di sensibilizzare la segreteria verso un maggiore dialogo con le Associazioni, con la società civile: silenzio assoluto! Il risultato di tutto questo è che si arriva alle elezioni e la gente sa poco o niente. Torniamo a questi ultimi mesi. Io ho dato da subito la disponibilità a contribuire alla nascita di una Lista dell?Ulivo, anche portando il mio bagaglio di esperienza, a una condizione: fuori Pagnozzi. Le motivazioni sono lunghe tre pagine che ho letto ai rappresentanti dei partiti della sinistra in una riunione. Un poco alla volta, in modo più analitico, le proporrò in questo sito. La posizione politica condivisa da questi era che si dovesse fare l?Ulivo ma senza Pagnozzi che rappresentava il passato e aveva governato da, con e per la destra: la mia opinione continua a essere più semplicemente che Pagnozzi è un incapace per tre pagine di buoni motivi. L?idea di questi partiti su Pagnozzi si può anche trovare sul volantino ? Sfratto alla Comunità di Montalto, giuste lamentele dei cittadini, gravi responsabilità della Giunta Comunale? che abbiamo scritto tutti assieme una sera in sezione. In realtà il problema è superabile, basta trovare un altro personaggio che rompa con il passato. Il fatto è che di altri personaggi i popolari non ne hanno più perché è iniziata la diaspora a destra che porterà probabilmente alla formazione di una nuova lista. Di fronte alla evidente necessità di Saccardi di fare l?Ulivo a Vezzano se vuole la vice presidenza della Provincia, io sostenni, in quella occasione, che era il momento di proporre un Sindaco DS. Bocciato; secondo Foroni questa era una posizione troppo rigida che metteva in crisi l?alleanza. Ma Foroni deve farla per forza questa alleanza? Che vantaggi ne avrà? Io credo che Foroni non possa permettersi di perdere queste elezioni per il fatto che è diventato Segretario dei DS di Vezzano dopo la sua aspra critica alla precedente dirigenza che non ha fatto l?accordo e ha perso le elezioni. Non può permettersi di fare la stessa fine. Allora hanno un rapido sondaggio con gli iscritti che hanno sentenziato? Pagnozzi? l?è un brev ragas, l?a fat la piasa!?. Vox populi . . . . Ecco perchè si diventa Compagnozzi! Per ignavia, per paura di perdere. E allora, un percorso che, per riprendere le parole di Violi, era iniziato ?parlando di programmi, delle cose da fare, delle scelte politiche, oserei dire anche etiche ed ideali?, è diventato un gioco funzionale alla presa del potere. L?etica ma anche la dignità passano in secondo ordine: un uomo che rappresenta il vecchio, ha governato da destra, è un incapace, ha fatto una lista infinita di maronate, diventa, parafrasando Violi, ?sinergico al progetto politico dell?Ulivo, un elemento di raccordo tra le sua componenti. . . . . il nuovo che avanza?. Sich! Rifondazione, giustamente, almeno per dignità, si è dissociata e farà una lista per conto proprio. Mi pare che questa brutta faccenda sia emblematica di un modo di fare politica vecchio, che guarda più alle direttive dall?alto che ai reali problemi della gente. Io credo che la politica dovrebbe partire da progetti di sviluppo locali, a livello comunale, a cui dovrebbero attingere le Amministrazioni Provinciali, Regionali, e infine Nazionali. Pagnozzi ha governato 5 anni; è giunto il momento di tirare le somme, di giudicare se ha fatto bene o male. Poi discuteremo se è in grado di gestire una nuova coalizione. Se una società va avanti selezionando i peggiori è destinata a sparire. Non votare questa lista, a mio parere, significa soprattutto opporsi a una logica di opportunismo politico, significa mandare un segnale affinché qualcosa cambi anche nella sinistra a Vezzano. Per concludere io credo che questo pasticciaccio indurrà molti nel nostro Comune a non votare nemmeno la Lista Prodi. Io sarò tra quelli. Non esiste politica senza etica. |