![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Questo è un post di servizio che riguarda però anche un po' voi, fedeli lettori di queste pagine. E il titolo si può canticchiare. Nei prossimi giorni è possibile che vi ritroverete a leggere da qualche parte che "il blog di Beppe Grillo vende i dati degli utenti". Prima che finisca tutto "in cagnara" (come purtroppo accade spesso di questi tempi) è meglio cercare di fare un po' di chiarezza, perchè l'argomento è comunque di un certo interesse e riguarda anche i vezzanesi, sia come fruitori quotidiani di internet che come vezzanesi in sè. Nel farlo cerchiamo di metterla giù il più semplice possibile (che a volte vuol dire non andare tanto per il sottile). Ogni volta che utilizziamo internet (web, mail, telefonate, social network) condividiamo consapevolmente o inconsapevolmente dei dati. Questi dati vengono poi utilizzati per fornirci servizi migliori e più precisi, ma al tempo stesso per venderci prodotti e pubblicità più vicini ai nostri interessi. Su questo concetto Google, Facebook e moltissimi servizi che utilizziamo ogni giorno hanno costruito le proprie fortune miliardarie. "Se qualcosa è gratis, probabilmente il prodotto siete voi". Spesso è vero. Più spesso su internet. Il problema è che questi servizi sono diffusissimi e utilizzati nella quasi totalità dei siti, ma i dati poi si vanno a concentrare nelle mani di pochi. Se ad esempio utilizziamo Facebook e poi continuiamo la navigazione su altri siti, Facebook ci seguirà passo passo e così la prossima volta ci piazzerà una bella pubblicità vicina ai nostri gusti. Succede così anche per il blog di Beppe Grillo che non si può dire che "venda i dati dei propri utenti" ma li "passa" a parecchi soggetti, come succede a quasi tutti i siti, in cambio di un servizio o di introiti pubblicitari. Questo non succede con Vezzano.net che, almeno per il momento, vi evita questa scocciatura. E visto che un'immagine vale più di mille parole, sotto trovate le differenze tra la diffusione di alcuni dei vostri dati quando visitate beppegrillo.it e quelli che divulgate leggendo vezzano.net. Forse un po' vi consolerà. |
Quanti sono i cittadini stranieri residenti a Vezzano ? Le ultime cifre disponibili sono quelle del 2012 e dipingono una situazione di stabilità. In tutto i cittadini stranieri sotto il Monte del Gesso sono 269, un numero sostanzialmente costante negli ultimi 5 anni, ma superiore al 2005 (228). La crisi dal 2008 sembra aver cristallizzato la situazione. I cittadini comunitari ed extracomunitari che abitano nel Comune di Vezzano rappresentano lo 0,4% del totale della provincia, mentre l'intera popolazione vezzanese è lo 0,8% del territorio reggiano. In sostanza non siamo un polo di attrazione particolarmente ambito per chi emigra. Sono più le donne che gli uomini. Nel 2005 si aveva una quasi parità di genere, mentre negli anni il divario è aumentato. Oggi i maschi sono solo il 39%. Questo è da attribuire probabilmente ai cambiamenti economici e sociali della società italiana e in particolare al fenomeno delle "badanti". Dal punto di vista anagrafico il 19% dei cittadini stranieri è rappresentato da minori di 18 anni. Anche da questi dati parte la campagna "L'Italia sono anch'io" che chiede la riforma del diritto di cittadinanza. Il 32% ha invece dai 18 ai 35 anni, mentre la percentuale più alta spetta alla fascia 36-60 con il 40%. Sono solo il 9% gli over 60. |
In questi giorni a Montalto sono in corso i lavori di ristrutturazione degli alloggi di "edilizia residenziale pubblica", quelli che un tempo si era soliti chiamare "case popolari". Il Comune di Vezzano li ristruttura con fondi regionali attraverso Acer, che non è la multinazionale taiwanese dell'elettronica, ma l'Azienda Casa Reggio Emilia. Acer è in sostanza un ente pubblico economico posseduto all'80% dai Comuni e al 20% dalla Provincia che si occupa della gestione degli alloggi pubblici: incassa gli affitti, gestisce la manutenzione ordinaria/straordinaria e la programmazione dell'edilizia pubblica. In provincia Acer ha in gestione quasi 5.000 alloggi, di cui 3.800 in affitto (il 15% di tutti gli affitti reggiani) e 9.500 persone che abitano gli appartamenti, con un canone mensile medio (poi differenziato a seconda del reddito) di 120 euro. Ha un bilancio annuo di circa 10 milioni di euro (7 milioni dagli affitti) e spende normalmente 1,3 milioni per manutenzioni ordinarie e straordinarie (2,7 vanno invece nelle spese di personale). Con i diversi Comuni stipula delle convenzioni che "liberano" gli enti locali da alcuni problemi di ordine pratico (a volte anche rischiosi) come la riscossione degli affitti (c'è un 16% di insolvenza), la gestione ordinaria degli immobili, le pratiche di sfratto (500 in atto in provincia). Gli interventi a Montalto riguarderanno il rifacimento del tetto, dell'impianto idraulico,di quello elettrico e del riscaldamento e saranno fatti, come detto, con 40.000 euro che provengono dalla Regione. Questi fondi hanno una storia un po' lunga e forse esemplare dei procedimenti amministrativi italiani e di come passi un discreto lasso di tempo tra una decisione e l'effettiva attuazione. Facendola il più breve possibile: nel 2007 il governo Prodi (si c'era ancora Prodi) stanzia circa 550 milioni di euro per l'edilizia residenziale pubblica da dividere tra le regioni. All'Emilia spetterebbero 32 milioni che devono andare a finanziare il piano "Nessun alloggio pubblico sfitto". Poi cade il governo e i fondi vengono redistribuiti in altri capitoli (simili ma diversi). Dopo un paio di anni (fine 2009) e dopo un ricorso alla Corte Costituzionale all'Emilia spettano 18 milioni di euro. La Regione decide di integrarli con propri fondi e nel febbraio del 2010 (3 anni fa) li assegna ufficialmente. Oggi a Montalto si ristruttura. A conti fatti sulla tratta Roma-Bologna-Montalto i soldi a trasformarsi in opera pubblica c'hanno messo più di 5 anni. Non proprio un'alta velocità. |
La vicenda della TAV in Valsusa dura da più di 20 anni. Le popolazioni della valle hanno cominciato a farci i conti dal 1990, confrontandosi con temi come impatto ambientale, grandi opere, modelli di sviluppo, sindrome nimby (quella del va bene, ma non nel mio giardino). Una cosa curiosa è che gli stessi temi (in parte legati proprio alla Tav) negli stessi anni interessavano Vezzano. A metà degli anni '90 infatti il piano provinciale per le attività estrattive piazzava a Casoletta una cava per sabbia e inerti che avrebbe dovuto servire le esigenze sia dell'edilizia che quelle del nascente progetto Tav. Si arrivò alla formazione di un comitato anti-cava e alla raccolta firme per un referendum sostenuta da Rifondazione Comunista. Anche il gruppo dei Popolari (all'opposizione) rifiutava l'apertura dell'attività estrattiva. Tra i favorevoli c'era invece l'assessore all'ambiente Emanuele Amari che sosteneva una posizione ambientalista anti-nimby ovvero: gli studi ci dicono che Casoletta è il posto in provincia con minor impatto ambientale. Chi dice "no alla cava" dovrebbe dire no anche alla Tav e ad un modello di sviluppo come quello attuale. Della cava poi alla fine non se ne fece niente. Nel 1999 ci fu il cambio di amministrazione (prima giunta Pagnozzi) e soprattutto a Casoletta arrivò una frana. Vista la situazione idro-geologica Casoletta venne stralciata dal piano estrattivo provinciale. Oggi, a distanza di quasi venti anni e con i treni che corrono ad alta velocità, è forse utile in qualche modo ripensare a quei giorni in cui la Tav sfiorò Vezzano. Poterci pensare con un vantaggio notevole: il senno del poi. |
Nella mattinata di sabato la Protezione Civile di Vezzano, attivata dal Comune, ha liberato alcuni tratti del Crostolo che nelle scorse settimane avevano visto depositarsi "detriti boschivi" a seguito delle diverse piene del torrente. L'intervento è avvenuto alla vigilia di un altro episodio di maltempo che oggi e domani interesserà anche il nostro territorio, con qualche probabilità di veder tornare la neve. |
L'inverno è finito (almeno nel calendario) e non è più tempo di neve. Tirerà un sospiro il sindaco Mauro Bigi che, come molti altri sindaci non balneari, stima che ogni giorno di neve pesi sui bilanci comunali per circa 5.000 euro. La stagione invernale 2012-2013 (stima provvisoria) è costata, da questo punto di vista, 50-60 mila euro. Nel conto non finiscono i chilometri di Statale 63 che sono di competenza Anas e quelli delle strade provinciali come quella verso Pecorile. |
Il Comune di Vezzano, insieme ad Anpi e Spi, organizza per i prossimi 25 e 26 aprile un viaggio tra cultura a memoria al campo di concentramento di Mauthausen (proseguendo poi per Linz e Salisburgo). Le iscrizioni si chiudono il 10 aprile 2013. Per informazioni si può contattare l'ufficio cultura del Comune di Vezzano alllo 0522.601932 o via mail (cultura@comune.vezzano-sul-crostolo.re.it). |
Troppe leggi in Italia ? Decisamente sì, ma dove la legge non arriva, arrivano "usi e consuetudini". Usi e consuetudini (o usi e costumi) sono una forma di regolazione molto antica (ma ancora oggi in vigore) e rappresentano "una fonte del diritto di tipo terziario, originata dalla ripetizione generale, uniforme e costante di pratiche osservate da soggetti nella libera convinzione di ottemperare a norme giuridicamente vincolanti" Per quelli commerciali esiste una pubblicazione apposita fatta a livello provinciale dalla Camera di Commercio che viene rivista ogni 5 anni con eventuali modifiche proposte da cittadini, operatori, enti. Dentro ci sono cose curiose e un po' fuori moda. |
Nella notte la neve è scesa dall'Appennino fino a toccare le quote vezzanesi con un accumulo imprevisto di alcuni centimetri che hanno imbiancato prati, tetti e strade. Dalla mattina rialzo delle temperature e la neve si è tramutata in acqua. In questa situazione si fa più concreto il rischio idrogeologico con frane e piene dei fiumi. |
La lunga e tribolata vicenda della sede della Protezione Civile di Vezzano sembra avviarsi verso la conclusione. Il Comune di Vezzano ha annunciato la data di inaugurazione per sabato 6 aprile 2013 alla presenza del capo di dipartimento nazionale della Protezione civile Franco Gabrielli. |
In questo marzo movimentato (non solo meteorologicamente) la giornata di domani potrebbe forse regalare alle "alture" vezzanesi qualche fiocco, mentre la giornata di oggi ha di sicuro regalato un bel arcobaleno, qui sotto fotografato da Dario Medici: |
Questa settimana l'80% dei sindaci reggiani (compreso il sindaco di Vezzano Mauro Bigi) ha sottoscritto una lettera indirizzata ai neo-parlamentari per richiedere con urgenza alcuni provvedimenti che riguardano gli enti locali. In particolare le richieste dei primi cittadini riguardano i bilanci. Ad oggi i comuni, grazie alla incertezza normativa e fiscale, non sono in grado nè di redigere il bilancio preventivo nè quello consuntivo. Il preventivo per il 2013, di norma, si sarebbe dovuto approvare a dicembre 2012. Tante le incertezze anche sulla nuova Tares (di cui abbiamo già parlato qui) e sul patto di stabilità (di quello invece abbiamo scritto qua). |
Ci vogliono stomaci di cemento e coglioni infrangibili per le nozze all'emiliana. (Luciano Ligabue, Fuori dentro il Borgo) Gli ultimi dati statistici a disposizione sui matrimoni riguardano il 2010, ma possono delineare un quadro approssimativo valido anche per il presente. Il totale dei matrimoni nella quasi defunta provincia di Reggio Emilia è di 1.505. A Vezzano (come luogo di celebrazione) nel 2010 sono convolate a nozze 21 coppie. In termini percentuali è 1,4% del totale, mentre rispetto alla popolazione provinciale il nostro Comune rappresenta lo 0,8%. Insomma a Vezzano ci si sposa di più della media. In termini assoluti i vicini di Quattro Castella (53 matrimoni) e Albinea (49) ovviamente ci battono, ma in termini percentuali solo Albinea ci scavalca. Quando ci si sposa di più ? In provincia il mese preferito dai novelli sposi è giugno (17,8%) tallonato a brevissima distanza da settembre (17,3%). A novembre e gennaio il punto più basso della classifica: solo il 2% delle coppie sceglie questi mesi, mentre a dicembre sorprendentemente la percentuale raddoppia. A Vezzano invece settembre batte tutti con il 38%, seguito da maggio (19%) e giugno (15%). |
E' l'ultimo appuntamento di un ciclo d'incontri proposti dal "Centro per le Famiglie" di Vezzano, Albinea, Quattro Castella. Mercoledì 13 marzo alle ore 18.15 presso la biblioteca di Vezzano "Nonni quotidiani: rapporti che cambiano tra nonni, figli, nipoti". L'incontro sarà guidato dalla pedagogista Alessandra Giovanelli. |
La serata di solidarietà di domenica 3 marzo al teatro Manzoni è riuscita a raccogliere 1.600 euro che sono stati subito donati, attraverso bonifico, alla "Buddhist Child Home" di Kathmandu. Un aiuto concreto per migliorare le condizioni di vita e il futuro dei bambini nepalesi. |
Antonella Lo Coco viene dalla località La Brugna (la Livigno vezzanese) ed è diventata nota al pubblico televisivo con la sua partecipazione all'edizione 2011 di X-Factor. Il suo percorso professionale ed artistico è poi proseguito e il prossimo 7 marzo esce nelle sale la commedia "Ci vuole un gran fisico" in cui recita a fianco di Angela Finocchiaro, Giovanni Storti (quello del trio con Aldo e Giacomo), Raul Cremona, Elio (quello delle Storie Tese). Di Antonella anche la colonna sonora del film che anticipa l'uscita del suo nuovo album "Geisha". La foto è di Vito Giacopini da Scarzola |
Giunge alla conclusione la trentesima edizione della classicissima rassegna di teatro dialettale organizzata dal Circolo Mazzolari di Vezzano In scena sabato 2 marzo alle 21.00 al Teatro Manzoni ci sarà Rina Mareggini e la compagnia "Teatro Nuovo". Titolo della commedia : "Al nebioun" Prezzi dei biglietti: 8 euro interi, 5 i ridotti. |
A dicembre in Regione è stata approvata una legge che andando incontro alle richieste del governo accorpa le funzioni fondamentali dei Comuni. Ne avevamo accennato qui e qui. Il problema è che gli accorpamenti prevedono che gli "ambiti territoriali ottimali" abbiamo almeno 30.000 abitanti e una dimensione minima di 300 chilometri quadrati, mentre l'attuale "Unione delle Colline Matildiche" (Vezzano, Albinea, Quattro Castella) si ferma a 26 mila e rotti abitanti e a 127 chilometri quadrati. Per aggirare il problema l'Unione ha chiesto una deroga, come la stessa legge prevede. Nella richiesta di questa deroga viene anche certificato che il Comune di Vezzano "nella programmazione del 2013 sta lavorando per riportare in Unione la gestione della Polizia Municipale nonché la gestione di tutti i servizi sociali". La Polizia Municipale tornerà quindi ad essere gestita insieme a Quattro Castella ed Albinea dopo l'addio del 2010. |
![]() |
![]() |
Informazioni utili e avvertenze prima dell'acquistoVisita il negozioGuarda tutti i prodotti disponibili !-------- ![]() Vezzano - Paeis ed iesen uomo blu 15,90 euro ![]() Vezzano - Paeis ed iesen donna verde 17,90 euro ![]() Maglietta Corta "Gi che Gni" 19,90 euro ![]() Tazza "Paeis ed Iesen" 12,90 euro |
Vezzano.net - Rete di informazione locale dal 2001 Progettazione e realizzazione a cura di: Amaka - web agency ![]()
| ||||||
francesca ferrari commenta: Come fare per contattare la famiglia Benassi se si desidera visitare il leggi tutto...
Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
Paolo commenta: Il pd ha vinto in emilia romagna,dove vince da 70 anni. Questa volta,ha leggi tutto...
A.G. commenta: Ma possiamo sensibilizzare anche chi è propetario di cani. Ho due vicini leggi tutto...