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Il monte Grafagnana è uno dei punti più panoramici del territorio di Vezzano: lo sguardo corre su tutta la pianura padana fino alle Alpi a nord, sull'appennino a sud e sul castello di Canossa ad ovest. E' in una posizione baricentrica nel nostro territorio, a cavallo tra la valle del Crostolo e quella della Campola. E' anche per questo che ieri è comparsa sulla vetta selvaggia del Grafagnana una piccola panchina. A realizzarla ed installarla alcuni volontari di età molto diverse, alcuni giovanissimi, all'interno del progetto "Al Volo". Il progetto "Al Volo" è rivolto agli alunni e alunne delle scuole medie inferiori dei comuni di Vezzano, Albinea e Quattro Castella con l'obbiettivo di avvicinarli alle attività di volontariato promosse dalle associazioni locali. Dal 2016 all'interno del progetto il Centro Sociale i Giardini di Vezzano propone attività di pulizia ambientale, conoscenza e manutenzione del territorio. E' in questo contesto che nasce il posizionamento della piccola panchina sul Grafagnana. Panchina che è stata realizzata da alcuni volontari del Centro Sociale, con in testa Gherardo Campioli, partendo da una vecchia trave di quercia recuperata dalla demolizione di un antico podere di collina. Un legno di quercia vecchio di centinaia di anni che ora trova una nuova vita, a disposizione di percorrerà i sentieri vezzanesi e quelli della Via Matildica. A fianco della piccola panchina è stata posizionata una targa provvisoria che ricorda "per grandi orizzonti, non servono sempre grandi panchine". Il riferimento è al "Big Bench Project" il progetto internazionale di successo che realizza panchine giganti e colorate in posizioni panoramiche. In provincia di Reggio Emilia le panchine giganti "fuori scala" realizzate o in costruzione sono ad oggi 15 (su circa 350 a livello mondiale). Un numero che posiziona la nostra provincia al primo posto in regione e al quarto posto a livello mondiale (le panchine giganti sono un fenomeno in particolare italiano ed europeo). I nomi dei volontari che hanno contribuito al progetto della "Panchina Cichina": Cristiano Castagnetti, Cecilia Domenichini, Alessandro Ferrari, Thomas Gattamelati, Tommaso Medici, Gherardo Campioli, Mauro Colli, Renzo Gennari, Alessandro Castiglioni, Pompeo Incerti e Palmiro Incerti. |
E' di un paio di giorni fa la notizia del ritrovamento in Molise di un asparago selvatico lungo 4 metri e 12 centimetri. Un record. Record che è stato prontamente battuto ieri dal ritrovamento a Vezzano di un asparago selvatico che alla misurazione ha toccato i 4 metri e 34 centimetri, ma che probabilmente con una misurazione più precisa supera i 4 metri e mezzo. Del resto Vezzano è una piccola capitale dell'asparago selvatico in Italia, con anche una festa dedicata che si tiene ogni anno, dal 2006, la prima domenica di maggio. L'asparago selvatico da record è stato lasciato intatto nel bosco a proseguire il suo sviluppo naturale. E magari crescerà un altro po'. Qui il video del ritrovamento e misurazione. |
Molti l'avranno notato, anche perché è difficile non notarlo. Di fronte a Piazza della Libertà, nel pieno centro di Vezzano, è parcheggiato da qualche giorno il laboratorio mobile di Arpae (l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). Serve a misurare la qualità dell'aria e la concentrazione dei suoi inquinanti più nocivi come le cosiddette polveri sottili, ma non solo. L'ultima volta era stato a Vezzano nel 2008, parcheggiato a fianco delle scuole elementari, un centinaio di metri più ad ovest. Avevo rilevato allora una qualità dell'aria non proprio eccelsa e per quanto riguarda il PM10 (particelle di particolato inquinanti) valori assimilabili a quelli di Reggio città. Con questa nuova campagna di misurazione avremo dati aggiornati dello stato di salute dell'aria (e di conseguenza anche del nostro) in un punto molto sensibile del territorio, quello a ridosso della Statale 63 dove risiede molta popolazione dei due centri principali del comune (Vezzano e La Vecchia). Grazie al laboratorio mobile dotato di radar abbiamo anche l'ultimo dato disponibile sulla stima di traffico giornaliero sulla Statale 63: nel 2016 a Puianello aveva stimato il passaggio di 15.000 veicoli al giorno (il 30% sulla nuova tangenziale). |
Più di 600 vezzanesi sono a rischio alluvione e quasi 500 a rischio frana. Sono i dati puntuali che si ricavano dalle mappe del rischio idrogeologico aggiornate dall'Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Ovviamente sono le zone dei centri abitati di La Vecchia e Vezzano quelle più a rischio per una eventuale esondazione del Crostolo. Parliamo, è bene sottolinearlo, di valutazioni di rischio con diversi livelli, valutazione basataa su dati storici e stati di fatto. E parliamo di differenti livelli di probabilità, non di certezze. Ma la consultazione della mappa è un necessario strumento di pianificazione territoriale e anche di valutazione personale del rischio della propria zona di residenza. La mappa interattiva è consultabile qui. |
Il maltempo che la scorsa settimana ha pesantemente colpito la Romagna ha risparmiato, nei suoi picchi massimi, il nostro territorio. Nelle ultime 24 ore la situazione è cambiata, con un accumulo e un'intensità di precipitazioni notevole anche sulla valle del Crostolo. Circa sessanta i millimetri di pioggia accumulati. Ma le previsioni non indicano un cambiamento di rotta. Anzi. Dopo la tregua di lunedì, da martedì i modelli previsionali indicano un netto peggioramento con precipitazioni intense e persistenti. Una situazione da monitorare con attenzione, in particolare per gli aspetti idrogeologici più delicati. Se queste piogge mettono una pezza al problema della siccità, dall'altro rischiano di mettere a rischio pezzi di territorio con smottamenti, frane e allagamenti. |
Non annunciata dalle previsioni è arrivata ieri, quasi inaspettata, la prima neve del 2023, con replica nella giornata di oggi. Precipitazioni non abbondanti, ma a tratti con buona intensità. Come accade in queste situazioni sempre più spesso il limite dell'accumulo di neve si è attestato intorno ai 250/300 metri di quota. In un territorio altimetricamente vario come Vezzano questo ha significato una netta divisione tra il capoluogo e le frazioni più alte, sia per precipitazioni che accumulo. Questo ha anche generato un diverso stato del manto stradale, più sporco e più impegnativo da percorrere nelle terre alte vezzanesi come Montalto e Paderna. Questa linea di demarcazione potrebbe rimanere per il pomeriggio di oggi, lunedì. Le previsioni infatti prevedono un innalzamento delle temperature e un quota neve in risalita verso i 350 metri. |
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silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...