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Abolire le regioni ?
Autore : redazione - gio 27 settembre 2012 - Politica
Riceviamo e pubblichiamo da Mauro Bigi, sindaco di Vezzano e attuale presidente dell'Unione Colline Matildiche.

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Nel dibattito sulla spending review e il riordino istituzionale abbiamo sentito tante proposte, tra le ultime l?abolizione delle regioni. Manca ancora però un disegno generale, di prospettiva, che non sia solo calcare l?onda di una più che giustificata indignazione popolare.

Il dibattito nato sul futuro di Reggio e sulla proposta di un?unica provincia Emilia può portare alcune indicazioni.

E? oramai chiaro che qualsiasi proposta fatta non incida sui veri costi. Innanzitutto perché si è fatto più demagogia che economia. E così ad esempio è passata l?eliminazione degli assessori nei comuni piccoli, sotto i mille abitanti, non dicendo che qui un assessore prende cifre inferiori ai 1000? annui. Senza pensare che nei piccoli comuni si tratta di fatto di un rimborso spese per attività di volontariato, perché di volontariato si tratta. E così eliminandone 4/5000, si arriva a risparmiare? il costo di 6 o 7 consiglieri regionali. Ed eccoci al punto.
E? sempre più chiaro a molti, soprattutto dopo gli eventi di Lusi e Fiorito, o dopo avere appreso che un usciere a Palermo guadagna 3.700? al mese, cifra tre volte superiore a quanto costa sindaco, giunta e consiglio a Vezzano; che se si parla di costi e sprechi bisogna andare a Roma o nelle regioni, a statuto speciale o meno. Lì dove i partiti hanno ricreato il luogo dove finanziarsi. Ecco spiegato infatti perché chi fa le leggi, Stato e Regioni, e la politica, i partiti, abbiano colpito Province e Comuni, i più deboli.

L?accorpamento delle Province non produrrà risparmi a tempi brevi, anzi conoscendo la macchina pubblica, subito creerà un aumento delle spese. E disservizi. Anche le Unioni dei Comuni, nonostante siano sostenute dai più, non hanno dimostrato ad oggi di portare veri risparmi. Calcolando i finanziamenti che le sorreggono, direi che fino ad oggi i costi sono stati maggiori.

Anche i dati forniti sull?Europa per un raffronto sono sempre parziali. E? vero che in molti paesi i Comuni sono stati ridotti nel numero, citando sempre la Germania che li ha dimezzati, senza dire però che in Germania (80 milioni di ab.) ne sono rimasti 12000, quando in Italia (60 milioni) sono 8000. Nè si dice che in Germania le regioni/land sono ?solo? 14, quindi circa la metà che in Italia.

Se storicamente i Comuni sono presenti in Italia dal suo nascere, 1860, le Regioni, benché previste nella Costituzione fin dal suo nascere, sono nate come Enti nel 1970. Nel frattempo però è nata l?Unione europea, che è una novità istituzionale, visto che legifera, e un riordino deve pur tenerne conto. Così oggi dal punto di vista Legislativo i livelli, da due (stato e regioni) sono passati a tre. Ed inoltre ai Comuni e Province abbiamo interposto le Unioni.

Ora se dobbiamo semplificare, non certo è aumentando i livelli che possiamo raggiungere l?obiettivo. Così per risparmiare non è riducendo il numero degli enti che costano e contano meno: comuni e Province?.

L?attuale dibatto sul futuro delle province, in particolare la proposta, che io condivido, di unire le nostre 4 province emiliane in un'unica, porta di fatto a riflettere su che ruolo, con province come l?Emilia e la Romagna, così estese, potrebbero avere i Comuni e le Regioni.

Una conseguenza naturale , visto che di fatto abbiamo già due livelli legislativi, potrebbe proprio essere veramente quella di abolire le regioni e trasmettere le loro funzioni a Province allargate e a Città Metropolitane. Innanzitutto si risolverebbe alle radici il problema delle Regioni a Statuto Speciale, tema che nessun partito affronterà mai pena un eclatante insuccesso elettorale.

Inoltre da 20 Regioni e 110 province, avremmo solo 40 macro province (con un milione di cittadini in media, quindi potrebbero essere anche meno) e le città metropolitane. Le Unioni tornerebbero ad avere un senso. Si potrebbero accorpare alle Province anche funzioni di altri enti (delle bonifiche piuttosto che delle prefetture). I piccoli comuni potrebbero ?volere? accorparsi per necessità e non sentendosi più il capo espiatorio di una riforma che molti invocano, ma pochi perseguono.

Questo chiaramente porterebbe un evidente e notevole risparmio economico e una semplificazione istituzionale che potrebbe finalmente riportarci con piena dignità, anche istituzionale, in Europa, più leggeri e più federalisti.
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Commenti
Willam F. scrive :
Sindaco,sono d'accordo sull'importanza dei comuni e sul ruolo negativo della politica(i partiti)svolto fino ad ora nei loro confronti.ma la proposta che "furbescamente" stà uscendo in questi giorni sulle macro province è semplicemente scandalosa.Le province vanno tutte abolite,non servono a nulla e costano miliardi di euro(a meno chè lei abbia dati forniti dai partiti che si dividono la torta),l'unico scopo è offrire un rifugio a "politici" trombati.Ancora peggio è parlare di togliere le regioni,con la scusa che esistono già due livelli legislativi,credo che lei,come mè,sappia che da 30 anni si parla di Senato federale,ma guarda caso i vostri eletti non hanno fatto nulla.Diamo la colpa al fato?Sa perchè escono questo tipo di proposte;perchè i partiti hanno molta gente da mettere a posto.Con questa casta"politica" gli scandali ci sono oggi,c'erano ieri e ci saranno domani,siamo tra i paesi più corrotti al mondo e mi dica lei da dove passa la corruzione.
gio 27 settembre 2012 - 21.39
Willam F. scrive :
Dimenticavo,non ci sono solo le regioni a statuto autonomo,ma anche le province.
gio 27 settembre 2012 - 21.55
Zanzara scrive :
Caro William lo sa,lei mi fa veramente sorridere. Dice che da 30 anni i VOSTRI eletti ( lo dice al Sindaco di centrosinistra) non hanno fatto nulla ma non mi pare che si possa proprio togliere fuori integralmente.Non mi sembra che lei sia un "verginello" della politica con incarichi anche istituzionali.
ven 28 settembre 2012 - 09.32
Willam F. scrive :
zanzara,non mi pungi!non ho nessuna responsabilità,se non quella di avere ricoperto il ruolo di assessore decine di anni fà,non percependo mai nessun tipo di compenso,la mia storia è di avere lavorato 38 anni.se hai qualcosa da dire che gli altri non sanno,pubblicalo,anche con la codardia del tuo anonimato.Ritengo invece,che se le cose vanno così,sia molto merito della inutilità delle specie come la tua.
ven 28 settembre 2012 - 15.03
Roberto Villella scrive :
Questo è il Paese delle grandi ed illuminate chiacchiere che poi però sistematicamente non cambiano nulla. E intanto la gente viene progressivamente impoverita e perde le tutele di uno stato sociale sempre più inesistente. Si possono fare le cose più giuste come logica (Unioni dei Comuni ad esempio), ma se poi non si concretizza il fine per cui queste vengono create (aggregazioni)...è ovvio che si generano solo maggiori spese.
Ormai i Partiti hanno completamente perso di credibilità: è da anni che gli uni propongono di tagliare "questo", gli altri di tagliare "quello". Alla fine rimane tutto come prima: una spesa pubblica (p.a e costi politica) non più sostenibile. Comuni sotto i 5000 si accorpino, idem per un numero significativo di Province ed abbiamo recentemente visto che succede nelle Regioni. E di fondo rimane un problema di trasparenza, avendo realizzato la quale certe cose non sarebbero successe e non succederebbero.
sab 29 settembre 2012 - 10.34
vezzanese scrive :
nonimato nei blog, forum, internet non è codardia. Che palle che fate venire.
Figurai se le persone comuni devono sentirsi obbligate a dichiarare la propria identità. Soprattutto in un sito come questo dove spesso si parla di politica. Qui non siamo al bar tra amici e certi argomenti non possono essere trattati liberamente.
Non mi venite a raccontare che tutti possono dire quel che vogliono senza conseguenze sociali.
E non mi venite a dire che l'espressione di testi sarebbe uguale. E' molto più sincera se c'è anomimato.
Zanzara non sei codarda.

Diverso è il discorso per le cariche pubbliche.
dom 30 settembre 2012 - 09.29
wilder scrive :
Zanzara:insetto parassitario, ti succhia il sangue gratuitamente e in compenso ti lascia il suo veleno allergico.....se una persona vuole esprimere un parere di vario genere è libero di farlo anche in anonimato (io non sono d'accordo). ma se una zanzara fa delle insinuazioni sul comportamento di una persona, a questo punto ti dico che non sei libero di dire quel che ti pare e dopo ti nascondi.
dom 30 settembre 2012 - 11.03
wilder scrive :
ormai è chiaro a tutti a cosa servono le regioni....posti di lavoro clientelari. passano da tanti soldi del popolo da spendere presentando una semplice autocertificazione,per non parlare del persistere degli STATUTI SPECIALI, che forse potevano avere una giustificazione nel primo dopo guerra.Abbiamo regioni che sono grandi quanto una media provincia. gli scandali si possono "eliminare" riducendo lo stipendio,eliminando il vitalizio, rendicontando le spese con conseguenze penali se risultate truccate.
dom 30 settembre 2012 - 11.20
zorro scrive :
Che coa è "l'unione delle colline matidilche"? E sopratutto a cosa serve ?
dom 30 settembre 2012 - 12.36
Willam F. scrive :
una persona è libera quando sà che per quello che pensa,o che dice,può subirne delle conseguenze.per quanto mi riguarda potete firmarvi come volete,ma perdete il gusto di godervi ciò che dite.esempio:io che mi chiamo W.Francia,vi mando un sentito"andate a cagare"e non potete immaginarvi il gusto che provo.
dom 30 settembre 2012 - 16.56
Maurizio Gambarelli - mauriziopuntogambarellichiocciolacnarepuntoit scrive :
Caro Zorro, l'Unione delle Colline Matildiche serve per fare tutti quei servizi che il tuo comune da solo non farebbe; capisco tutti i problemi, le incomprensioni, gli sprechi tanto del pubblico che del privato, ma se non arriveremo ad integrare maggiormente i servizi tra i Comuni, ed in questo caso Albinea, Quattro Castella, Vezzano, non faremo che produrre ulteriori sprechi, ridondanza di servizi ecc.; quanto alle regioni, se tutti vogliono il federalismo probabilmente servono, se vogliamo una struttura statale accentrata, prendiamo il modello francese, facciamo una regione ogni due o tre, accorpiamo le provincie e chiamiamoli dipartimenti e poi Les joeux sont faits.
L'approccio giusto sarebbe quello di combattere le schifezze, che si chiamino corruzione sprechi, scempio ambientale e chi più ne ha più ne metta, le istituzioni le fanno gli uomini che ci sono dentro, possiamo abolirle, crearne delle nuove, ma se la tara è iniziale non c'è niente da fare.
Firmato Calimero (Scherzo, il mio nome lo trovate sul trafiletto sopra).
dom 30 settembre 2012 - 17.10
Il Calmo scrive :
Ragazzi, tranquilli: si sta risolvendo tutto da sè.
Abbiate pazienza e soprattutto non litighiamo tra di noi.
Il tempo ci darà ragione.

L'implosione è in corso!
lun 01 ottobre 2012 - 12.32
Willam F. scrive :
E se abolissimo l?Italia?
Tre stati,momentaneamente chiamati ITA\1,ITA\2,ITA3. Come nel canottaggio(poi saranno gli abitanti a sceglierne il nome).
ITA|1-piemonte-lombardia-veneto-friuli v.g-valle d?aosta(il trentino faccia quello che vuole),numero complessivo di abitanti 20674oooc.a.
ITA|2-abruzzo-basilicata-liguria-marche-emilia r.-toscana-sardegna ?umbria,numero complessivo abitanti 15.291.ooo.
ITA|3-calabria-campania-lazio-puglia-sicilia,abitanti 22.715.oooc.a.
Sarebbe un errore?E allora perché abbiamo bombardato la Serbia per dividere la ex Juogoslavia e fare nascere 6 stati? Croazia 4.290.ooo ab\bosnia erzeg. (censimento nel 2013)\macedonia 2.ooo.oooab\montenegro 598.ooo\slovenia 2.o45.ooo\serbia\ per il kossovo c?è un riconoscimento internazionale controverso.
Non saremmo abbastanza forti?olanda 16.105.oooab\belgio 10.296.ooo\svizzera 7.204.ooo\portogallo 10.358.ooo\austria 8.032.ooo\grecia 10.934-ooo\danimarca 5.368.ooo\svezia 8.872.ooo\bulgaria 7.679.ooo\Rep.ceca 10.292.ooo\norvegia 4.520.ooo e si potrebbe continuare ancora.
La ?nostra? repubblica;un presidente\un governatore\51 deputati(camera unica) eletti in base alla popolazione nei nove distretti(ex regioni).accorpamento dei comuni con meno di 10mila ab.,con uffici importanti decentrati nelle frazioni(ex comuni).
Non ci sarebbe un maggior controllo dell?amministrazione pubblica?La giustizia, il lavoro,la sicurezza,sarebbero una conseguenza delle leggi giuste edelle pene certe che sapremo inventarci.
Tutto questo perché?Perchè se 100 parlamentari condannati,o indagati,o in attesa di giudizio fanno le leggi,o perché se Calderoli fa le riforme elettorali,noi, siamo autorizzati a fare molto,molto dipiù.
lun 01 ottobre 2012 - 17.11
Giovanni Campani scrive :
Ma se la soluzione fosse la responsabilità civile degli amministratori ?
Mi spiego: se un consiglio regionale, provinciale, comunale o di condominio delibera una spesa in "conflitto di interessi" con la pubblica utilità (non mi direte che sarebbe difficile da individuare perchè è un'offesa all'intelligenza di chiunque), può essere chiamato a rifondere il danno economico inferto alle pubbliche casse. Così se in mezz'ora si deliberano 800.000 euro di contributi a fondo perduto per manifestazioni e consulenze prima di dimettersi, la corte dei conti può chiamare i consiglieri che hanno votato a favore a rifondere le somme di tasca propria. Sono norme che esistono già per il settore privato e non si capisce perchè il bene pubblico non meriti analoga tutela.
mar 02 ottobre 2012 - 17.18
zorro scrive :
Ringrazio Gambarelli per la spiegazione,e lo ringrazio sopratutto per avere dato la risposta a un anonimo,che non si gode quello che dice.Ora che so che la "unione delle colline matildiche",fa le cose che il comune da solo non riesce a fare mi sento più tranquillo.Mi ricorda tanto "ecce bombo": "vedo gente,faccio cose...."Sono,invece, molto d'accordo con Giovanni Campani,ma il problema è che nel settore pubblico,molto spesso i controllati sono anche i controllori.E nella vita politica il "cancro"della immoralità e disonestà,è talmente diffuso a tutti i livelli,che non vedo una soluzione,se non l'azzeramento della classe politica a livello nazionale,regionale,provinciale.
mar 02 ottobre 2012 - 22.00
lorenzo ambrogi scrive :
Più che altro non si può avere una legge anti-corruzione, seria ed efficace, da un parlamento in cui almeno 100, tra deputati e senatori, sono indagati per vari motivi. E il bello è che, molto probabilmente, c'è li ritroveremo nel prossimo parlamento. Ma peggio! Ci ritroveremo in parlamento anche alcuni di quei consiglieri regionali o provinciali. Quindi...andiamo in pace e amen.
mar 02 ottobre 2012 - 22.55
Camillo scrive :
Continuiamo a votare i soliti simboli e le solite facce....o quelli pseudo nuovi che ci propinano...e ci lamentiamo!?
Per mio conto rimangono solo le urne per mandarli a casa....tanto una sommossa popolare in Italia non avverrà mai,visto che siamo un popolo unito solo se si va in finale ai mondiali di calcio!
gio 04 ottobre 2012 - 13.19
I.Ferrari scrive :
Camillo,il problema nn è votare le solite facce i soliti partiti o quelli che si sono rifatti il trucco, il problema è che i ns politici di ogni ordine e grado o sono degli sciacalli che mangiano di tutto di più o sono talmente tanto "bolliti" da nn riuscire a stare al passo con i tempi.
La cosa grave a mio parere è che nn si vede all'orizzonte una nuova fresca e giovane classe dirige e se anche ci fossero sarebbero confinati da questi fossili viventi.
Sento e leggo sempre più spesso di forconi,rivoluzioni,sommosse,ma penso che bisogna fare molta attenzione prima di accendere la miccia, siamo sicuri di fare un'esplosione controllata???,io penso di no!!!.
Ricordiamoci del '92 abbiamo inquisito e condannato una casta di ladroni ma poi cosa è cambiato??.
Ventanni dopo siamo ancora da capo.
Non ho la classica ricetta magica, solo che a questo punto dobbiamo fare un grande e duro lavoro sul ns futuro.
dom 07 ottobre 2012 - 08.56
lorenzo ambrogi scrive :
Il fatto è che, noi italiani, non siamo, e non saremo, mai capaci di fare una cosa tipo 'rivoluzione francese' o 'rivoluzione russa', come è stato detto in una trasmissione televisiva. E questo i nostri politici lo sanno; e fanno quello che fanno. Noi ci limitiamo solo ai 'mugugni'. Siamo un popolo di 'Fantozzi'. Chi osa alzare un tantino la testa, viene stroncato ed etichettato con vari nomignoli. C'è una giustizia da 3° mondo, se non peggio, che vede, e condanna, solo i reati dei cittadini 'comuni'. E che dire dei giornalisti? Lasciamo stare, che è meglio!
dom 07 ottobre 2012 - 11.18

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