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Lo scorso lunedì 25 marzo è stata presentata un'interrogazione alla giunta dell'Emilia Romagna che riguarda anche una parte del territorio di Vezzano piuttosto nota: Monte Duro. L'interrogazione è stata presentata dalla capogruppo di "Europa Verde" Silvia Zamboni su segnalazione dell'associazione ambientalista "Pro Natura" e riguarda in particolare il fenomeno del downhill, ovvero le discese in mountain bike sui sentieri di Monte Duro che coi suoi 740 metri di altezza è di gran lunga la "vetta" di Vezzano. Monte Duro è una zona SIC ovvero un sito naturalistico di interesse comunitario e quindi "protetto", dove alcune attività sono proibite e altre regolamentate. Ad esempio nell'area di Monte Duro non è possibile transitare sui sentieri con mezzi motorizzati come le moto da enduro o svolgere giochi di guerra simulata. A gestire l'area anche con regole specifiche è l'ente Parchi Emilia Centrale. Il problema riguarderebbe l'impatto che l'intensa attività di downhill negli ultimi anni avrebbe avuto sia sull'ambiente di Monte Duro sia sulla fruibilità e sicurezza dei percorsi per gli escursionisti "appiedati". Europa Vede sottolinea che "si tratta di uno sport pericoloso sia per chi lo pratica sia per chi si trovi accidentalmente sul percorso delle mountain bike, ed ha un notevole impatto ambientale sui sentieri, sul terreno e sulla fauna." Ed ancora: "Monte Duro è diventato luogo di pratica del downhill, con agenzie dedicate e profili Facebook che lo promuovono come “free ride paradise”, con servizi navetta, un pubblico anche internazionale ed un giro di affari apparentemente molto redditizio. l’aumento continuo delle persone e dei gruppi che praticano il downhill è stato causa di ripetuti incidenti e ha di fatto espulso gli altri visitatori della montagna dai sentieri ormai troppo pericolosi" La soluzione proposta è quella di regolamentare l'attività di downhill, riservandola solo su specifici percorsi autorizzati dall'ente Parchi Emilia Centrale. |
Il Partito Democratico non presenterà una propria lista di riferimento alle elezioni comunali del prossimo giugno a Vezzano. La decisione presa è quella di provare a far convergere i voti del centrosinistra sull'attuale sindaco Stefano Vescovi che aveva già annunciato la ricandidatura con la lista civica "SiAmo Vezzano". Il possibile accordo potrebbe portare alla candidatura di alcuni under30 d'area, tra questi Mattia Billa già candidato alle scorse elezioni comunali con la lista "Vezzano di tutti". (aggiornamento: il Partito Democratico precisa che Billa non sarà tra le proposte delle candidature, ma avrà un ruolo nel rinnovamento della segreteria della sezione locale del partito). Se l'accordo dovesse concretizzarsi, il pallino passerebbe nelle mani dell'area di centrodestra le cui scelte a questo punto rimarrebbero esclusivamente quelle o di presentare una propria lista, o di non presentarsi affatto. In questo ultimo caso, con una sola lista sulla scheda elettorale, decisiva sarà l'affluenza che dovrà essere superiore al 50%. Vista la concomitanza con le elezioni europee un dato non difficile da raggiungere. La mancanza sulla scheda elettorale vezzanese per le elezioni amministrative di una lista con riferimenti espliciti all'area di sinistra (nelle varie formule e single, dal PCI in poi) è un fatto inedito e, nel suo piccolo, storico: non era mai successo da quando esiste la Repubblica Italiana. E' tra le altre cose il segnale, non il primo, della crisi dei partiti tradizionali e di quello che un tempo si chiamava "radicamento nel territorio", ma anche la tendenza sempre più accentuata del disimpegno dalla sfera collettiva e comunitaria almeno nelle forme che abbiamo imparato a conoscere nel passato. |
Le macchie rosse dei tulipani spontanei (specie "oculus solis" o "di Raddi") hanno già cominciato ad abbellire i prati verdi delle colline vezzanesi, a partire dalle ampie e coreografiche fioriture della valle del torrente Campola, dove però sono state anche segnalate purtroppo raccolte massive di tulipani. E' bene ricordare che in Emilia Romagna tutti i tulipani spontanei, eccetto la tipologia "sylvestris" (che è di colore giallo e quindi non confondibile con l'oculus solis) sono protetti e quindi c'è il divieto di raccolta o danneggiamento. Si è passibili di una multa da 25 a 250 euro. Ma il danno maggiore lo si fa a questo piccolo spettacolo della natura che va condiviso e non estirpato per fini personali. |
A gennaio 2024 i passaggi di mezzi sulla Statale 63 a Vezzano sono stati 420.000, con 220.000 in discesa verso Reggio e 200.000 in salita verso Castelnovo ne' Monti. Sono 13.500 passaggi di mezzi a motore ogni giorno. Ma gennaio è uno dei mesi con minor traffico. Negli ultimi 12 mesi la media dei passaggi al giorno è stata di 14.500 con punte sopra i quindicimila a luglio ed ottobre, due mesi in cui il traffico medio giornaliero è stato maggiore nei giorni festivi che in quelli feriali. Non c'è infatti una differenza abissale tra giorni feriali e festivi, in media meno del 20% di differenza. In sostanza un traffico intenso e costante tutti i giorni. In gran parte si tratta di auto, ovvero il 91%. Poi circa il 6,5% di furgoni e camioncini e solo il 2,5% di mezzi pesanti. Il 78% del traffico è diurno. Quello serale notturno di ferma al 22%. Il confronto con il traffico di 10 anni fa (2013-2014) registra un aumento. In media nel 2013-2014 c'erano 12.500 passaggi al giorno rispetto agli attuali 14.500. Duemila passaggi in più al giorno (+16%) Gran parte di questo aumento è avvenuto tra il 2014 e il 2019, quando il dato è arrivato ad una medi di 14.350 passaggi giornalieri. L'aumento di traffico non ha influito sulla qualità dell'aria (come hanno mostrato i recenti dati raccolti da Arpae) molto probabilmente grazie a mezzi meno inquinanti. Non è possibile dire lo stesso per la sicurezza stradale, anche in assenza di dati statistici completi. |
Nel 2023 l'Arpae, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, ha svolto due campagne di analisi della qualità dell'aria a Vezzano, una estiva ed una invernale, in prossimità della Statale 63. Per otto settimane (il periodo minimo previsto dalla normativa) il laboratorio mobile ha raccolto i dati tra Piazza Libertà e Piazza Vittoria, a pochi metri dal traffico della statale. Ecco i risultati. |
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