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Ieri, dal punto di vista meteorologico, è stata una giornata agitata e a tratti complicata per la zona di Reggio e Modena. Un fronte temporalesco, preceduto da forti raffiche di vento, ha colpito le due province ed in particolare la zona di pianura tra i due capoluoghi: alberi caduti, caponnoni scoperchiati, danni alle auto. Il territorio di Vezzano è rimasto in un certo senso a margine dei fenomeni, con venti fortunatamente meno intensi e di minor durata. Nei prossimi giorni le temperature sono destinate a salire a valori sopra la media e il tempo a stabilizzarsi. In una giornata che si era aperta con il primo accenno di nebbia della stagione, si è passati repentinamente da un caldo afoso al temporale del tardo pomeriggio. Questa situazione che anche creato le condizioni favorevoli per ammirare, a naso in sù, la potenza "creativa" della natura (e molte foto di arcobaleni). Nelle foto vezzanesi di oggi, un po' di questa potenza creativa. |
A fine maggio la Pinetina di Vezzano, ora Ecoparco, era tornata ad occupare le pagine dei giornali locali. Ricordate ? Dopo quella fiammata di interesse si era parlato di un progetto di recupero della pineta che versava in stato di degrado. Provincia e Comune di Vezzano puntavano ai fondi regionali per la prevenzione dagli incendi delle foreste, fondi che sono compresi nel programma europeo di sviluppo rurale. Ne abbiamo parlato qui. Per partecipare al bando regionale è necessario presentare un progetto. Ora sono noti i dettagli del progetto che Provincia e Comune hanno sottoposto alla Regione. In totale si prevede di abbattere e rimuovere 3.300 piante, circa 140 per ettaro. Un intervento di diradamento che punta anche a "far emergere" la vegetazione autoctona costituita da alberi di latifoglie a discapito del pino nero, introdotto agli inizi del 1900. Le opere prevedono anche interventi di tipo idraulico per il consolidamento idrogeologico (nella parte alta dell'Ecoparco sono attivi movimenti franosi). Il preventivo totale dei lavori ammonta a 182.000 euro (il massimo finanziabile). La Regione deciderà a chi assegnare i fondi in autunno. |
Dopo alcuni giorni di caldo estivo, con ricadute positive in particolare sulle conversazioni occasionali che dalle condizioni meteo traggono sempre grandi spunti, le temperature si stanno abbassando sui valori medi di stagione (è pur sempre luglio). I primi effetti si sono visti anche da Vezzano. Il cambio di circolazione con aria più fredda dal Nord Atlantico ha portato instabilità e temporali sul nord italia, con molta attività elettrica. Niente precipitazioni significative in vista e quindi nelle foto di oggi spazio a due elementi tipici dell'estate emilian-vezzanese: balle e fulmini. |
Qualche settimana fa, a fine maggio, sui giornali locali scoppiò "il caso della pineta di Vezzano" ovvero della stato di salute degli alberi e dell'intera area. Ricordate ? Qualche giorno dopo, il 1 giugno, la giunta comunale di Vezzano ha approvato un accordo con la Provincia di Reggio per poter partecipare ad un bando della Regione per acquisire dei fondi per l'area dell'Ecoparco. Il bando, che aveva scadenza 7 giugno, riguarda i fondi che vengono stanziati nel "Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020" ed in particolare per la voce che interessa la "prevenzione delle foreste danneggiate" (5,5 milioni di euro totali) Sono fondi in maggior parte provenienti dall'Europa che possono finanziare singoli interventi compresi tra i 50.000 e 150.000 euro (ma possono essere finanziati più progetti dello stesso soggetto). E i tempi ? In teoria entro l'autunno si conoscerà l'esito del bando e se la vecchia pineta di Vezzano potrà ricevere un po' di finanziamenti. |
Sabato scorso in un teatro Manzoni non particolarmente affollato è andato in scena il convegno "Il segreto della montagna di gesso" dedicato alla situazione dell'area delle cave del gesso di Vezzano. E' stato un momento per fare il punto della situazione con tecnici e addetti ai lavori sullo "stato dei luoghi" e per immaginare (più che programmare) un futuro per un pezzo importante del territorio vezzanese. In estrema sintesi e per punti: - gli studi dell'Università di Torino escludono quasi certamente l'esistenza di un "quinto livello", ovvero di una galleria sotto la statale 63 che dirige verso il Crostolo. - l'area delle cave peggiora di anno in anno a vista d'occhio, con crolli e sprofondamenti. - il solo mettere in sicurezza l'area (al di là di una semplice recinzione) ha costi molto alti e non si sa bene chi li debba sostenere. - le escavazioni sono terminate, ma l'area rimane privata e con proprietà in conflitto più o meno velato con gli enti pubblici. - il progetto (contenuto in una tesi di laurea) di una "casa della musica" nella zona delle cave è molto bello ma anche molto effimero. Insomma dopo molto tempo (le attività di estrazione si sono concluse quasi vent'anni fa) l'area delle vecchie cave del gesso di Vezzano rimane in una situazione d'impasse. Se resterà una specie di grande buco nero con un paese intorno o diventerà una bella risorsa per il nostro territorio solo il tempo lo dirà. Molto tempo. Ci aggiorniamo tra dieci anni. |
"Il segreto della montagna di gesso" è questo il titolo del convegno organizzato sabato 4 giugno dalle ore 9.30 al teatro Manzoni di Vezzano. Si parlerà ovviamente del Monte del Gesso e delle relative cave attraverso le conclusioni di uno studio che è stato commissionato da Regione, Provincia e Comune all'Università di Torino a partire dal 2007 e che è costato in totale 130.000 euro. Al convegno, aperto a tutti, interverranno tecnici ed esperti dei vari enti coinvolti. L'attività di estrazione del gesso, prima artigianale e poi industriale, ha caratterizzato Vezzano fino agli anni novanta del novecento. Nei decenni ha portato lavoro ma, una volta terminata "la coltivazione", sono arrivati i problemi di ripristino dell'area. Lo studio commissionato ha avuto anche il compito di determinare il reale sviluppo delle cave e la loro pericolosità attuale. In un testo di qualche anno fa (di cui abbiamo parlato nel 2007) lo sviluppo totale delle gallerie veniva stimato in quasi 4 chilometri. Come una unica grande galleria che unisse Puianello e Vezzano. Le gallerie, del diametro medio di 8-10 metri, si sviluppano in ben 15 livelli alcuni dei quali sotterranei e parzialmente o completamente allagati. |
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Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
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Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
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