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Vezzano ha un ricco patrimonio di sentieri e strade bianche utilizzate in modi diversi. Oltre all'escursionismo (a piedi, in bicicletta o a cavallo) ci sono anche attività che prevedono l'uso di mezzi a motore come enduro, quad, fuoristrada. Attività più "controverse" che non mancano di suscitare spesso polemiche. Ultima in ordine di tempo quella partita ieri dal profilo Facebook del sindaco di Vezzano Mauro Bigi che ha commentato negativamente una foto di un motociclista reggiano (quella che trovate qui in alto e che aveva come didascalia originale "finchè c'è fango c'è speranza"): "questo è il motivo per cui ci si scassano i sentieri. Siete a casa vostra ? Bene ! Su un sentiero pubblico ? E' inaccettabile !!! ". Un tema più complesso di quello che possa apparire ad una prima lettura e che da parecchio tempo vede confrontarsi le parti (associazioni ambientaliste e motociclisti) ad un Tavolo Provinciale che dovrebbe fornire una soluzione condivisa. Intanto dal 1 dicembre il vicino comune di Quattro Castella ha accelerato i tempi ed ha deciso con un'ordinanza di proibire il transito di veicoli a motore su questi percorsi, compreso uno dei più utilizzati dagli appassionati di enduro della provincia: il tratto della costa fino a Canossa. Percorso che però è proprio sul confine con il Comune di Vezzano. Basterà a motociclisti salire stando un po' a sinistra per evitare le multe ? |
Massì dai...chiudeteci tutti in casa a guardare la tivù e a stare su facebook che è molto più costruttivo!!! Dobbiamo metterci in testa che bisogna solo lavorare per pagare tasse e debiti mettendo da parte tutte quelle inutili attività, hobby e altre cose che recano solo danno alla nostra psiche correndo il rischio di farci staccare la spina da tutti i pensieri che ci fanno vivere sempre meno. Propongo anche di proibire di fare le foto perchè il rumore dello scatto della macchina fotografica potrebbe danneggiare l'udito della talpa muschiata! |
discutiamo e proibiamo il passaggio nei pubblici sentieri a moto, enduro, quad e fuoristrada ma parliamo anche degli agricoltori che vangano i pubblici sentieri, che li chiudono con legna o fascine proibendo il passaggio anche alle innocue mtb. E poi...verifichiamo che i latifondisti locali possano recintare e proibire il passaggio a chiunque.... |
Roberto credo anche io sia un pò eccessivo da parte del Sindaco quell'intervento, in quanto non credo che in quel punto ci vada la vecchietta a girare a piedi...quindi se ci va una moto...ma che si divertano un pò questi giovani... piuttosto, credo sia molto più pericoloso (e scusate se torno sempre sullo stesso argomento perchè non ci mollo) per me è più pericoloso che una persona giri per sedrio con macchine che sfrecciano come in pista...anche in quel caso potremmo dire ai tanti personaggi che ci passano:" Siete a casa vostra ? Bene ! Su un strada pubblica ? E' inaccettabile !!! ". ma forse due moto nel bosco sono più pericolose di decine di macchine che sfrecciano a 100kmh. saluti a tutti. |
Il problema a mio avviso non è quello di proibire un'atività (motocross, enduro, MTB, escursionismo, ecc.) ma di far si che possa essere praticata senza arrecare danno al patrimonio pubblico o alle persone. Se una moto o un quad mettono fuori uso un sentiero "arandolo" o metttono in pericolo un ciclista o un escursionista non si può dire che regolamentare quelle attività sia privare la libertà di qualcuno, ma tutelare quella di tutti. Vale lo stesso discorso per chi sfreccia per sedrio o per i ciclisti che invadono in gruppo le strade statali o a chi ostruisce sentieri o chi considera il territorio una propria proprietà privata ecc. Ci lamentiamo spesso dell'assenza delle istituzioni e del loro intervento solo dopo incidenti, quando però si comincia a discutere alziamo le barricate per difendere i nostri piccoli orticelli. Trovimo soluzioni, proponiamo alternative e accettiamo tutti un po meno di anarchia per un po' più di convivenza civile e serena. A Pecorile c'è un crossodromo usiamolo, creiamo percorsi per ciclisti e per escursionisti lontano dal traffico motorizzato, limitiamo l'arroganza di alcuni conducenti all'interno di aree destinate alla vita sociale e troviamo spazi per 'praticare' le passioni di ognuno in sicurezza e senza deturpare i beni pubblici; ma è davvero così difficile ? Ci sentiremmo così imprigionati se ci venisse proibito di entrare in una proprietà privata o se ci venisse detto di non girare in auto in determinate zone? |
Condivido intervento di Giovanni Campani. Come ho scritto già su FB il Codice Civile è esaustivo sul tema: strade private, strade private con uso di vicini, strade private ad uso pubblico, strade pubbliche. E se uno fà dei danni ne risponde al proprietario, privato o pubblico.Al sig.Costi rispondo che se dei ragazzi per giocare a pallone invadessero il suo giardino, pur invocando il diritto di questi di giocare per non stare in casa davanti alla playstation, non sortirei il suo sorriso e condivisione. Chiuderebbe il cancello e alzerebbe la staccionata.... Giustamente. Fare questo coi sentieri è più difficile. Gli agricoltori, che tra l'altro svolgono un lavoro socialmente utile perchè mantengono la natura, se "vangano" pubblici sentieri incorrono in pesantissime sanzioni, tra cui il ripristino dei luoghi. Se la carraia è loro e non ci sono diritti di passaggio, possono farlo. A tutti i turisti per caso che passano nei nostri sentieri và comunque ricordato che tra un campo di erba medica, piuttosto di un bosco, e il loro giardino non c'è alcuna differenza in merito al Codice Civile, per quanto riguarda i diritti e doveri. Nella foto la carraia nel bosco serve in autunno e in primavera per trasportare la legna. In quel caso il proprietario dovrà prendere un cingolo con lama, almeno 50? + iva all'ora se lo fà fare, per renderla praticabile. La legna viene a costare troppo = non si taglia più. Ora i boschi sono "disabitati" ed infatti quando piove succede quel che succede. Gli alberi nelle alluvioni non sono quelli delle rive, come molti pensano, ma dei pendii non più "coltivati", perchè sì un bosco và coltivato. Non perchè non più coltivati sono casa di nessuno. La coerenza vuole che quando facciamo qualcosa, pensiamo cosa succederebbe se venisse fatta a noi... o a casa nostra. Nulla contro il cross se non rovina le strade. In questo caso, sull'asciutto, nemmeno i privati brontolano. Ma se.... "finchè c'è fango c'è speranza".... |
Sindaco come darle torto, ha perfettamente ragione su tutto. penso però che i due giovani, non siano stati gli autori del fango che si vede, ma si sono semplicemente limitati a passarci all'interno ( o per lo meno ci hanno provato)...e si sono divertiti nel farlo, nello sporcarsi, e nel tornare a casa dopo essersi rotolati nel fango. Non so perchè, sarà che il passaggio non è mio, quindi non mi sento colpito,(forse quando romberanno anche sotto casa mia mi lamenterò anche io, chissà)ma non riesco a colpevolizzarli più di tanto, credo siano ragazzi. non li voglio difendere, e ripeto che sono in accordo con quello che ha scritto, che si debba cioè avere più rispetto per gli altri, e per le cose degli altri, soprattutto per i beni pubblici, ma a me, come dico da tempo anche su questo blog, danno molto più fastidio quelli che sfrecciano per le vie del paese pensando che sia un circuito di F1! |
x me uno dei due e'sedrio e nello specifico quello cn la KTM. |
x fabrizio: no , non sono io, e purtroppo non ne ho neanche una. confesso che mi piacerebbe averne una, ma a questo punto non saprei dove usarla. :) |
In mia di ragas, in piò vec' ed mè! Ahiò vest al foto!! |
Un motiv in più per dir ch'in 2 nèsi.... perchè quand a ghe al ploc as cerca d'ander dove a ghe più sot... |
un applauso al comune di QUATTRO CASTELLA e speriamo lo facciano presto anche a VEZZANO di proibire i fuori strada a questi incivili. A Pecorile c'è una bella pista di motocross da poter frequentare, che vadano tutti lì. |
Molto intelligente ed equilibrato il commento di Campani e ovvimente del sindaco Bigi.Aggiungo,per esperienza diretta,che i famosi "poveri ragazzi" a cui si vorrebbero proibire esperienze così "edificanti"sono in realtà persone perfettamente informate dei divieti in essere,che hanno a più riprese minacciato il sottoscritto(come da regolari denunce presentate)che considerano i verbali a loro elevati dagli organismi di vigilanza come una "necessaria" spesa per affrontare la loro attività e che se ne intravvedono la possibilità non esitano a farsi beffe dell'alt esibito dai pubblici ufficiali.Qualcuno che si ritiene di appartenere alla società civile desidera ancora difenderli?Allora sappia che la pubblica amministrazione di Vezzano nel 2011 ha ottenuto finanziamenti per il ripristino di alcuni sentieri su Monteduro,anche con finalità antincendio,che il ripristino si era reso necessario proprio per la devastazione che tali mezzi avevano provocato e che,nonostante l'evidenza e la conoscenza di quanto sopra, stanno provvedendo a far si che le cose ritornino esattamente nello stato iniziale. |
Nota per abitanti di Pecorile e dintorni,Telecom sta provvedendo in questi giorni a sostituire e potenziare la linea telefonica,presto cesseranno i disservizi e adsl (internet veloce) per tutti. |
i cacciatori non toccateli mai per l'amor di Dio! Loro si che sono santi, li ho spinti personalmente a mano fuori dal fango più di una volta e non erano sul sentiero ma in mezzo a prati coltivati con fuoristrada da 25 q.li. Noi enduristi che passavamo da lì cercando di evitare le zone più limacciose andavamo bene solo a fare quello! e non parliamo di quando li vediamo montare le catene sui 4x4 perché c'é troppo fango e non riescono a salire. Però loro sono forti di un'associazione e spesso sono proprietari di fondi adiacenti o daccordo con i proprietari stessi quindi lo possono fare...... noi invece siamo i maleducati irrispettosi. La maggiorparte di noi pagherebbero un "bollo" da destinare al recupero dei sentieri se solo le amministrazioni si adoperassero per farlo. E se si decidesse dove si può lasciar girare le moto e dove no saremmo tutti più rispettosi e contenti. Invece si continua a proibire e a dar sentenze. Ricordatevi che le piste e il motocross sono un'altro sport, l'enduro é una specialità ben diversa di cui siamo stati campioni del mondo in diverse occasioni facendo conoscere e rispettare la nostra bandiera nazionale, peccato che i nostri atleti si debbano allenare abusivamente per sentieri proibiti come fossero fuorilegge. Mi rivolgo a Lei sig. sindaco, ne parli anche con i colleghi dei paesi limitrofi, alcuni comportamenti vanno indiscutibilmente puniti ma non si può far di tutta l'erba un fascio e vietare tutto a tutti. Bisogna effettuare controlli, punire chi non rispetta regole o comportamenti corretti e lasciar vivere in pace che pratica invece questo sport nazionale in modo civile e rispettoso. Si ricordi che non é più rispettoso e civile smantellare e distruggere antichi muretti a secco centenari per passare con i trattori a far legna come ho visto e fotografato in diverse occasioni, ma qui si aprirebbe un dibattito infinito...... |
A rovinare i sentieri sono in massima parte pochi fuoristrada che passano (anche di notte) e in tutte le stagioni con tutti i climi... Basterebbe ragionare sulle dimensioni dei solchi che si trovano per capire che non possono essere opera di motocicli... Un'altra piccola annotazione come spunto di riflessione: ci sono km e km di sentieri che rischiano di essere inghiottiti dalla vegetazione perchè al giorno d'oggi non si fa più la manutenzione che gli agricoltori facevano una volta... questi sentieri rimangono praticabili solo e soltanto perchè qualcuno passa regolarmente di lì, se venissero usati solo 1-2 volte l'anno per andare a far legna sarebbero già spariti. Un'ultima considerazione: sicuramente tra gli enduristi ci sono degli imbecilli, persono irrispettose degli altri e della natura, anche allo stadio c'è pieno di imbecilli ma nessuno si sogna di chiuderli, anche per strada c'è pieno di gente irrispettosa (motociclisti ma anche tanti automobilisti) quindi cosa facciamo chiudiamo anche quelle? I cacciatori poi... tutti gli anni qualcuno finisce impallinato ma non viene vietata la cacci per questo! Basterebbe REGOLAMENTARE non PROIBIRE Esempio: la caccia è sicuramente una attività dannosa per la natura e difatti viene svolta (o almeno così dovrebbe essere) in determinati periodi dell'anno a una certa distanza dai centri abitati ecc. SIAMO PROPRIO SICURI CHE NON SI POSSA TROVARE UN COMPROMESSO CHE ACCONTENTI TUTTI? REGOLAMENTANDO ORARI, PERIODI, ZONE per le varie attività (trekking, mtb, equitazione, caccia, enduro... SI, ANCHE ENDURO! |
Pratico enduro da forse 15 anni e non mi sono mai sentito un fuoriegge incivile ho sempre rispetteto tutti e mi sono sempre fermato all" alt delle forze dell ordie . In alcune occasioni ci siamo anche fermati a scambiare due chiacchiere con la forestale.Sarei il primo a pagare pur di poter fare quello che faccio, ma in pace con tutti senza rischiare punti patente o addirittura la moto.Adesso però ho notato che non ci si sipporta più nemmeno nei boschi, dove a volte ci si và anche per stare qualche ora con buoni amici, che arriva la l"escursionista della domenica a minacciare denunce.Sono consapevole che anche nella nostra categoria, ci possa essere qualche "furbetto"ma quelli sono ovunque dalla vita quotidiana,alle istituzioni!!!buone feste a tutti!! |
Colui che pratica enduro non è un fuorilegge che fa rumore, disturba gli escursionisti a piedi e in mtb, sfreccia nei prati coltivati, violenta le vecchiette e disturba gli animali nel loro ambiente naturale, è anche una persona che si muove su motocicli in regola con il cds, paga un bollo, un'assicurazione,(questo non lo autorizza a far ciò che vuole) fa un onesto lavoro durante la settimana e nei w.end si ritrova con amici non solo per fare il giretto in moto, ma anche per raccogliere spazzatura abbandonata nel letto del ruscello o per riaprire sentieri abbandonati a se stessi con vanga-badile-sega-forbici etc. Se lo incontrate nei boschi è perchè ama quell'ambiente non perchè lo vuole distruggere. |
Io ho 17 anni, giro in moto da 3, prevalentemente d'estate e con i miei amici mi sono visto chiudere tutti i sentieri.. dico solo che la pista da cross non da le stesse emozioni, perchè è una cosa diversa, non potrò più fermarmi in cima a una collina e guardare il paesaggio, più volte mi sono fermato a togliere bottiglie di plastica o a togliere tronchi dai sentieri.. E i solchi più grossi cioè quelli che danneggiano le carraie sono tutti provocati da jeep fuoristrada, lo sanno tutti, e si, prendiamocela con la prima foto che capita.. ma va beh forse voi non potete capire, avrete altri interessi più importanti, togliete pure le ultime passioni nobili da questa generazione ipocrita.. complimenti |
Bernardo ha 17 anni e l'entusiasmo di chi è giovanissimo. Tanti di noi forse non ricordano quello che facevamo in sella ai nostri KTM, SACS,Bultaco,Ossa, Honda ecc alla sua età: Le corse pazzesche sulla costa che da Puianello porta a Canossa oppure da Vezzano a Pecorile passando dai calanchi per arrivare a Melano, Signano , Banzola. Eravamo gli unici fuoristrada, qualche Jeep di cacciatori, di mountanbike non se ne incontravano, i quod non esitevano ma soprattutto i contadini erano più tolleranti e comprensibili. Bei tempi, non c'erano vincoli e divieti anche se la terra era lavorata molto più di adesso dai contadini.Ora ci sono i proprietari terrieri i costruttori di immobili che hanno deturpato l'ambiente, rovinato la natura , deviato il corso delle acque, altro che il solco lasciato da qualche irrispettoso appassionato motociclista . Forse al sindaco interessa vietare i motocrossisti più che disciplanare gli immobiliaristi, fonte di entrate per le esangui casse comunali. Qui, si sono chiusi gli occhi (tutti e due)costruendo per esempio a Sedrio, avanti così e ne vediamo i risultati- Oppure facciamo come Ferrarini : chiudiamo le strada del Lupo e di Rivaltella, così la terra e lo spazio sovrastante è di loro eclusiva proprietà. Da lì non si può passare nenche a piedi : forse sarà che le impronte dei pedoni rovinano le strade( quella di Rivaltella è asfaltata sic !) Campani e Venturi non mi sorprendete: non capite le sensazioni che provano coloro che girano in pista da chi in libertà percorre sentieri immersi nel verde, nei boschi, attraversa ruscelli , forse è inutile dibattere con Voi su questo fronte. Bernardo non ti perdere d'animo continua con il tuo entusiasmo e mi piace immaginarti ancora per molto tempo a cavallo della tua moto a gardare il paesaggio, le colline che sbucano dalle nuvole, il cielo azzurro ed il sole che ti scalda il viso ed il cuore. Rispetta ,però le strade,le carraie, i sentieri ed i campi , non prestare il fianco a critiche pretestuose di chi decontestualizza tutto ciò con una foto di uno scempio : è come dire siamo tutti delinquenti mostrando un immagine di un reato. Ciao, Sasha |
Solo per precisare. La foto l'ha postata su Facebook un motociclista convinto, che l'ha pure intitolata "finchè c'è fango c'è speranza". Io l'ho ripresa per questo motivo. |
tra poco facebook sarà l'unica attività motoria che ci rimarrà, purtroppo. Complimenti a chi ha postato la foto. Non siamo abbastanza accusati e malvisti che c'era proprio bisogno di farsi vanto pubblicamente su facebook di una cosa così. La cosa più seria e che nessuno ha notato é un'altra. Se quel sentiero é loro privato possono fare quel che vogliono e questa polemica sarebbe campata in aria, nata dal nulla, senza ragion d'essere. Se quel sentiero invece é pubblico la cosa grave é che una delle due moto non é targata e questo si che sarebbe da punire. Esiste anche fra noi qualcuno che vuole a tutti i costi farsi voler male, ma non per questo occorre bastonare gli altri mille altrimenti dovremmo chiudere tutte le strade e vietare alle auto di circolare perché c'é gente che passa ai 150 orari nei paesi o che gira senza assicurazione e vi garantisco ce ne sono tanti! poi chiuderemmo gli stadi visti i casini che procurano (e questo forse si che sarebbe meglio) e magari vieteremmo anche di vendere i martelli visto che ci si possono schiacciare le dita! Nel nostro paese purtroppo si tende a generalizzare tutto e tutti, persino i controlli e l'ordine pubblico al punto che quando noi onesti enduristi in regola ci fermiano all'alt delle forze dell'ordine, se siamo a posto veniamo comunque dichiaratamente puniti anche per gli altri coglioni che non si sono fermati.(si avete capito bene. Purtroppo ci sono anche tra noi ma ci sono in tutte le categorie, non siamo la sola ).Non é così che si deve fare. Perché non tollerare chi liberamente vorrebbe praticare le proprie passioni e punire solo chi invece non ha rispetto di niente e di nessuno? E' troppo facile vietare in toto una disciplina perché non vi si vogliono dedicare risorse, non si hanno mezzi per regolamentarla o competenze per valutarla. Così si alimenta solo il malcontento e istigano i "buoni" a comportarsi come i "cattivi" che tanto poi é lo stesso. In merito alla foto in questione, da endurista vi posso dire che non é che sia particolarmente divertente infangarsi in quel modo;un paio di volte mi é capitato di trovarmi in una situazione simile ma per caso, o per meglio dire, per inesperienza perché non é poi tanto divertente passare il resto della giornata a togliere terra dalla moto per cercare di fargli girare le ruote per ripartire. La pubblicazione della foto é stata sicuramente una goliardata di qualcuno che non ha pensato bene alla cosa e a che polemica avrebbe portato. Poco intelligente farlo su facebook se poi il risultato é questo e qua voglio farvi riflettere sulla pericolosità dei social network se utilizzati in questo modo. Vorrei ricordare inoltre che spesso noi enduristi amiamo la natura i boschi e le montagne molto di più di quella schiera di escursionisti e di cacciatori che si proclamano ecologici e poi abbandonano sacchi di immondizia frutto dei loro bivacchi lungo i sentieri che percorrono. A volte sono gli stessi enduristi ad organizzare uscite per ripulire i sentieri da questo scempio con anche la speranza, devo dire finora vana, che la comunità riconosca i loro intenti dignitosi. Condannateci pure perché siamo rumorosi, sporchi e puzziamo. Andate a vedere lo scempio che rimane sul posto quando le comunità montane organizzano il taglio degli alberi e la raccolta della legna: 20 motoseghe alla volta sono molto silenziose, le taniche benzina vuote e abbandonate sul posto assieme a stracci e indumenti di vario genere sono ecologici almeno quanto le borsine con gli avanzi dei pranzi dei boscaioli appoggiate in giro a casaccio. E allora cosa vogliamo fare? Vietare anche la pratica che ci consente di tenere puliti i boschi oppure controllare che non ci siano cretini che se ne fregano dei loro comportamenti perché tanto non ci sarà mai nessuno che glieli va a contestare al contrario di noi stupidi,rumorosi, sporchi,puzzolenti? Meditate gente, meditate.... |
Da endurista scrivo questo:colui che pratica questo bellissimo sport non deve essere considerato un delinquente in quanto gira con un mezzo puzzolente e rumoroso ed è alla vista irriconoscibile perchè porta il casco e la mascherina.Codesta persona sotto questo travestimento è comune a tutte le altre,si fà il mazzo durante la settimana e cerca lo sfogo con questa sua passione.Ricordo poi che la maggior parte di chi pratica enduro ha un innato rispetto della natura più di chiunque altro comune passeggiatore,si presta a tenere aperto i sentieri e a rimuovere tronchi caduti,a togliere la spazzatura gettata nel ruscello. Secondo mè il classico escursionista della domenica che ci reputa delinquenti e cretini,queste cose non le fà.. Sarebbe ora di meditare a modo gente. |
io sono un diciottenne che si sta appassionando alla disciplina. ogni santo weekend salto in sella alla mia moto e vado nelle carraie di pianura a girare con la moto mi alleno a curvare, a riaprire dopo le curve in generale ad avere più stabilità! mi accorgo però che in alcuni terreni di terra battuta soprattutto adesso che sono umidi e di natura argillo-limosa anche se passo con gomme da competizione con gas tirato al massimo e freno davanti tirato non riuscirei a scavare un solco (che possa essere definito solco) se non mi fermo almeno 3 secondi nello stesso punto... con questo non fraintendetemi non mi diverto a fare queste cose, semplicemente voglio fornire prove pratiche delle accuse principali a noi, enduristi, rivolte. passando nelle strade bianche ci limitiamo a lasciare un solco come una bicicletta con ruote di dimensione maggiore, mentre i pochi danni che potremmo fare sono in accelerazione dopo un curva dove la ruota dietro con l'attrito (in ogni tipo di terreno)lascia giusto quel mezzo metro di terra o ghiaia smossa, per il resto o lasciamo l'impronta dei tacchetti nel terreno argilloso bagnato o un leggero solco nella ghiaia ni nessun fastidio o in caso di sabbia lasciamo un vero e proprio solco dato la scarsissima trazione che essa offre, ma come i castelli di sabbia un po' di vento o una pioggia e tutto torna a posto. io per esperienza vedo persone che passeggiano guardarmi male mentre rallento per non assordarle con lo scarico (che anche se ci accusano di far chiasso lo scarico è omologato, cioè lo si può utilizzare), poi ci si sente vietare perchè sfrecciamo come degli imbecilli, io vorrei far provare a coloro che dicono queste insulse cavolate a guidare oltre i 60km/h su un sentiero pieno di buche ghiaia e persone se è convinto di riuscire a non cadere per le buche la ghiaia pensa al resto e le persone per noi sono sacre, perchè anche solo sfiorarne una vuol dire assicurazione che ti chiede più soldi. poi mi chiedo io se ci sono sentieri solo per pedoni e sentieri solo per MTB, perchè non fare un sentiero solo per anduro che faccia un tour da pianura a tutte le tappe della collina (di interesse naturalistico/paesaggistico e storico) se mai con un piccolo pedaggio per la manutenzione che se volete ci dite dove farlo e ci vengo in prima persona con paletti e vernice rossa a delimitarlo e dopo che le prime 20 moto ci sono passate sono certo che sarebbe praticabile da tutti... niente di impegnativo ma che consenta a tutti di fare questo sport a costo zero per il comune e che permetta a noi di avere le coscienze a posto, perchè a me dispiace sentirmi dire su, ma mi fa ancora più dispiacere non poter guidare la mia endurina per i boschi e la natura che amo tanto... se no non farei una scuola ambientale. saluti e speriamo che si avveri questo mio piccolo sogno. Marco! |
Incredibile, scopro oggi grazie all'articolo sulla Legge Regionale e le REER che una MIA foto è stata impropriamente utilizzata dal sindaco Bigi per alimentare artatamente una polemica meschina. La foto non è stata tratta da FACEBOOK ma dalla mia pagina personale WEBSHOT e ci ritrae in un sentiero entro la proprietà privata di un amico, anch'esso presente. Questo è ciò che ho scritto su facebook a bigi: Signor Bigi, scopro oggi a distanza di oltre un anno che una foto fatta dal sottoscritto è stata impropriamente utilizzata sul sito di Vezzano. Si tratta della foto di due moto da enduro ferme nel fango. Quella foto è stata presa dalla mia pagina webshot senza permesso e senza richiesta di informazioni e utilizzata per una polemica sui sentieri e le moto.Lei stesso scrive, senza alcuna preoccupazione di informarsi, "questo è il motivo per cui ci si scassano i sentieri. Siete a casa vostra ? Bene ! Su un sentiero pubblico ? E' inaccettabile !!! ". E' inaccettabile la sua propaganda completamente ignorante della situazione: la foto è stata scattata nella proprietà privata Sereni al Mulino di Beleo, con lo stesso Sereni in quad. Quindi si limiti a commentare le cose che sa, citrare correttamente le fonti e non comportarsi in questo modo vergognoso e inaccettabile. |
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