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Il calanco rimesso a nuovo
Autore : redazione - mer 17 luglio 2013 - Cronaca
calanchi paderna ripristino
Lo scorso fine settimana una gruppo di vezzanesi riuniti dalla passione per le due ruote e non solo, ha sistemato un tratto del calanco che dal monte Grafagnana porta a Paderna, appena sopra Casoletta.

Il sentiero-carraia che passa sopra il calanco (quello in passato popolato da molti mufloni) era da diverso tempo in pessimo stato a causa del mancato e corretto drenaggio dell'acqua.

Il ripristino è avvenuto su base volontaria in coordinamento con il Comune di Vezzano.

A promuoverlo un gruppo di vezzanesi capitanati da Luca Giaroli presidente di Enduroterapia e membro del CER (Coordinamento degli Escursionisti su Ruote).

"Abbiamo contattato il sindaco di Vezzano sul Crostolo proponendogli un intervento di ripristino di un percorso di strada a fondo naturale senza costi per l’amministrazione. Grazie al lavoro e al contributo economico di diversi appassionati di enduro, quad, 4x4 e del cavallo è stato davvero bello poter fare il primo passo del cammino che abbiamo concordato in Regione, cioè collaborare con le Amministrazioni locali per il godimento, il ripristino, la salvaguardia e il presidio del nostro territorio. All'intervento hanno collaborato Roberto Cacciavillani, Fermo Bergianti, Luca Giaroli, Roberto Ferri, Andrea Incerti, Gabriele Beneventi, Mauro Colli e i fratelli Codeluppi.”"

Dell'associazione Enduroterapia si parlò qualche mese fa in merito al progetto di legge sui sentieri dell'Emilia Romagna, provvedimento che ha rallentato il proprio percorso legislativo proprio dopo le proteste degli appassionati del fuoristrada.

Il tratto di carraia che da Vezzano capoluogo porta a Paderna passando per Monte Gesso, pur essendo meno "gettonato" del percorso che passa sulla costa di Sedrio è comunque frequentato dai fuoristradisti in tutte le stagioni. E' proprio la "stagionalità" uno dei punti delicati e discussi dell'utilizzo di carraie e di sentieri da parte di mezzi motorizzati che nelle stagioni più umide "accusano il colpo".

carraia monte gesso vezzano
carraia grafagnana
carraia vezzano fuoristrada

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Commenti
Enduroerapia - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Le foto riportate non riguardano la zona oggetto del nostro intervento.
Se vi interessa vedere un po' di foto, del prima, del durante e del dopo (adesso) visitate la pagina facebook pubblica di Enduroterapia al seguente link https://www.facebook.com/me...
mer 17 luglio 2013 - 16.23
Domenico - domenpuntogianchiocciolaliberopuntoit scrive :
Vi rendete conto dello scempio che avete compiuto? Territorio demaniale di pregio spianato con la ruspa modificandone l'evoluzione naturale per farvi passare dei quad e delle moto, peraltro vietate?
lun 29 luglio 2013 - 14.11
Enduroterapia - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Hai ragione Domenico, la prossima volta lo lasciamo crollare definitivamente così non ci passerà più nessuno (nemmeno i mezzi di soccorso), rimarrà inviolato e "sorvolabile" solo con l'aliante o il deltaplano.
lun 29 luglio 2013 - 15.13
fabio venturi scrive :
Trovo anch'io uno scempio quello che è stato fatto. Sono sentieri panoramici non piste da enduro., se il calanco crolla è perché ci passano con le moto non perché filtra male l'acqua. Ma su questi sentieri non era vietato il passaggio di mezzi fuori strada? Con tanto di cartelli? Comunque continuiamo così a violentare la natura con scuse di tenere in ordine come i cacciatori che fanno eliminazioni selettive dopo avere messo loro in circolo le prede. Che schifo...pensavo il sindaco un po' piu sensibile su questi argomenti
mar 30 luglio 2013 - 19.48
Mauro Bigi scrive :
Vorrei condividere con voi la risposta inviata in Provincia sul tema a fronte di una richiesta di un cittadino.
"Sul tema in oggetto vorrei informarti che la carraia in oggetto era una vecchia carraia in uso per decenni dai contadini del luogo per la lavorazione dei campi.
Negli ultimi anni tale lavorazione è stata saltuaria fino a cessare, a causa anche della oramai inaccessibilità ai luoghi. Questo ha fatto sì che venisse a mancare la normale manutenzione ordinaria alla strada/carraia da parte dei beneficiari della strada stessa.
Come sempre l'abbandono alla lavorazione dei terreni nella nostra collina e in montagna è causa ed effetto della mancata manutenzione dei territori e dei sentieri e carraie.
Tale situazione è da alcuni anni sotto la nostra attenzione anche perchè la carraia stessa è necessario e unico accesso per i mezzi antincendio, e quindi anche autobotti, per la zona della Pinetina. E quindi da tempo era stato progettato un intervento su tale carraia.
Un gruppo di volontari del luogo, con finalità certamente anche escursionistiche, con mezzi a ruote, nelle settimane scorse ci ha proposto il ripristino a loro spese della carraia.
Visto la cronica mancanza di fondi dei comuni e degli enti sovraordinati (Provincie, Regioni, Bonifiche, etc.) su tale settore, abbiamo accettato.
Naturalmente previa visione del progetto. Questo ha comportato un sopralluogo da parte mia insieme all'arch.Angelo Dallasta Resp.Ufficio Tecnico comunale e dell'Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello Stato Rossoli, per verificare il tracciato, le opere, i declivi, le deviazioni per il deflusso delle acque, etc.
Questa operazione è di fatto parte delle attività di prevenzione che si stanno progettando ed attuando come Comune all'interno del Centro AIB (AntiIncendioBoschivo) sovraccomunale, gestito insieme alla Provincia, Corpo Forestale dello Stato, Volontariato provinciale e comunale di Protezione civile. Attività che nelle prossime settimane coinvolgeranno l'altro versante del Monte Grafagnana e della Pinetina, con la pulizia del terreno."
mar 30 luglio 2013 - 21.40
fabio Venturi scrive :
sono soddisfatto di questa risposta e anche di un sindaco così esaustivo sugli argomenti, che ci mette impegno e attenzioni però trovo questa opera gratuita fatta da questi cittadini volontari (fra cui ho parenti e amici!!) con il secondo fine di girarci sopra con quad e motocross mentre una volta era vietato da cartelli e leggi comunali e in un modello civile dovrebbe essere così, quindi quando su queste carraie e questi calanchi si girerà solo a piedi e in bici sarò soddisfatto dal lavoro di questi "volontari"
mar 30 luglio 2013 - 23.19
Taz scrive :
Baciati i gomiti Fabio che c'è chi ti mette a posto i sentieri e le carraie per farti girare sia a piedi e sia in bici...
mer 31 luglio 2013 - 08.55
Info@enduroterapia.com scrive :
Ah, se ci girano solo pedoni e bici non è più uno scempio...
W la coerenza!
Per vostra informazione, la settimana scorsa la regione ha emanato la nuova legge denominata REER (Rete Escursionistica Emilia Romagna) nella quale, finalmente, anche gli escursionisti su ruote sono stati riconosciuti come legittimi fruitori, con diritti e doveri.
Il CER Coordinamento degli Escursionisti su Ruote farà la sua parte per collaborare con le amministrazioni locali e offrire il proprio contributo per far rispettare le regole, per la manutenzione dei percorsi e la convivenza pacifica e civile del territorio di tutti, nel rispetto della legge, della natura, della proprietà privata e pubblica.
I volontari vezzanesi non hanno aspettato l'approvazione della legge per iniziare questa collaborazione e non hanno secondi fini: coscienti che il passaggio dei mezzi motorizzati modifichi la conformazione delle strade a fondo naturale e che comunque le stesse abbiano bisogno di manutenzione a causa di eventi naturali che impattano sul loro stato, offrono il proprio contributo per il ripristino e per la manutenzione.
Siamo noi i fuorilegge o gli incivili?
Invitiamo gli altri escursionisti ad abbandonare posizioni oltranziste e demagogiche e di formare gruppi di lavoro comuni per godere (non sfruttare) il nostro territorio insieme, con il sorriso e nel rispetto reciproco.
Tali gruppi di lavoro sono peraltro previsti dalla nuova legge e vanno sotto il nome di Consulta Territoriale, noi ci saremo, vi aspettiamo per iniziare il lavoro assieme.

Per Enduroterapia ed il CER - Luca Giaroli
mer 31 luglio 2013 - 08.56
gigi scrive :
Condivido la risposta e considerazioni del Sig. Giaroli..
usciamo dall'idea di conflitto per entrare in quella di collaborazione e di convivenza...
mer 31 luglio 2013 - 09.46
fabio venturi scrive :
Coerenza? Uno a piedi o in bici non deturpa o inquina l'ambiente, uno in moto minimo ha il gas di scarico. Poi appena pioverà passerà uno in quad e farà due bei canali così l'ambiente sarà preservato!!!!!!! Rimango della mia idea non mi interessa collaborare o convivere. Nella costa a est c'è ferrarini, e questo è un'altro discorso, e non ci si va e sulla costa a ovest tutti i motocrossisti della regione a sfrecciare. Grazie veramente
dom 11 agosto 2013 - 18.11
Taz scrive :
Fabio, polemica sterile e inutile... evita di dire cavolate ed evita di fare paragoni che non stanno ne' in cielo ne' in terra... Soprattutto se non ti interessa di collaborare o convivere con queste cose...
lun 12 agosto 2013 - 11.43
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Fabio, tu non possiedi mezzi motorizzati, immagino...
O se li possiedi non hanno gas di scarico, o forse se li utilizzi su strade asfaltate non li emettono...
Non continuo perché ho cose più urgenti da fare... tipo convincere altra gente a collaborare.
mar 13 agosto 2013 - 00.16
Giovanni Campani scrive :
Ho già scritto sull'argomento in passato. Di strade su cui far viaggiare mezzi a motore ce ne sono anche troppe. Se per cortesia si lasciassero i sentieri a chi vuol girare a piedi, in bici o a cavallo evitando di 'infestarli' con motori a scoppio sarebbe una bella cosa. SU quel tratto di costa a piedi ci si passava benissimo. Ora è più sano, più bello, più sicuro o semplicemente più adatto a farci passare mezzi motorizzati ?
mar 13 agosto 2013 - 13.57
taz scrive :
Che domanda idiota...
mer 14 agosto 2013 - 10.10
Andrea - crandagimachiocciolaliberopuntoit scrive :
Io son una decina di anni che pratico fuoristrada in Jeep.
Mi ritengo un amante della natura,e certi posti a piedi non li avrei mai raggiunti,non ho il fisico per farlo. Non siamo in 1000 sullo stesso percorso e pertanto l inquinamento è davvero minimo e comunque presente visto che l aria lo tradporta. Le velocitá son ridotte, e francamente tutta sta gente a piedi non l ho mai vista. Vedo peró in posti di poco passaggio ristoranti pieni di escursionisti a motore, benzinai che lavorano, alberghi con camere occupate. In generale,si crea indotto per le zone a scarsa affluenza turistica.
L ecologia è importante,il territorio va tutelato. Ma non mettoamo i paraocchi.
Chi gira su mezzi a motore spesso si occupa di pulire i perrcorsi, rimuovendo alberi caduti o immondizie lasciate in giro da chi pranza "al sacco".
Non si parla di asfaltare e rendere aperto al traffico pesante un parco,ma di far passare pochi mezzi a motore (e sopratutto al weekend)
Bisogna essere collaborativi e non nemici...
mer 14 agosto 2013 - 11.18
Anonimo che è meglio - Infochiocciolanonmipiaceilvangelodigiovannicampanipuntocom scrive :
Vero, Giovanni Campani ha già scritto sull'argomento. È uno dei tanti insegnamenti tratti dal... Vangelo secondo Giovanni e al vangelo, si Sto arrivando!, si crede e basta, mica si può mettere in dubbio, o no!?!
mer 14 agosto 2013 - 11.52
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Giovanni, per tua informazione quel tratto di costa per noi enduristi era per noi non solo percorribile in moto, ma anche molto più divertente!
Il tuo problema, come tanti altri tuoi colleghi escursionisti non motorizzati, è che non vuoi proprio prendere in considerazione che la tua libertà vale tanto quanto la mia e vi INVENTATE motivazioni, anche le più strampalate, per perorare la VOSTRA causa.
Come ti dissi in tempi non sospetti, la legge regionale dell'Emilia Romagna REER non é passata nel suo disegno originale, che a te piacevo molto di più, ma grazie anche al nostro (legittimo, o nemmeno quello?) intervento ora ci piace molto di più.
Non sono certo illuso di averti fatto cambiare idea, ma ti invito a rispettare la legge e la libertà, come faremo noi, e di iniziare a collaborare per una serena condivisione del nostro territorio.
mer 14 agosto 2013 - 12.09
Giovanni Campani scrive :
Caro Luca, il rispetto della libertà richiede equilibrio e non è rispetto della libertà dare accesso a qualunque luogo a mezzi a motore. L'equilibro e il rispetto della libertà di tutti vorrebbe che a fronte di un sentiero che viene concesso ai mezzi a motore se ne chiudesse un'altro riservandolo al solo traffico ciclo-pedonale.
Paradossalmente stiamo chiudendo i centri storici delle nostre città al traffico a motore per restituirli alla 'vivibilità' dei cittadini e apriamo i percorsi 'naturalistici' a quegli stessi mezzi che non vogliamo nei centri storici. Quante mamme si sentiranno sicure a lasciare scorrazzare i bambini nelle carraie sapendo che potrebbe passare una ecologica moto o un volenteroso fuoristrada? Al signor Andrea rispondo solo che le persone che si muovono a piedi a cavallo e in bicicletta producono molto di più 'ritorno' per un territorio che chi passa in moto o in fuoristrada anche perchè sono queste persone che tendono a fermarsi più spesso per 'ristorarsi'. Infine Luca ti ricordo che quella carraia 'ripristinata' era su una strada chiusa al traffico motoristico (c'era e forse c'è ancora un bel cartello di divieto su via al castello) che probabilmente trovavi altrettanto divertente ignorare. La legge hai ragione ora c'è, non mi piace affatto, ma la rispetterò fino a quando non verrà cambiata.
mer 14 agosto 2013 - 22.19
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Caro Giovanni, di sentieri riservati ai soli pedoni c'è ne sono eccome, inseriti nei parchi e nelle zone SIC, ti basta andare a Montalto su Monteduro, non c'è bisogno che arrivi in Trentino.
Il motivo per i quali si chiudono i centri storici ai mezzi motorizzati, e lo sai bene ma fai finta di non ricordarlo, è che la concentrazione di traffico rende davvero quei luoghi altrimenti invivibili, mentre in campagna se non passiamo noi non si vede anima viva.
Sempre per tua informazione ho iniziato a percorrere in moto la costa famosa solo dopo aver interpellato il sindaco che mi ha confermato del fatto che era possibile transitarvi in quanto i divieti in essere sul territorio vezzanese sono solo per il parco della Pinetina e i sic di Monteduro e "Gessi". Puoi chiedere a Mauro Bigi, Mario Ferrari, Mauro Sassi (Il GEV, non mio cognato) se non mi credi.
Scusa ma io non ignoravo un bel niente, forse tu, evidentente, si.

Con questo post ritengo chiuso il mio botta e risposta con te, rischiamo di diventare noiosi e tanto, sia io che te, rimarremo con idee totalmente divergenti su tutta la faccenda.

Domenica a messa, la mano per la pace te l'allungo lo stesso, come sempre!
gio 15 agosto 2013 - 01.11
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Per tutti, non per Giovanni, uno stralcio di cosa ho scritto su Enduroterapia per ciò che riguarda IL PERICOLO.
Il testo originale è troppo lungo (non accettato giustamente da questo blog), chi desiderasse leggerlo per intero lo può fare su http://www.facebook.com/pag... cercando il post del 12/8 a titolo: Il manuale del referente locale CER /3.

...
Attraversare le strisce pedonali in paese o in città è pericoloso?
STATISTICAMENTE si, visto che ogni giorno in Italia si contano casi di incidenti mortali di pedoni investiti.
Guidare la propria auto su strade ed autostrade é pericoloso?
Certo, leggetevi le statistiche degli incidenti stradali e contate i morti annui per farvene un'idea.
Fare alpinismo è pericoloso?
Beh, qualche morto ogni anno si conta, svariati interventi di soccorso (anche con elicotteri) si registrano regolarmente.
Sciare è pericoloso?
Ogni anno si sente di qualche incidente mortale, di diversi incidenti tra sciatori e/o snow borders, collezioni di ossa e articolazioni frantumate, non lo si può certo negare.
Scendere a "tutta birra" da una collina con una bici è pericoloso?
Forse si, per chi la guida e per chi rischia di essere investito.
Fare Enduro (non moto cross) per carraie e sentieri utilizzati anche da altri fruitori è pericoloso?
Potrebbe esserlo, sia per chi è in sella alla moto che per i suoi potenziali "bersagli".
Avrete già capito dove vogliamo arrivare...
In questi mesi abbiamo fatto delle ricerche presso diversi istituti assicurativi per avere delle statistiche di incidenti tra pedoni e mezzi motorizzati avvenuti su strade a fondo naturale.
Indovinate? Non si contano casi che abbiano avuto bisogno di ricorso alle assicurazioni! Zero assoluto.
Certamente qualcuno potrà citarne alcuni, ma STATISTICAMENTE sono del tutto irrilevanti (questa si che è materia mia, cacchio essere ingegnere dovrà pur servire a qualcosa...).

Nessuno, nemmeno CAI e LEGAMBIENTE, che io sappia, hai mai chiesto l'interdizione al traffico motorizzato su strade comunali o cittadine in difesa dell'inerme pedone, nonostante le schiaccianti statistiche che ne giustificherebbero la richiesta.
Nessuno ha mai proposto di abolire l'alpinismo (per la verità qualche parlamentare lo ha accennato e il CAI si è incazzato abbestia...) o lo sci perché sport pericolosi.
Qualcuno ha effettivamente chiesto di abolire la caccia (ma per motivi diversi), ma non ci è poi riuscito, nonostante di tanto in tanto i media riportano di incidenti anche mortali.

Il CAI, nel progetto iniziale della REER ha provato a bandire il "downhill" e gli altri sport PERICOLOSI, ma non è stato, fortunatamente, ascoltato. (in questo caso qualcun'altro si è incazzato abbestia...)

Non accettiamo dunque che si faccia DEMAGOGIA definendo pericolosa la convivenza dei mezzi motorizzati con gli escursionisti "diversamente attrezzati" sulle strade pubbliche a fondo naturale quando non ci sono riscontri oggettivi (statistiche, numeri, fatti) che la comprovino.
Senza questi riscontri, rimangono solo ipotesi fantasiose di chi da queste menzogne (se non provate, come le definireste? Favole?) vuole trarne vantaggio per sé o per la propria parte, facendo fuori quella categoria che ritiene dannosa per la propria.

Ma ci saranno motivi per i quali una situazione "potenzialmente pericolosa" nella realtà poi non si rivela tale?!?

Proviamo ad elencarne qualcuno:

- I sentieri di collina e di montagna sono frequentati pochissimo, non c'è concentrazione di traffico, anzi si fanno leggi ad hoc per cercare di incrementare il numero dei fruitori, altro che targhe alterne o Euro4 o 5!
- I sentieri di collina e di montagna non soffrono dell'inquinamento acustico tipico della città ed una moto, un Quad o un 4x4 che arriva si sente molto bene e distintamente fin da quando è a centinaia di metri dal pedone che ha tutto il tempo di mettersi al riparo, su un lato o accertarsi di essere visto.
- Dato il fondo sconnesso i mezzi motorizzati percorrono le strade a velocità ridicole, se paragonate a quelle con le quali sfrecciano sulle strade asfaltate e, anche se all'ultimo momento, grazie alla modesta velocità, sono in grado di arrestare la propria marcia ben prima di diventare un pericolo per gli altri escursionisti.
- Sarà sempre stata solo fortuna o forse c'è anche un po' di criterio da parte di chi conduce i mezzi sui sentieri e pure un po' di rispetto per gli altri?

Quando le statistiche ci condanneranno allora ne prenderemo atto, per il momento non è così per cui preferiamo di gran lunga confrontarci con i "nostri detrattori" su altri temi e preferiamo che ci dicano la verità (che non gli piaciamo, che facciamo rumore, che inquiniamo, che roviniamo i sentieri, che li disturbiamo poiché a loro piace camminare senza sentire una mosca che vola, anzi no, quella va bene...), ma non accettiamo e non tollereremo presunti fatti non provati.
gio 15 agosto 2013 - 02.02
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Stavolta è per Giovanni, laureato in Fisica, se ricordo bene.

Premesso che i ristoratori di montagna e i benzinai da noi interpellati e intervistati la pensano come Andrea e non come te, ti sottopongo questo problema:

Definito X l'indotto prodotto dagli escursionisti classici (quello che va a piedi), si definisca Y quello potenzialmente prodotto dagli altri tipi di escursionisti, anche motorizzati..
Sapendo che sia X che Y sono numeri reali maggiori di zero, provi il candidato a dimostrare che l'indotto totale X + Y non è maggiore del solo X.

Noi non abbiamo mai chiesto "o X o Y", ma sempre X+Y

I legislatori, ma soprattutto i sindaci di montagna, non sono riusciti a dimostrarlo e hanno optato quindi per X+Y nella stesura finale della REER.

Giuro, questo era l'ultimo.
gio 15 agosto 2013 - 02.27
Luca Giaroli scrive :
È ovvio che matematicamente è dimostrabile. Basta supporre che esista una correlazione tra l'assenza di Y e l'aumento più che compensativo di X.
Questo, tradotto in vita reale, è già però stato dimostrato essere fallimentare nelle regioni nelle quali si è imposto il divieto di transito generale ai mezzi motorizzati sulla rete sentieristica, vedi Ligura (posso fornirvi link su articoli nei quali si parla della morte commerciale delle attività ricettive lungo i sentieri delle Cinque Terre ed anche la chiusura naturale dei sentieri stessi).
L'assenza di mezzi motorizzati non incentiva la presenza infatti di maggiori escursionisti non motorizzati o perlomeno non sufficiente a compensarne l'assenza.
Le motivazioni sono facilmente intuibili:
- chi si sposta a motore raramente lo fa da solo, sono sempre grupppi
- chi si sposta sensibilmente da casa, spesso ha familiari al seguito che pranzano con lui
- le zone battute dai motori non sono panoramicamente interessanti per i pedoni, che continueranno a preferire i tratti di crinale o panoramici, spesso già inseriti in zone comunque protette.
gio 15 agosto 2013 - 10.00
Giuliano - giulianopuntocecchichiocciolagmailpuntocom scrive :
Purtroppo non conosco le zone di cui parlate, però vorrei segnalarvi che in Piemonte esistono delle strade a fondo naturale in cui è consentita e regolamentata anche la circolazione dei mezzi motorizzati (moto, auto, e fuoristrada). L'esempio migliore è costituito dalla Strada Provinciale dell'Assietta, ex strada militare che possiede un valore paesaggistico e storico notevole. Invito tutti, motociclisti ed escursionisti (sia a piedi che in MTB), a visitare il sito internet per farvi un'idea più precisa di cosa sto parlando, e a cercare su YouTube i filmati di chi l'ha percorsa. La strada è aperta alla circolazione dei mezzi motorizzati da Giugno a Ottobre (nei rimanenti mesi dell'anno la neve la fa da padrona e non passano gli spazzaneve per ripulirla) per 5 giorni alla settimana (i Mercoledì e le Domeniche più alcune feste comandate niente mezzi a motore, così gli escursionisti non sono disturbati minimamente), si può circolare esclusivamente sul tracciato sterrato, e la velocità massima consentita è di 30 km/h (e sarebbe da stupidi andare più veloci perché non riuscireste ad apprezzare il panorama, senza dire che probabilmente distruggereste il vostro mezzo andando più veloci). Io ho percorso in moto quella quarantina di km in compagnia di un amico, senza dare fastidio a nessuno, e incrociando diversi altri appassionati (ho trovato un buon numero di tedeschi).
Personalmente credo che sia stato trovato un ragionevole punto di equilibrio nella condivisione di una risorsa _pubblica_, con diritti e doveri sia per chi vuole fare delle escursioni a piedi o in bicicletta, sia per chi vuole andare in moto o in auto (ma sempre e soltanto sul tracciato della strada sterrata, fuori dal tracciato è vietatissimo), e che consente di mantenere il tracciato della strada militare.
Cordialità
gio 15 agosto 2013 - 10.07
Giovanni Campani scrive :
Una precisazione per Luca, non solo il CAI ma l'intera CAA (Club Arc Alpin)che è la federazione alpina di tutti maggiori club sportivi delle Alp hanno da tempo espresso un appello a tutte le istituzioni perchè vietino il traffico off-road motorizzato su tutta la regione alpina (vedi http://www.club-arc-alpin.e... mentre la proposta del CAI la puoi trovare qui http://www.mountainblog.it/...)
gio 15 agosto 2013 - 12.09
Luca Giaroli scrive :
Grazie Giovanni per la precisazione, è ovvio che io mi riferivo alle vicende di casa nostra e, come saprai, il disegno della REER iniziale è a firma CAI regionale (chiedi a Marco, per conferme).

Analogamente alla tua, potrei dirti che non solo FMI (Federeazione Motociclistica Italiana) ma anche la sua Omologa FIM (versione internazionale) chiede di poter sopravvivere e difende i suoi tesserati.

Colgo l'occasione per farne una a te: io avevo solo 6 in geografia e ho l'ho smessa in seconda superiore, ma io di ALP in Emilia Romagna non ne ricordo, ma solo APPENNIN, che son molt divers

Peace&Love
gio 15 agosto 2013 - 15.00
stefano contato - stefanocontatochiocciolatiscalipuntoit scrive :
Giovanni, il testo di legge me lo ricordo benissimo, ho scritto per due anni in merito, ed onestamente è esattamente profondamente sbagliato ed anticostituzionale perchè discusso "tra le 4 mura del CAI" senza coinvolgere gli altri fruitori dei sentieri e della montagna che aamano muoversi "diversamente che a piedi". Visto che è citato il Mountainblog, vi suggerisco di leggere i commenti.
gio 15 agosto 2013 - 18.49
stefano contato - stefanocontatochiocciolatiscalipuntoit scrive :
http://www.mountainblog.it/...
gio 15 agosto 2013 - 18.50
Alberto Gambarini - Albertochiocciolasferacartapuntocom scrive :
La pratica del fuoristrada e' innegabilmente invasiva e va regolamentata se l'"invasione" supera un certo livello. L'impatto sul territorio di una moto varia dal livello zero all'evidente ed è' certamente necessario che la pratica dell'Enduro comprenda anche la fase a piedi con piccone e buona volontà nei caso di impatto evidente. Detto ciò va precisato però che la percorrenza dei sentieri da parte di moto specialistiche comporta una manutenzione ordinaria continua da parte dell'endurista: come è vero che una moto può creare un solco che dovrà essere gestito e' vero anche che un albero caduto andrà quasi certamente tolto in tempo reale. Morale: l'endurista e' per sua natura un alleato di chi vuole un mantenimento dei sentieri.
La questione però andrebbe spostata anche su un altro aspetto, cioè quello della tolleranza.
gio 15 agosto 2013 - 18.53
stefano contato - stefanocontatochiocciolatiscalipuntoit scrive :
Dimenticavo... sono in Trentino in Ferie, l'asfalto ha raggiunto anche l'ultimo pezzettino sterrato che arrivava a Tovel, c'è un ex rifugio che si è alzato di un paio di piani ed è diventato albergo, un bel parcheggione per metterci la familiare (ma anche la mercedes...) ed i sentieri marchiati CAI sono stati spianati dalle ruspe per farci passare i passeggini... Peggio alle Regole di Malosco dove il rifugio CAI è diventato un mega albergo... per non parlare delle devastazioni da piste di sci, ovovie,,etc (siamo dietro a Madonna di Campiglio lato Brenta...), quindi signori CAI evitiamo di fare i paladini dell'ambiente...
gio 15 agosto 2013 - 18.57
marco tognoli - marcotognoli1968chiocciolagmailpuntocom scrive :
per me gran bell'esempio da seguire anche in altre zone d'Italia. Faccio un plauso ai ragazzi di Enduro terapia e a tutti quelli che hanno collaborato con le autorità locali per il ripristino di una strada che altrimenti si sarebbe chiusa su se stessa da sola in poco tempo.
gio 15 agosto 2013 - 18.58
Mauro - chabertonchiocciolaemailpuntoit scrive :
Per Giuliano !!

Ti segnalo che sulla provinciale SP 173 dell'Assietta è interdetta il passaggio dei veicoli a motore il MERCOLEDI e il SABATO.!! La Domenica passano tutti:
http://www.stradadellassiet...

In più abito all'inizio della SP 172 che incrocia quasi al suo termine la SP 173.. sono posti magnifici frequentati siac da motociclisti di tutta europa e dai tantissimi ciclisti che vogliono emulare le gesta di Danilo DeLuca vincitore del GP della montagna a passaggio del Colle delle Finestre nel giro d'Italia 2006
gio 15 agosto 2013 - 22.00
Domenico - domenpuntogianchiocciolaliberopuntoit scrive :
Distruggere un calanco per farvi passare delle moto e dei quad con la scusa "ufficiale" delle piste antiincendio è un disgustoso esempio di mala politica del territorio degno delle più nefande scelte fatte in passato nel Meridione d'Italia. Relativamente al fatto che un calanco possa crollare, caro Enduroterapia, è del tutto naturale che accada: fa parte della geomorfologia del territorio. Come saprai, su quel tratto era da anni che non si passava più se non a piedi oppure in MTB facendo attenzione. Questo non vuol dire che devi andarci con la ruspa a rifarlo. Potevi rifarlo con un criterio di rispetto che invece non c'è stato nonstante la presenza di esperti (così è stato detto) che abbiano dato il loro assenso (sarà poi vero? è tutto da accertare). Il sentiero, non a caso, era stato spostato direttamente sul Grafagnana. Vi faccio comunque notare, cari Enduristi, che la pista antiincendio originale parte da Casoletta e raggiunge la sommità della pinetina rapidamente da Vezzano, quindi evitando il calanco. Questa pista sì che sarebbe da ripristinare. Spero lo facciate voi, gratis, se potrete passarci con le moto, ovviamente. Inoltre forse non vi siete resi conto che sullo scempio che avete fatto non passerà nessun mezzo che non sia una moto o un quad perchè è stato fatto con una pendenza tale e con i "salti" centrali (giusti per le moto da cross) che ostacoleranno tutti gli altri mezzi che dovessero passarvi (inoltre, vi assumete voi che avete fatto i lavori la responsabilità del passaggio di un autobotte, anche "leggera", dei pompieri nel caso, durante un passaggio, dovesse sprofondare?) . Infine, se chi abita in un luogo non è in grado di mantenerne integra la bellezza, non ci sarà speranza di salvare questo paese dalla distruzione. Ovviamente sia esso motocrossista, ciclista o escursionista. Cordialmente
mer 21 agosto 2013 - 22.57
Domenico scrive :
Scusate, aggiungo per il sig. Tognoli: quella non è mai stata una strada. Chi lo dice mente sapendo di mentire. Quello è da sempre una traccia di sentiero in mezzo ai calanchi che finiva, e sottolineo finiva, nei pochi campi presenti prima del calanco stesso. Anche oggi, continua ad essere tale tant'è che spesso quando arano quei campi, arano anche la presunta "strada", che appunto, non esiste. Nessun mezzo a quattro ruote è mai passato di là, tranne la ruspa che lo ha distrutto. Ma ormai questa è accademia. Il danno è stato fatto. Tutti felici e soddisfatti. Prevedo che la prossima vittima di questi "bravi amministratori pubblici" sarà senza dubbio la "Costa del mandarino". Vero, Enduroterapia & Co?. Cordialmente
mer 21 agosto 2013 - 23.05
Domenico scrive :
Accidenti non lo avevo letto: Enduroterapia mi dice, in risposta al mio primo commento, che lì non ci sarebbe passato più nessuno, nemmeno i mezzi di soccorso... Abbi pazienza: prendi un ambulanza, per esempio, e prova ad andarci adesso che hai rifatto "la strada"... Ho già scritto troppo. Putroppo scrivere non ripara i danni. Spero però che nessuno si faccia male, strada o non strada. Io per primo, quando ci vado in bicicletta. Adieu
mer 21 agosto 2013 - 23.15
domenico scrive :
"La scomparsa, più o meno graduale, delle aree dei calanchi, è una seria minaccia al patrimonio paesaggistico e culturale in Italia; un lungo processo di trasformazioni sta portando al livellamento ed alla omogeneizzazione del paesaggio. Da qui l’esigenza di cercare nuovi approcci alla gestione del patrimonio naturale, che portino ad uno sviluppo più sostenibile e rispettoso delle peculiarità fisiche, morfologiche ed ecologiche, al fine di preservare la ricchezza e la biodiversità di zone governate da equilibri particolarmente fragili..."(Wikipedia - i calanchi). Non vuol dire usare la ruspa, mi pare.
mer 21 agosto 2013 - 23.44
Taz scrive :
Domenico, a quell'ora è vietato dalla legge alzare il gomito e scrivere su Vezzano.net... Nuoce gravemente alla salute...
Ma spiegatemi perchè, perchè vi rendete così ridicoli?
gio 22 agosto 2013 - 08.35
Luca Giaroli - infochiocciolaenduroterapiapuntocom scrive :
Domenico noi rispettiamo le idee di tutti, anche le tue.
Noi siamo tolleranti.
Tuttavia, dai tuoi ultimi post, si evince che non basterebbero una vita di botta e risposta per far convergere le nostre opinioni di come si possa "vivere nella natura", pertanto auguriamoci vicendevolmente buon viaggio e ci saluteremo se ci incontreremo per sentieri.
Una cosa, però, penso ci accomuni: entrambe rispetteremo le leggi che la maggioranza degli Italiani avrà deciso di darsi.

Veramente senza rancore, Luca Giaroli
gio 22 agosto 2013 - 08.43

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