Autore : lorenzo - gio 23 settembre 2010 - Argomento : Politica
Io, Giorgio e il Bar dello Sport
Cominciamo dalla fine: spero che Marco Barbieri entri in Consiglio Regionale.

Forse siete sorpresi dell'affermazione. O forse no. Forse è sorpreso lo stesso Marco. Chissà.

Comunque mi ripeto a scanso di equivoci: spero che Marco Barbieri entri in Consiglio Regionale.

Se volete almeno intuire il motivo, vi tocca leggere ancora un po', perchè la prendo larga.

E per larga, intendo bella larga. Un cosa tipo Firenze 50 anni fa.


Giorgio La Pira, deputato della Repubblica e sindaco di Firenze per 15 anni, non aveva un appartamento di proprietà e tutto quello che guadagnava dal suo lavoro di professore universitario e di politico lo dava ai poveri. Tutto, fino all'ultima lira. Per davvero.

Giorgio La Pira è stato beatificato nel 1986 e a Firenze lo chiamavano il Sindaco Santo.

Ma, come ovvio, i santi sono santi. Alle volte sono anche un po' matti e non saltan fuori tutti i giorni.

Stimo che, oggi come oggi, il cittadino-elettore si accontenterebbe di essere rappresentato più che da un santo, da un peccatore nella media.

Anche perchè di norma noi cittadini-elettori siamo peccatori nella media. Se non peggio.

A scanso di altri equivoci: Marco Barbieri non è Giorgio La Pira. Se non altro per la barba.

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Marco Barbieri è un peccatore nella media che a marzo si è candidato per la seconda volta alle elezioni regionali ed è rimasto fuori per 150 voti. Una cosa tipo zerovirgolaqualcosa. Una cosa tipo che ti girano un po' le balle, ma pazienza.

Una cosa che può portare un peccatore nella media alla tentazione della ricerca minuziosa di un cavillo post-elettorale tra i 50 neoeletti che lo precedono. E visto che i peccatori e i peccati abbondano, il cavillo si trova facilmente.

Nel nostro caso si tratta di una peccatrice che di nome fa Daniela Montani, nominata in quota Partito Democratico ferrarese nel listino Errani e quindi automaticamente eletta.

Il cavillo è piccolo piccolo, faccende di commi e aspettative, ma tra i due peccatori il purgatorio nella sostanza forse lo merita la Montani, che di voti ne ha presi zero e non settemila e passa come Marco Barbieri. Carta batte sasso, almeno in primo grado.

Ora questa appassionata rincorsa in zona Cesarini del ruolo di Consigliere Regionale ha generato qui due reazioni opposte.

La prima è una gioiosa soddisfazione dettata dalla stima personale per il candidato o dal rafforzamento della rappresentanza territoriale (traduco: in regione c'è uno di Vezzano). La seconda, più corposa e decisamente meno entusiasta, che attinge dal vocabolario dell'antipolitica: culo, poltrona, soldi.

All'antipolitica personalmente non sono mai stato affezionato e tanto meno al qualunquismo da Bar Sport. E' roba che si nutre non di dati, ma di umori. Spesso bassi.

Però in questi anni ho dovuto fare i conti con una realtà: spesso il Bar Sport ci prende. I socialisti rubano e i socialisti rubavano. La Juve vince per gli arbitri e la Juve corrompeva gli arbitri. Berlusconi va a.. beh sì quella non era poi una gran intuizione.

Che abbia ragione un'altra volta il bar sport ?

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Marco Barbieri è stato consigliere regionale (prima era assessore) dal 2005 al 2010. Il suo impegno istituzionale è ben evidenziato e riassunto in una pagina web del suo sito (ahimè fermo alla campagna elettorale con un lapidario "le urne sono aperte !").

Presente in aula il 96% delle sedute, presidente dal 2009 della importante commissione Territorio, Ambiente, Mobilità. Membro di altre due commissioni: quella del "Turismo, cultura, scuola, formazione, lavoro, sport" e quella per lo Statuto e il Regolamento.

In sostanza un consigliere regionale con molti impegni, non assenteista, con percentuali quasi bulgare di presenza.

Ho però voluto tradurre tutto questo ad un livello di comprensione, forse più basso, forse più digeribile per me.

E' venuta fuori una tabella di dati che prende in considerazione l'ultimo anno da consigliere regionale di Marco Barbieri. (La potete scaricare qui e la seconda parte qui).

Ripeto a scanso di ennesimi equivoci: un consigliere non fannullone.

In dodici mesi (dal primo aprile 2009 al 31 marzo 2010), sono 69 i giorni di lavoro impegnati in regione per Riunioni di assemblea e commissioni per un totale di 157 ore e 36 minuti.

Minimo di giorni impegnati in un mese: 4. Massimo 10. Vacanze lunghe in estate e a Natale. Inattività per un mese e più per la campagna elettorale. Ci si è riuniti più che altro in mezzo alla settimana, quasi mai il lunedì (4) o il venerdì (1).

Questo impegno è stato retribuito con una indennità lorda di 7.607 mensili più 1.463 euro (sempre mensili) come presidente di commissione. Totale 9070 euro (dati generali dal sito e dalla documentazione della Regione Emilia Romagna).

Netti si riducono a 4.500 euro circa, a cui però bisogna aggiungere i 2.700 euro di rimborsi mensili forfettari (che il consigliere li spenda o meno e non tassati) più un rimborso delle spese di trasporto in base alla distanza della residenza dalla sede di viale Aldo Moro a Bologna. Nel caso di una residenza a Vezzano il rimborso da diritto a circa 1.840 euro mensili.

In sostanza si portano a casa 9.000 euro al mese netti (netti ma con cui bisogna pagare un po' di spese e magari girare qualcosa al partito).

In più si ha diritto dopo 5 anni di mandato ad andare in pensione (assegno vitalizio cumulabile con altre pensioni) con circa 1.500 euro alla veneranda età di 60 anni . Se gli anni di mandato sono dieci l'assegno vitalizio sale a 2.700 euro circa.

Dulcis in fundo la liquidazione, pari a 38.000 euro lordi ogni 5 anni.

Anche calcolando che il lavoro di consigliere regionale non si esaurisce in aula e commissioni, che bisogna studiare e curare il territorio, che ci sono le spese per le campagne elettorali, tutto questo anche agli occhi di un innamorato della politica appare semplicemente, scusate la parola, ingiusto.

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Ingiusto perchè nel frattempo in questo benedetto paese lo stipendio medio nel 2010 si è attestato a 1.225 euro al mese, il ricorso alla cassa integrazione aumenta a dismisura, un ricercatore prende meno di mille euro al mese, le pensioni diventano un miraggio, la precarietà divora gli anni dei giovani laureati dentro i call center a suon di 500 euro a busta paga, agli enti locali si tagliano fondi e servizi essenziali.

"In un Paese segnato dalla sperequazione dei redditi, dove i ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri, i politici stanno coi ricchi".

Non l'ha detto Giorgio la Pira, non l'ha detto Beppe Grillo e nemmeno un qualunquista con il cappuccino al Bar Sport o su Vezzzano.net.

L'ha detto Pippo Civati che a marzo è stato confermato consigliere regionale della Lombardia per il Partito Democratico e che ha proposto il dimezzamento del suo stipendio perchè: "si vivrebbe bene lo stesso".

Se l'antipolitica oggi ha un gran successo, deve ringraziare la politica che riesce a fagocitare nei meccanismi corporativi (non ho scritto la parola "Casta" che è più che usurata) anche gli spiriti più volenterosi, anche i peccatori nella media.

Ma ritorniamo all'inizio. Che poi era la fine.

Spero che Marco Barbieri entri in Consiglio Regionale.

Lo spero perchè può essere il mio ultimo baluardo contro l'assalto all'arma bianca del Bar Sport.

Strano ? No. E' così.

Spero che Marco entri in Consiglio Regionale.

Spero che rappresenti al meglio il suo territorio e l'interesse generale.

Spero approvi buone leggi e che proponga una riduzione delle indennità e dei rimborsi spese.

Nel frattempo spero e mi auguro che si autoriduca lo stipendio netto a 2.000 euro e che tutto il resto (escluse un po' di spese) lo giri al Comune di Vezzano sul Crostolo per i settore servizi alla persona, quello dove si prendono cura del disagio, dell'assistenza domiciliare, delle situazioni di difficoltà.

Un gesto che oltre a restituire un po' di speranza nella politica come servizio alla collettività, rappresenterebbe un fenomenale atto di marketing politico.

Se c'è qualche problema procedurale, il cavillo per risolverlo sono sicuro lo troviamo.

Del resto "poche balle" come motto è efficace.

Giorgio La Pira apprezzerebbe. Io pure.

Forse alla fine anche quelli del Bar dello Sport.