Vezzano.net: blogMonteduro articoli di gennaio 2003
mer 22 gennaio 2003 - Autore : giancarlo
Carissimi,
voi sapete quanto abbia a cuore le vicende della memoria, chi ha partecipato alla nostra iniziativa con la presenza di Lala Lubelska, ebrea polacca sopravvissuta ad Auschwitz, non dimenticherà e terrà sempre viva la memoria di quegli avvenimenti oscuri per tutta l'umanità.
Questa volta da Monteduro ci spostiamo a Reggio, esattamente nella Sala degli Specchi presso il teatro Romolo Valli, il giorno sabato 24/01 c.m. per assistere dalle 15,30 in poi ad una iniziativa sulla Soah.
Oltre a Marcello Pezzetti del Centro Doc. Ebraica di Milano, Francesco Maria Feltri docente di storia esperto dell'antisemitismo, Jefte Manzotti a nome del Museo Cervi, sarà presente Shlomo Venezia sopravvissuto ai sonderkommando di Auschwitz_Birkenau.
Per coloro che non sanno cosa erano i sonderkommando: deportati nei campi di sterminio nazisti con il compito di togliere gli ebrei gasati con il ziklon-b (gas utilizzato per lo sterminio) dalle camere della morte e depositarli nei forni crematori per l'incenerimento, dopo averne prelevato il valore che ancora possedevano (capelli, capsule dei denti in oro).
Per chi volesse saperne di più dovrà consultare il sito dei teatri di Reggio e troverà maggiori dettagli sull'iniziativa (che io ritengo da non perdere).
Un presto arrivederci.
Giancarlo Lolli
sab 11 gennaio 2003 - Autore : giancarlo
Domina il nostro territorio (è bello alzare lo sguardo e vederlo là sempre immobile e fermo davanti agli eventi che si susseguono), è un polmone di verde e dunque di ossigeno (perciò di questi tempi non guasta!), ne raggiungo la meta quando mi sento ispirato e quando ridiscendo mi sento cambiato (l'ossigeno farà invecchiare le cellule però schiarisce le idee!), dopo la burrasca da lassù gli occhi possono spaziare su tutto l'arco alpino a nord ed il Cusna a sud ti sembra a portata di mano, se si sale dalla parte nord percorrendo i sentieri immersi tra la vegetazione
hai la visuale impedita fino a che non ti avvicini alla vetta, se non passano aerei non senti altri rumori che quelli della natura.

Insomma un bel posto e volendo far galoppare la mente è proprio una bella metafora della vita (c'est très dùr la vie! e si gioca sul nome).

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