Vezzano.net: guerra e pace
sab 29 marzo 2003 - Autore : giancarlo
Carissimi,
ne sentivamo la mancanza, un'altra guerra si è aggiunta alle altre già in essere sulla faccia della terra.
Purtroppo ha ragione Primo Levi quando ne "La tregua" ricorda ciò che dice il greco che condivide con lui un pezzo di strada di ritorno a casa da Auschwitz : "guerra è sempre!".
Appare sempre più evidente che la pace è una tregua tra le guerre e che molti popoli la pace non la conoscono mai, al limite conoscono una tregua (appunto)alle stragi, alla fame, alle prevaricazioni, alle ingiustizie.
Contro tutti gli sforzi degli uomini di buona volontà appare sempre più che la verità è seppellita sotto una montagna di bugie, sempre più la montagna cresce alimentata dagli interessi economici e politici.
In questi momenti mi è di grande aiuto pormi delle domande, alcune delle quali purtroppo senza risposta ed altre con risposte amare.
Dove sta la verità? E' con Bush quando dice che questa guerra (preventiva) serve per sconfiggere un alleato del terrorismo, per liberare il popolo iracheno dalla dittatura di questo novello diavolo (musulmano)? Oppure è con tutti quelli che si oppongono e dicono che si fa la guerra per il petrolio, per controllare una area strategica ora che i sauditi non sono considerati tanto affidabili, che il popolo palestinese grazie alla sua pressione demografica finirà per avere una terra ed uno stato e dunque metterà in pericolo lo stato di Israele (fedele alleato degli USA)? Oppure è con quelli che si oppongono alla guerra perchè è la fine della ragione?
Io non ho risposte certe però ricordo alcune parole di W.Churchill (che di guerre ne sapeva qualcosa: ha partecipato di persona alla 1^ guerra mondiale sul fronte di Gallipoli, ed è stato primo ministro inglese durante la 2^): "In tempo di guerra la verità è così preziosa che bisogna nasconderla sotto un mucchio di bugie!".
Ed ancora voglio ricordare "Cronache di guerra" di George Orwell (ha scritto la sua esperienza di reporter della BBC sul fronte indiano nella 2^ guerra mondiale) quando parla dell'ufficiale che gli vaglia le notizie che si possono o no passare alla opinione pubblica inglese.
Quando la verità muore, muore anche un pezzo dell'umanità e la guerra è un acceleratore di questa azione malsana.
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