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Da inizio luglio il sindaco di Vezzano presiede l'Unione delle Colline Matildiche. E' il frutto del turn-over di diciotto mesi che tocca ad ogni primo cittadino (nell'ordine: Albinea, Quattro Castella, Vezzano) Ripercorriamo un po' di storia (breve e un poco travagliata). Ottobre 2008. Il progetto dell'Unione delle Colline Matildiche vede la luce nell'autunno del 2008, negli ultimi scampoli della seconda giunta Pagnozzi. Sui giornali viene ribattezzato "Supercomune" (con popolazione potenziale di 25.000 abitanti). Giugno 2009. Nella campagna elettorale per le comunali il tema dell'Unione è uno dei più dibattuti. Il Partito Democratico spinge per una sempre maggiore integrazione tra i tre Comuni, mentre la lista capitanata da Casini è tiepida e più favorevole ad un Unione ad esempio con Casina. Dicembre 2009. In consiglio comunale arrivano i primi segnali di calo dell'entusiasmo per l'Unione. Il capogruppo Rossi parla di "seria riflessione" e del "pericolo che Vezzano venga penalizzata". Giugno 2010. La situazione non pare migliorare. Punto di maggior scontro il servizio di Polizia Municipale. Ottobre 2010. Il Comune di Vezzano ritira dall'Unione 2 servizi: Polizia Municipale e servizio acquisti. Oggi, in tempi di revisione della spesa dello Stato (la famigerata spending review), il tema della condivisione di servizi tra comuni è ritornata forzatamente in agenda. Cosa succederà a Vezzano dove il sindaco Mauro Bigi da tempo è appassionato difensore del valore dei Piccoli Comuni ? |
checchè se ne dica e ne dicano qualche politico è INEVITABILE che si arrivi ad una razionalizzazione dei costi e, i comuni, quando sono troppo piccoli come il nostro di Vezzsno rappresentano una concreta occasione di spreco. Speriamo pertanto che Bigi, approfittando dell' occasione offertagli dalla presidenza punti a lasciare un segno, ad uscire dal suo localismo, nei fatti anacronistico ed a spingere NON per l'unione ma per la FUSIONE (almeno) dei 3 comuni. |
Sono d'accordo. Speriamo.... |
Enrico se non vengono obbligati dallo STATO, non avverranno mai le fusioni!!! secondo te 2 dei 3 sindaci rinunciano al loro stipendio e così 2 delle 3 giunte? e e 2 dei 3 consigli comunali... Certo è che tu hai ragione...solo con la fusione si risparmia. |
Questo è un tema a mio parere importantissimo e fate bene a sollevarlo. Ne và della vita democratica del nostro paese. La burocrazia, vero cancro reale del nostro paese, altro che spread, stà ottenendo la sua massima vittoria: convincerci tutti che la democrazia costi troppo. Che sia essa la vera fonte di spreco in Italia. Non è vero. Vorrei visto in caso proposto sottolineare che se l'obiettivo è la razionalizzazione dei costi, ne l'Unione, ne la fusione, sono una soluzione. Infatti Comuni più grandi, spesa media pro-capite maggiore. Lo dicono i numeri. La spesa della giunta (100? mese a testa) e dei consiglieri(10/13? a testa a consiglio) è irrisoria. Ridicola.Si risparmierebbe con la fusione di tre comuni si è nò il costo di un part-time... I soldi si spendono ai livelli più alti: Regione e Ministeri. Ancor più negli enti di secondo grado, dove tra l'altro il controllo popolare è minimo: USl, Bonifiche, etc. Poi c'è il tema della democrazia diretta. Se fossimo un Comune unico, di 30000 abitanti ca, non credo che il sindaco risponderebbe ad un sito come vezzano.net. Forse il suo addetto stampa (a tempo pieno... e quindi nessun rusparmio!). |
Ad ulteriore contributo alla discussione (non nuova ma sempre di attualità) la stima dei risparmi fatta a suo tempo sui tagli alle giunte e ai consigli comunali che interverranno nei prossimi anni. https://www.vezzano.net/?ite... |
sindaco, smettimalola di barricarsi dietro alla demagogia e scendiamo nella realtà. a me non interessa cjhe il sindaco risponda a Vezzano.NET ms che sia uno CAPACE!!!! |
Paradosso del piccolo è bello. Se dividessimo i comuni attuali in condomini da 30 persone e pagassimo il sindaco 1?/mese per abitante (quindi una piccolissima frazione di quanto verrebbe a costare ora) avremmo ottenuto efficienza ? Penso proprio di no. I numeri vanno letti per intero. I comuni piccoli spendono meno di quelli più grandi ma è altrettanto vero che danno meno servizi. Se poi si aggiunge che sono tantissimi ecco che la piccola spesa diventa grande senza aver prodotto servizi e questo non va bene. Esistono benchmark che siano confrontabili (parità di perimetro) tra piccoli e grandi comuni ? |
Anche se il risparmio fosse di 1000 , sono disponibilità che vanno ai servizi e/o a beneficio della comunità. Non mi piace che per sostenere una propria idea, si guardi nel buco della serratura a casa di altri. Ognuno deve assumersi la propria responsabilità: sia chi risparmia 1000 ? sia chi guadagna 1 milione ?. Si faccia uno studio approfondito sui punti di forza e di debolezza del progetto poi si decida. Non mi sembra il caso poi ( Lei lo fa sovente) di tirare in ballo la burocrazia ed addirittura paragonarla allo spread : un paradosso è come raffrontare il calcio con la politica o la buona cucina con l'hip hop. Ma la burocrazia è dettata dalle leggi, dalle ordinanze , dalle circolari ecc. che vengono scritte e licenziate dai politici, quindi anche dai Sindaci. Risparmiamo sull'addetto stampa anche per i comuni di 30 mila abitanti, soprattutto se serve a postare i "pistolotti" del Sindaco. A proposito di burocrazia: quindici mesi fa ho chiesto di parlarLe . Per arrivare a Lei ho dovuto telefonare alla segreteria(Paola)la quale mi ha dato la sua disponibilità dopo una settimana. Dopo il colloquio peraltro cordiale Lei mi ha promesso una risposta... ... a tutt'oggi non ancora arrivata. Le faccio notare che nei tre anni del suo mandato è stata la prima e sarà l'ultima volta che mi rivolgerò a Lei. |
Ci vuole poco per capire,che quanto da lei affermato,Sindaco,corrisponde alla realtà.Avrei aggiunto(è una malattia),le province,tra gli enti dove si spende.La polemica sull'unione,mi sembra strumentale!Considero il suo lavoro,quello della giunta e del consiglio,una"missione"e non un costo,visto le 4 lire che vi mettete in tasca. |
Lasciamo da parte il risparmio della spesa in termini politici, ci sono politici che valgono ampliamente ciò che prendono ed altri che dovremmo pagare perchè stiano a casa, ma nel complesso se partiamo da questo creiamo ulteriore danno; consideriamo invece il lato organizzativo e pensiamo invece ad una unione comunale ed un futuro comune dove le competenze tecniche siano a disposizione dell'intero territorio. Quanto alla parte politica non è una questione di quantità ma di qualità, e di rappresentanza; se un domani ci sarà un unico comune tra Albinea, Quattro Castella e Vezzano, non sarà il fatto che ci siano 30 o 20 consiglieri, 4 o 8 assessori oltre al Sindaco, ma che siano persone che abbiano voglia di lavorare per i propri cittadini ed il territorio, poi i pareri e le opinioni discordi possono essere altra cosa; ridurre la rappresentanza elettiva, cosa che fanno le ultime leggi, non fa altro che relegare il potere politico in mano a sempre più ristrette oligarchie. |
Tenete poi presente che sovente le spese che fanno i siandaci o in genere gli amministratori non sono finalizzate ad investimenti o a produrre servizi per il cittadino ma soltanto per far vedere che si producono opere o peggio servono a foraggiare delle clientele politiche. |
eh certo...non contiamo poi le consulenze.... http://www.comune.vezzano-s... PS NON SI APRE IL FILE RELATIVO AL 2011 e lo stipendio del segretario http://www.comune.vezzano-s... non crede che la fusione porterebbe dei risparmi? 1 addetto stampa per esempio, 1 solo segretario per esempio... consulenze per 1 solo ente...sempre che la ratio sia pagare 1 una sola volta e non 3 volte! altro che part time...mi consenta! |
Sempre per alimentare il dibattito. 20 anni fa, sull'onda della globalizzazione, è iniziata la moda del "Grande è meglio, bigger is better " basata sull'assunto dell'economia di scala. Le piccole banche sono state fuse perchè si diceva non avrebbero retto la concorrenza, avrebbero fornito servizi migliori e a minor costo, evitando il rischio di chiusure. Oggi possiamo dire che è stato un bene? Così per i caseifici, troppo piccoli per costi sempre maggiori. Oggi i costi non sono diminuiti, anzi. Sulla qualità abbiamo mediamente peggiorato. E il mercato non ha risposto. Anche per le Cantine sociali. |
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