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Si intitola "Sangue al bosco del Lupo". E' il nuovo libro dello storico reggiano Massimo Storchi già presidente dell'Istoreco. Sottotitolo : "Partigiani che uccidono partigiani. La storia di Azor." Verrà presentato mercoledì 26 gennaio (domani) alle 18 alla Libreria all'Arco a Reggio e riguarda da vicino Vezzano. Il "bosco del Lupo" è infatti quel bosco del Lupo, quello lì poco sopra le nostre teste e molti protagonisti, loro malgrado, delle pagine del libro sono, o meglio erano, vezzanesi. Una vicenda nota a chi ha vissuto gli anni della guerra e del primo tragico, dopoguerra. Una vicenda dolorosa che il tempo aveva coperto di polvere e aiutato a dimenticare. A riprendere in mano e raccontare questa storia ci pensa oggi, nel sessantesimo anniversario della Resistenza, Massimo Storchi e lo fa non senza qualche sorpresa. Storchi infatti avanza forti dubbi sul processo che nel 1951 e nel 1954 portò alla sbarra (con un' unica testimone) due vezzanesi accusati dell'omicidio del partigiano Azor: Lugarini e Brevini. Mentre il primo venne assolto per insufficienza di prove il secondo venne condannato. Ora, dopo tanti anni, secondo Storchi gli indizi porterebbero in tutt'altra direzione. Dopo sessant'anni, se possibile, alla ricerca della verità. |
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