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Esito positivo per la consultazione tra i lavoratori del gruppo Bosch sul nuovo contratto aziendale. Sui circa 1400 addetti la partecipazione è stata del 75% con una netta prevalenza, 80%, dei voti favorevoli. La vicenda, iniziata come una normale vertenza sindacale sul rinnovo del contratto integrativo, nei mesi scorsi si era complicata parecchio, con scioperi e sospensione degli straordinari. Già ad aprile però si era imboccata la strada giusta e trovato l'accordo da sottoporre ai lavoratori. |
Dopo due mesi di mobilitazione si profila all'orizzonte una conclusione positiva nella vertenza aperta tra i lavoratori della Bosch e l'azienda tedesca che a Vezzano ha un importante polo produttivo. Il 14 aprile, dopo una lunga e complessa trattativa durata 2 anni e una serie di scioperi, è stata trovata la soluzione per il rinnovo del contratto aziendale per i 1.300 dipendenti dei 3 stabilimenti di Nonantola, Pavullo nel Frignano e Vezzano. L'accordo prevede lo stop ai 130 esuberi annunciati dall'azienda e la progressiva stabilizzazione ed inserimento a tempo indeterminato di quei lavoratori oggi utilizzati nelle diverse modalità di lavoro precario ed esternalizzato come lo "staff leasing". Il tutto nelle intenzioni porterà a 75 assunzioni a tempo indeterminato. Rafforzati anche i meccanismi di tutela dei lavoratori in caso di licenziamenti individuali. Sul fronte interno aziendale, tra i diversi punti, c'è la riorganizzazione dei turni con miglior utilizzo degli impianti e il carico orario più distribuito, alcuni ritocchi salariali e premiali, il servizio mensa ampliato. Ora l'accordo sarà sottoposto a fine aprile al voto dei lavoratori per la definitiva approvazione. |
Il Comune di Vezzano, come la quasi totalità dei comuni reggiani, è azionista di Iren, la società multiservizi che viene dalla storica municipalizzata Agac. Iren è quotata in borsa ed attualmente il Comune di Vezzano detiene una piccola quota dello 0,11% delle azioni. In valore assoluto si tratta al momento di circa 2 milioni di euro di controvalore. Per il 2016 Iren distribuirà ai propri soci (quindi anche ai vezzanesi) un dividendo superiore alle attese. Nelle casse comunali entreranno 80.000 euro. Il Comune di Vezzano è però anche cliente di Iren con una delle voci più importanti del bilancio: la raccolta e gestione dei rifiuti che costa ogni anni più di 500.000 euro. |
Era partita come una vertenza sul contratto integrativo aziendale e si era improvvisamente trasformata in una dura battaglia su esuberi e licenziamenti, poi fortunatamente rientrati. Dopo alcuni incontri tra azienda e sindacati la situazione alla Bosch Rexroth, una delle principali realtà aziendali vezzanesi, rimane ancora tesa. Oggi c'è stato uno sciopero di un'ora e mezza alla fine di ogni turno. Il terreno di confronto rimane la questione della stabilizzazione dei lavoratori che attualmente non sono assunti direttamente dalla Bosch ma vengono utilizzati, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, tramite agenzia. La settimana prossima nuovi incontri. Nel frattempo i sindacati confermano il blocco di straordinari e flessibilità. |
Una vertenza per il rinnovo del contratto integrativo aziendale si era trasformata, nelle scorse settimane, in uno scontro aperto tra Bosch Rexroth (una delle realtà produttive più importanti per il territorio vezzanese) e i sindacati dei lavoratori. Il nuovo piano industriale, annunciato a sorpresa dall'azienda, prevedeva tra le altre cose un centinaio di esuberi oltre a una riorganizzazione interna. Dopo alcuni incontri tra le parti il capitolo degli esuberi è stato ritirato dall'azienda ed è sospeso il pacchetto di ore di sciopero proclamato dai lavoratori. Nei prossimi giorni sono in calendario nuovi incontri per discutere ancora della esternalizzazione di alcune lavorazioni (cioè alcune fasi della produzione non più svolte dall'azienda ma da terzi) e della stabilizzazione dei lavoratori interinali. Alla Bosch rimangono bloccate le ore di straordinario e le altre forme di flessibilità. |
Doveva essere una vertenza per il rinnovo del contratto integrativo, ma la situazione alla Bosch Rexroth di Vezzano si è complicata parecchio. Dopo lo sciopero di martedì c'è stato un incontro tra azienda e sindacati che è andato male. I rappresentanti dei lavoratori, in un comunicato congiunto (Fiom, Fim, Uil) hanno accusato l'azienda di aver presentato a sorpresa un nuovo piano industriale che prevede, tra le altre cose, 130 esuberi. Sotto accusa anche l'aumento dei turni, la previsione di esternalizzare alcune lavorazioni e l'utilizzo di lavoratori precari. La prima mossa dei sindacati è stata di bloccare immediatamente straordinari e sabati lavorativi. Nei prossimi giorni ci saranno assemblee dei lavoratori e la programmazione di 10 ore di sciopero. Bosch Rexroth è la parte della multinazionale tedesca che si occupa di oleodinamica ed ha il suo cuore produttivo italiano in Emilia, in particolare tra Modena e Reggio. L'azienda rappresenta una delle maggiori realtà lavorative del territorio vezzanese. |
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