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In un quadro economico precario, l'argomento tasse è diventato un punto sensibile nell'opinione pubblica. Oltre al carico fiscale c'è l'aspetto dell'incertezza fiscale, ovvero un quadro normativo che cambia di mese in mese, se non di settimana in settimana. Esemplare la tassazione sui rifiuti che quest'anno ha visto la nascita (e la scomparsa precoce) della Tares. Su questo argomento riceviamo e pubblichiamo da Maurizio Gambarelli che sofferma la sua attenzione sulla tabella con i criteri di elaborazione della Tares in particolare per il settore del commercio. Buongiorno, osservavo il prospetto della Tares per le utenze non domestiche e notavo che ci sono delle categorie, la 27 e la 29, che francamente non riesco a capire il perché debbano essere mazziate rispetto alle altre: praticamente pagano quasi il triplo di supermercati, ipermercati, plurilicenze, che generalmente non producono in media metro quadro meno di 2/3 di rifiuti rispetto a ortofrutta o fiori. Anzi, avendo comunque in alcuni casi procedure di smaltimento alternative godono anche di riduzioni. Non sto a fare altre considerazioni sulle categorie, ce ne sarebbe anche per altri: che differenza c'è tra una pizzeria ed una pizzeria da asporto ? Tutte e due fanno le pizze da asporto, ma i rifiuti li pagano diversamente. Uffici ed agenzie pagano più delle banche e questo passi, chi ha rovinato il sistema economico mondiale va premiato. Secondo me si potevano parametrare diversamente le tariffe, è stata purtroppo fatta una scelta penalizzante nei confronti dei negozi di vicinato, che già risentono della concorrenza di ipermercati e supermercati, nonché maggiormente dell'attuale avvilente situazione economica. Le scadenze tra l'altro sono estremamente ravvicinate, ci si è ridotti a fine anno, ma probabilmente sarebbe stato meglio fare, come hanno fatto altri comuni, un acconto a metà anno. Il mio consiglio è di riparlare di questo problema in Giunta dato che se è vero che non sarà una tassa rifiuti a determinare la chiusura di un esercizio, questa sommata ad altre tasse o problemi di vario tipo può essere un buon incentivo in questo senso. |
Qualche raccoglitore di asparagi l'ha già notato da tempo. E' un piccolo barattolo vicino alla sommità del Monte del Gesso che contiene qualche oggetto e un libretto per "segnare" il proprio passaggio. Si tratta di un "cache", ovvero di un contenitore, strumento indispensabile per un gioco planetario che si chiama Geocaching. In parole povere una specie di caccia al tesoro che mischia tecnologia ed esplorazione, gps e trekking. Nato negli Stati Uniti nel 2000 quando d'un botto la precisione della rilevazione satellitare privata passo dai 100 metri a circa 10, nel 2011 è arrivato anche a Vezzano ai piedi della Madonnina. La comunità del geocaching non è vastissima ma motivata e con uno spirito decisamente interessante: scoprire luoghi insoliti ma belli. C'è una cache anche a Votigno, presso la Casa del Tibet. In provincia di Reggio sono circa una trentina, dal Crinale di Lama Lite fino alla guareschiana Madonna del Borghetto a Brescello, sulle rive del Po. La pagina dedicata al cache vezzanese è questa, mentre qui c'è quella della Casa del Tibet. Per rimanere sempre nei paraggi di nuovi suoni e nuove attività, martedì scorso l'Ecoparco di Vezzano è stato il campo di formazione e allenamento di una ventina di insegnanti di educazione fisica reggiani che si sono cimentati con l'orienteering. L'orienteering è una pratica sportiva con molta storia alle spalle (specialmente nel Nord Europa) e che in Italia è presente in modo organizzato dalla metà degli anni '80 del novecento. In questo caso niente gps, ma bussola e cartina. Geocaching ed orienteering, parole nuove e nuovi modi di vivere il territorio. Anche a Vezzano. |
Siamo a settembre, ma l'estate non sta finendo. Le previsioni meteo parlano di una settimana con temperature che raggiungeranno o sfioreranno i 30 gradi. Insomma l'autunno non è alle porte e siamo lì sospesi in quella stagione dove il sole è ancora caldo ma l'uva è quasi pronta per la vendemmia, dove le more sono mature e il cielo si colora ancora di rosso. Una stagione che c'ha il suo perchè e il suo gusto. Anche a Vezzano. |
Sono iniziati i lavori di sistemazione dell'accesso dell'Ecoparco di Vezzano o per intendersi con i più attempati, sono iniziati i lavori di sistemazione del parcheggio della Pineta di Vezzano e i relativi punti di accesso. Verrà messo in sicurezza il vialetto di ingresso al parco che parte dal parcheggio e che sarà anche il punto di arrivo dell'ultimo tratto della ciclopedonale lungo il Crostolo. Gli interventi più cospicui però saranno sul parcheggio, dove verranno poste recinzioni in legno e si interverrà sul verde. Arriverà infine, come richiesto da tempo dai residenti, l'illuminazione del parcheggio stesso. |
Sono giorni di caldo, con temperature che fino a lunedì prossimo saliranno oltre 35 gradi. Non è un caldo anomalo. E' solo l'estate. Ma se per caso non sopportate l'estate, quella fatta di allerte strillate, di consigli sprecati, di banalità confezionate, beh c'è sempre quell'altra d'estate che è anche un po' nelle foto vezzanesi di oggi tra ricorse all'ultimo sole, lucertole, moscerini, campi, chiome, savane, luci e lune. E forse, sappiatelo, tornerà un altro inverno. |
Temperature che salgono, pioggia assente da qualche tempo e il rischio incendi, anche nel territorio di Vezzano, sale. La Protezione Civile regionale ha avviato per i mesi di luglio, agosto e settembre una campagna per la prevenzione degli incendi boschivi ed in particolare dal 26 luglio e fino al 1 settembre ha attivato una fase di preallarme. Preallarme che coinvolge direttamente la nuova sede della Protezione Civile di Vezzano inaugurata 3 mesi fa come sede operativa antincendio boschivo a livello provinciale. Da qui nei "mesi caldi" vengono gestite le 8 squadre di vigilanza antincendio formate da volontari adeguatamente formati ed attrezzati. Ovviamente la prevenzione degli incendi nasce prima di tutto dal corretto comportamento dei cittadini. In quest'ottica venerdì 26 luglio alle 21 presso la sede della Protezione Civile di Vezzano si terrà un incontro pubblico con presenti sindaco, assessore all'ambiente, protezione civile e corpo forestale. E' bene ricordare che chi provoca anche solo involontariamente un incendio rischia fino a 5 anni di carcere, multe salate e il pagamento dei danni. |
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Camorani barbara commenta: Sono contenta una dimostrazione di intelligenza leggi tutto...
silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...