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Un'opera più che sulla carta, sul cartello. Cartello posizionato ormai da molto tempo sulla statale 63 a ridosso dell'area del magazzino comunale (ex festa dell'Unità) e che riguarda la nuova sede della Protezione Civile di Vezzano. Opera messa a bilancio nel 2009 e che doveva essere pronta entro fine 2010. In realtà oggi è solo l'esempio preferito dal sindaco Bigi contro l'eccesso di burocrazia. Ma come è possibile ? Vezzano è classificata come zona di grado 3, ovvero a bassa sismicità. La legge regionale del 2008 prevede norme meno stringenti per gli edifici in zona 3 con alcune eccezioni. Una di queste riguarda "gli interventi relativi ad edifici di interesse strategico e alle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile". In questo caso occorre una "preventiva autorizzazione sismica". Chi deve dare questa autorizzazione preventiva ? Le strutture amministrative della Regione, in particolare i Servizi Tecnici di Bacino, che qualche difficoltà devono averla avuta se a fine ottobre la giunta regionale ha creato un gruppo di lavoro per tentare di smaltire gli arretrati. Ironia della sorte: se i tempi non fossero stati biblici la nuova sede della protezione civile poteva essere testata dal vivo dai terremoti di fine gennaio. Magari scoprivamo chi aveva ragione. |
Il fatto è che chi tiene in piedi questa orrenda burocrazia, avrà la stessa identica faccia da c..o alle prossime elezioni. Capisco tutti gli ostacoli che si frappongono tra il comune e la regione ma forse non sarebbe meglio che il sindaco prenda autonomamente l'iniziativa? Tanto, chi se ne accorgerebbe? |
La leggi antisismica non è un ostacolo solo per la Nuova Sede della Protezione Civile, ma per tutti i cittadini che devono costruire qualcosa. E con qualcosa non intendo un palazzo da dodici piani, ma un garage o una cuccia per cani... Si parte da un problema serio e reale: i terremoti. Ci si pone una domanda seria: come evitare che le case cadano. E si dà la risposta errata: faccio una legge per cui è impossibile che ciò avvenga. Errata perchè si cerca la sicurezza 100%, che non esiste. Per capirci, se si facesse lo stesso sulla circolazione in Italia, visto che sulle strade muoiono in un anno più di 5000 persone, basterebbe mettere un limite dei 20 all'ora. Non i 50, perchè molti incidenti, anche mortali, soprattutto sulle strisce, avvengono a tale velocità. Coi 20 saremmo a posto. Ma non si fa perché tutti capiamo che è impossibile. E riteniamo sufficienti le leggi attuali. O meglio riteniamo 5000 morti un danno sufficientemente accettabile, piuttosto di un limite dei 20. Bene sull'edilizia questo non è avvenuto. La soluzione? Accettare qualche morto nei sismi? Cinicamente dico sì, tanto quanto i morti sulle strade. Anche perchè il patrimonio edilizio antecedente la legge diviene tutto fuori norma, e non verrà mai normato, se non in un secolo e passa... Una soluzione per entrambi i problemi? Prendere le leggi attuali, per l'antisismica quella precedente..., non cambiarle per almeno 20 anni, così che tutti le imparino, e farle rispettare! Con la prigione anche. Lo sapete che la maggior parte delle patenti ritirate, davanti al giudice di pace vengono normalmente ridate? E così chi lo fa una volta, impara che il pericolo non c'è. Come per i costruttori edili. Chi è andato in prigione per avere realizzato in modo non legale alcune costruzioni poi distrutte? Non ne ricordo. E allora, se un costruttore mette il 50% del ferro e del cemento necessario in una costruzione, invece di sbatterlo in galera e impedirgli per tutta la vita di costruire anche una cuccia, noi facciamo una legge in cui si raddoppia la quantità di ferro e cemento necessario. Ma il fuori legge la volta dopo ne metterà un quarto.... L'onesto ne metteva il giusto prima, il giusto dopo... e si trova fuori mercato. O senza sede della Protezione Civile...... |
Spero proprio che il motivo sia quello sollevato dal sindaco e non la realizzazione della piazza che ha "politicamente" la precedenza. |
Un primo passo importante per limitare i tempi di attesa per quanto riguarda le concessioni potrebbe essere il cosiddetto "silenzio assenso" dopo 30- 180 giorni a seconda della difficoltà della autorizzazione richiesta. |
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