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Da un paio di giorni i vezzanesi che usano i social network, o meglio che usano Facebook (Twitter o altri strumenti sono scarsamente diffusi in riva al Crostolo), sono stati investiti da un'ondata di nostalgia. Non sono gli unici. Nelle ultime settimane su e giù per la penisola sono stati creati su Facebook gruppi dal nome standard "Sei di [nomelocalità] se". E' un fenomeno ciclico, già visto in anni passati in altri forme, che però ha avuto un effetto virale notevole, fino ad arrivare fin qui sotto il Monte del Gesso. Nel pomeriggio del 4 febbraio Alberto V. ha aperto il gruppo "Sei di Vezzano se" in cui rapidamente si sono iscritti centinaia di vezzanesi: questa mattina si è toccata quota 573. In sostanza quasi il 14% della popolazione attuale di Vezzano. E' uno dei dati percentuali più alti della provincia di Reggio (praticamente ogni Comune ha aperto un gruppo) superato di poco solo da un paio di piccoli comuni dell'alto crinale. Un "successo" che deriva anche dalla mutata composizione demografica del social network creato 10 anni fa da Mark Zuckerberg: la fetta più rilevante degli utenti di Facebook è oggi quella tra i 35 e 45 anni e quella degli over 55 è in costante aumento. I più giovani sono già in altri lidi digitali. Anche per questo nel gruppo "Sei di Vezzano se" faticherete a trovare ventenni. La nostalgia non è fatta per i cuori giovani. Intanto il gruppo si è popolato di centinaia di messaggi incentrati sul ricordo di persone, luoghi, avvenimenti. Molti, quasi tutti, legati all'infanzia o giovinezza delle diverse generazioni. Una specie di madeleine collettiva. Troppo vasto l'album dei ricordi per essere ricapitolato qui. Ne peschiamo uno solo: gli Orrendus (in una foto di repertorio in alto). Stravagante, innovativa e spregiudicata boy band vezzanese di un certo fugace successo, a cui la leggenda attribuisce l'apertura nel giugno 1980 di un concerto di Vasco Rossi al Marabù (con relativi complimenti della futura rock star). Il cavallo di battaglia era l'indimenticabile "La mia banda magna al gnoc" sulle note di Ivano Fossati. |
Boyband che poi si era trasformata in un gruppo vero e proprio formato da: Carlo Sandrini detto Carletto (voce e tastiera), Tiziano Grossi detto Biasuga (voce con acuti strepitosi quasi da "voce bianca"), Pierluigi Saccardi (chitarra) attuale vice presidente della Provincia, Valerio Zanoni (chitarra) proprietario della Bottega dei Briganti, Massimo Fontana (basso) e Corrado Montecchi detto Chiarugi (batteria). Questo gruppo aveva iniziato con uno spettacolo alla festa de l'Unità a Puianello lasciando "a secco" il gruppo di liscio che quella sera stava suonando. Il tour poi ha proseguito esibendosi nelle varie feste locali e nientepopodimeno in diretta su Radio Centrale alla festa dell'uva presso la Cantina di Puianello. Poi il declino in seguito alle partenze per il servizio militare e qualche matrimoio...bei ricordi. |
Inizialmente tutto è partito da Carlo (menzionato prima) Luca valcavi detto "Il Conte" e Lauro Castiglioni detto Casti esibendosi alla trasmissione, Il Gonfalone su Telereggio, la quale metteva in gara gruppi dei vari comuni della provincia, arrivando in finale contro il comune di Novellara classificandosi purtroppo al 2° posto. Bravi ragazzi, avete lasciato un segno indelebile nella storia di Vezzano! |
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