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Fabio e Valentina si sono trasferiti a Vezzano da qualche tempo e nell'ultimo sabato di settembre, in una giornata decisamente soleggiata e mite, hanno deciso di sposarsi in un luogo tradizionalmente e storicamente caro ai vezzanesi, ma anche insolito per una cerimonia di questo tipo: la vetta del Monte del Gesso. A celebrare l'unione è salito (a piedi) il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi, in completo e fascia tricolore. Così come sono saliti a piedi tutti gli invitati, che hanno lasciato i mezzi a motore dove finisce la strada asfaltata in località Ca' Nova, un quarto d'ora di scarpinata più in basso. Agli sposi è stata risparmiata una parte della salita grazie al "suzukino" nuziale, ma non lo strappo finale: vera prova d'amore del Monte del Gesso. E' la prima volta nella storia moderna locale che qualcuno si sposa sul Monte del Gesso sotto la Madonnina. Ma probabilmente non è una prima assoluta. Il Monte del Gesso è infatti stato prima un avamposto di avvistamento per il Castello di Canossa e poi nell'età dei Comuni un piccolo castello con attorno la propria comunità (piuttosto agitata e ribelle). Il nome del resto è rimasto nella tradizione orale fino ai giorni nostri (e vag su a Càstel). E' possibile quindi che qualcuno diversi secoli fa, si sia sposato (in modi diversi dai nostri giorni) lassù. |
La ciclopedonale matildica che collega Reggio a Vezzano, un pezzo di mobilità "green" che corre quasi sempre parallela alla statale 63, troverà un suo completamento con la realizzazione di un ponte sul torrente Campola. Attualmente infatti all'altezza del punto in cui la Campola confluisce nel Crostolo è necessario risalire sulla statale 63 per poi riprendere il tracciato in corrispondenza della caserma dei carabinieri di Vezzano. Un percorso tortuoso di circa un chilometro che pedoni e ciclisti conoscono bene. La realizzazione del ponte eliminerà questo pezzo e renderà la percorrenza fino al campo sportivo comunale retta e senza soluzioni di continuità, eliminando la risalita sulla statale 63. Il nuovo tracciato verrà realizzato grazie ad un finanziamento che l'area Mab Unesco ha garantito ai comuni aderenti. I fondi, pari a circa 200.000 euro, vengono dalla somma degli stanziamenti per i comuni di Vezzano, Quattro Castella, Albinea e Reggio. |
Martedì 19 settembre in Arabia Saudita l'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) ha inserito nella "World Heritage List" (la lista dei luoghi patrimonio dell'Umanità) anche le "Evaporitic Karst and Caves of Northern Apennines" ovvero in italiano il "Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale". In sostanza diventa patrimonio dell'umanità il vario sistema di fenomeni carsici (come le grotte) che interessano i gessi presenti nella dorsale collinare e montana dell'Emilia Romagna, tra la Romagna e la provincia di Reggio. Nelle aree che diventano Patrimonio dell'Umanità anche i gessi della bassa collina reggiana, anche quelli di Vezzano. Nella mappatura ufficiale però rimane fuori il Monte del Gesso. L'area di interesse rimane infatti sulla destra orografica del Crostolo: per intenderci dalla ciclopedonale verso Ca' de Lupo. E' una zona che è interessata da fenomeni carsici del gesso e, anche se ne è persa memoria nel tempo tra la popolazione, sono presenti ancor oggi quelle che vengono chiamate "tane". Una di queste ad esempio è la "Tana della Varina" meno nota di quella della "Mussina". Sono quasi 1.200 i siti mondiali patrimonio dell'umanità e 59 sono in Italia. La gran parte dei siti italiani è però di tipo "culturale" mentre quelli "patrimonio naturale" sono solo altri 5, tra questi le Dolomiti e l'Etna (compagni di lista piuttosto ingombranti). I patrimoni mondiali dell'umanità nella categoria Natura sono circa 200. Nell'immagine sotto: la mappa, solo l'area contornato con il tratto più scuro è quella che propriamente diventa patrimonio dell'umanità. |
Il Comune di Vezzano mette in vendita la vecchia scuola di Montalto (base d'asta 240.000 euro), inutilizzata da alcuni anni dopo che era stata per più di due decenni sede di una comunità di recupero. L'alienazione dell'immobile come struttura residenziale privata è il segno anche della mutazione sociale del nostro territorio nell'arco di mezzo secolo. Fino ai primi anni '80 era una scuola elementare, come c'erano scuole a Pecorile e Sedrio. Era un'era in cui la crisi demografica e la spesa pubblica, non ancora esplose completamente, permettevano di mantenere le sedi scolastiche come le fontane dell'acqua: il più vicino a casa. |
E' ormai tempo della sagra della Madonna della Neve giunta a Vezzano alla sua cinquantesima edizione. Dal 28 al 30 luglio, da venerdì a domenica con la nuova (da un paio di anni) disposizione del ristorante nel parcheggio della chiesa parrocchiale. Le attività collaterali alla classica ristorazione prevedono l'ormai tradizionale e partecipato calcetto saponato, con l'aggiunta domenicale della novità dello Splash Volley, la pallavolo piuttosto acrobatica praticata sempre tra acqua e sapone. Spazio anche alle musica in tutte e tre le serate con rispettivamente: Randomize, Soul in Three e la localissima Martino's Band. In funzione anche gli spazi della pesca di beneficienza, della libreria, dei giochi in legno. Le funzioni religiose alle ore 18.30 di venerdì e sabato, mentre domenica messa e tradizionale processione dalle ore 11.00. |
Di skate park si cominciò a parlare a Vezzano all'inizio degli anni duemila, ma si arrivò alla realizzazione dell'area solo nel 2010 con un progetto da 45.000 euro. Nell'estate del 2016 la giunta incaricò una ditta specializzata piemontese di rimettere in sesto e a norma l'impianto che presentava diversi problemi dovuti ai 6 anni trascorsi dalla realizzazione. Spesa di 8.500 euro. Trascorso più o meno lo stesso lasso di tempo, oggi lo skate park presentava problemi strutturali e di sicurezza. La giunta doveva decidere se continuare ad investire su opere di manutenzione straordinaria o dismettere l'impianto. Si è optato per quest'ultima opzione e quel che rimaneva dell'impianto è stato dismesso da una associazione di Leguigno che lo installerà in un impianto su terreno privato. L'area dello skate park, già campo da tennis, troverà un'altra destinazione in corso di definizione. |
Il monte Grafagnana è uno dei punti più panoramici del territorio di Vezzano: lo sguardo corre su tutta la pianura padana fino alle Alpi a nord, sull'appennino a sud e sul castello di Canossa ad ovest. E' in una posizione baricentrica nel nostro territorio, a cavallo tra la valle del Crostolo e quella della Campola. E' anche per questo che ieri è comparsa sulla vetta selvaggia del Grafagnana una piccola panchina. A realizzarla ed installarla alcuni volontari di età molto diverse, alcuni giovanissimi, all'interno del progetto "Al Volo". Il progetto "Al Volo" è rivolto agli alunni e alunne delle scuole medie inferiori dei comuni di Vezzano, Albinea e Quattro Castella con l'obbiettivo di avvicinarli alle attività di volontariato promosse dalle associazioni locali. Dal 2016 all'interno del progetto il Centro Sociale i Giardini di Vezzano propone attività di pulizia ambientale, conoscenza e manutenzione del territorio. E' in questo contesto che nasce il posizionamento della piccola panchina sul Grafagnana. Panchina che è stata realizzata da alcuni volontari del Centro Sociale, con in testa Gherardo Campioli, partendo da una vecchia trave di quercia recuperata dalla demolizione di un antico podere di collina. Un legno di quercia vecchio di centinaia di anni che ora trova una nuova vita, a disposizione di percorrerà i sentieri vezzanesi e quelli della Via Matildica. A fianco della piccola panchina è stata posizionata una targa provvisoria che ricorda "per grandi orizzonti, non servono sempre grandi panchine". Il riferimento è al "Big Bench Project" il progetto internazionale di successo che realizza panchine giganti e colorate in posizioni panoramiche. In provincia di Reggio Emilia le panchine giganti "fuori scala" realizzate o in costruzione sono ad oggi 15 (su circa 350 a livello mondiale). Un numero che posiziona la nostra provincia al primo posto in regione e al quarto posto a livello mondiale (le panchine giganti sono un fenomeno in particolare italiano ed europeo). I nomi dei volontari che hanno contribuito al progetto della "Panchina Cichina": Cristiano Castagnetti, Cecilia Domenichini, Alessandro Ferrari, Thomas Gattamelati, Tommaso Medici, Gherardo Campioli, Mauro Colli, Renzo Gennari, Alessandro Castiglioni, Pompeo Incerti e Palmiro Incerti. |
Si terrà questa sera a partire dalle 19.30 la commemorazione dell'eccidio della Bettola, a 79 anni dalla strage nazifascista che la notte di san Giovanni del 1944 ha portato via la vita di 32 civili, compresi donne e bambini. Il programma completo. |
E' stato un fine settimana solidale quello svolto il 17 e 18 giugno scorsi in piazza a Vezzano. Una cena e un pranzo per raccogliere fondi per la cooperativa sociale "Botteghe e Mestieri" di Faenza colpita duramente dalle alluvioni di maggio. "Botteghe e Mestieri" svolge attività per inserire nel mondo del lavoro persone con svantaggi fisici o psichici, attraverso un laboratorio artigianale di pasta fresca. Una storia quasi ventennale che nasce in Romagna dall’esperienza di Casa Novella, un’altra realtà che si occupa di accoglienza per bambini, disabili e persone svantaggiate. Nella due giorni promossa da Centro Sociale "i Giardini" in collaborazione con ATC RE3 e con il sostegno di aziende del territorio, sono stati raccolti 4.210 euro che verranno tutti donati a "Botteghe e Mestieri" di Faenza. |
Sarà un week end vezzanese con due eventi solidali in Piazza della Vittoria dedicati alla raccolta fondi per i territori alluvionati della Romagna. Il primo appuntamento è una cena tutta a tema cinghiale sabato 17 giugno alle ore 20.30 presso gli spazi interni ed esterni del Centro Sociale i Giardini in Piazza della Vittoria. Qui tutti i dettagli e le indicazioni per prenotarsi. Il secondo appuntamento è domenica con "Cammina, Mangia, Dona" un pranzo solidale che servirà in tavola anche i cappelletti romagnoli (leggermente diversi da quelli reggiani). Prima del pranzo, per chi vuole, una facile camminata intorno alle colline del Gesso per godere dell'estate in arrivo. Tutti i dettagli di domenica sono qui. Le due iniziative fanno parte di "Fora dal Paciug" uno strumento che vuole raccogliere e promuovere tutte le iniziative che enti, associazioni, privati del territorio di Vezzano vorranno dedicare, in tutto o in parte, a progetti solidali con la Romagna. Qui altre informazioni. I fondi raccolti in questo fine settimana saranno destinati a “Botteghe e Mestieri”, una cooperativa sociale di tipo B che svolge attività per inserire nel mondo del lavoro persone con svantaggi fisici o psichici. "Botteghe e Mestieri" gestisce un laboratorio di produzione di pasta fresca a Faenza e due piccole botteghe, una a Faenza e l’altra a Cuffiano, nella pedecollina romagnola alle porte del parco regionale della vena del Gesso. Nelle alluvioni di maggio 2023 ha subito ingenti danni al laboratorio di produzione: tutto il magazzino di materie prime è andato perso, quintali di prodotti già preparati andati distrutti, compromesse la gran parte delle attrezzature. Per chi non riuscisse a partecipare agli eventi e volesse contribuire alla raccolta fondi può fare una donazione con bonifico a: Centro Sociale i Giardini IT94L0303266540010000003866 Causale: donazione per Romagna. I fondi verranno sommati a quelli raccolti con le iniziative ed inviati a Botteghe e Mestieri. |
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francesca ferrari commenta: Come fare per contattare la famiglia Benassi se si desidera visitare il leggi tutto...
Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
Paolo commenta: Il pd ha vinto in emilia romagna,dove vince da 70 anni. Questa volta,ha leggi tutto...
A.G. commenta: Ma possiamo sensibilizzare anche chi è propetario di cani. Ho due vicini leggi tutto...
Camorani barbara commenta: Sono contenta una dimostrazione di intelligenza leggi tutto...
silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...